Hong Kong, la comunità internazionale critica l’arresto delle 47 figure dell’opposizione

Di Frank Fang

Gli Stati Uniti, il Regno Unito, l’Unione Europea e Taiwan hanno espresso preoccupazione per le accuse di sovversione rivolte domenica dal governo di Hong Kong a 47 attivisti filodemocratici, in base alla legge sulla sicurezza nazionale pro-Pechino.

Il segretario di Stato americano Antony Blinken è intervenuto su Twitter per condannare le detenzioni e le accuse contro gli attivisti, affermando che la «libertà di espressione» non dovrebbe essere un crimine. Mentre un portavoce del Dipartimento di Stato americano ha commentato a Epoch Times: «Gli Stati Uniti condannano la nuova detenzione di questi individui ai sensi della legge sulla sicurezza nazionale di Hong Kong. Chiediamo alle autorità di Hong Kong di rilasciare immediatamente coloro che sono ancora detenuti e di far cadere le accuse contro di loro».
«La partecipazione politica non dovrebbe mai essere un crimine. Questi individui hanno semplicemente cercato di esercitare i loro diritti partecipando o aiutando altri a partecipare alle elezioni. Questo è un altro esempio di come la legge sulla sicurezza nazionale è usata per soffocare il dissenso, non per migliorare la sicurezza», ha aggiunto il portavoce.

L’accusa di sovversione è stata mossa in relazione alla partecipazione a un voto primario non ufficiale all’interno dell’ala pro-democrazia di Hong Kong nel luglio dello scorso anno, prima delle elezioni del Consiglio legislativo del settembre 2020. L’obiettivo del voto era che lo schieramento pro-democrazia mettesse in campo i candidati più promettenti per la corsa alle cariche parlamentari, con l’obiettivo finale di assicurarsi una maggioranza, o più di 35 seggi nel Consiglio legislativo.

Oltre 600 mila hongkonghesi hanno votato a queste primarie, che si sono tenute l’11 e il 12 luglio dello scorso anno. Tuttavia, le elezioni del Consiglio legislativo, inizialmente previste per il 6 settembre dello scorso anno, sono state alla fine rinviate dalla leader di Hong Kong Carrie Lam, citando l’aumento locale delle infezioni da virus del Pcc (Partito Comunista Cinese), meglio noto come nuovo coronavirus.

«Continuiamo a chiedere a Pechino di smettere di minare l’autonomia di Hong Kong e i processi democratici e di sostenere gli obblighi della Cina ai sensi della dichiarazione congiunta sino-britannica», ha concluso il portavoce statunitense.

Tra le persone accusate ci sono gli ex parlamentari Claudia Mo, Leung Kwok-hung e Alvin Yeung; i consiglieri distrettuali Jimmy Sham e Tiffany Yeun; e Benny Tai, ex professore di diritto dell’Università di Hong Kong e organizzatore delle elezioni primarie. Sono stati arrestati durante la notte e costretti a comparire lunedì difronte alla West Kowloon Magistrates’ Court di Hong Kong.

Domenica, l’organizzazione pro-democrazia Civil Human Rights Front ha rilasciato una dichiarazione su Facebook invitando gli hongkonghesi a mettersi in fila per l’udienza di lunedì per sostenere i 47 attivisti.

Alle 10:30 di lunedì, quasi mille persone si sono presentate fuori dal palazzo di giustizia per esprimere il loro sostegno, molti facendo la fila per partecipare all’udienza. Molti hanno cantato «Rilasciate tutti i prigionieri politici», mentre altri mostravano cinque dita, che rappresentano le cinque richieste, tra cui il suffragio universale, che i manifestanti di Hong Kong chiedono da quando sono scesi in piazza nelle grandi proteste del giugno 2019.

Domenica, anche il ministro degli Esteri britannico Dominic Raab è intevenuto su Twitter per affermare che la decisione di accusare i 47 attivisti è «profondamente inquietante»: «Mostra nei termini più netti che la Nsl [legge sulla sicurezza nazionale, ndr] viene utilizzata per eliminare il dissenso politico piuttosto che per ripristinare l’ordine, in contrasto con quanto promesso dal governo cinese», ha scritto Raab.

In una dichiarazione su Facebook, l’Ufficio dell’Unione europea per Hong Kong e Macao ha dichiarato che l’accusa è motivo di «grande preoccupazione»: «La natura di queste accuse rende chiaro che il pluralismo politico legittimo non sarà più tollerato a Hong Kong. L’Ue chiede l’immediato rilascio delle persone arrestate».

Anche Joseph Wu, ministro degli Esteri di Taiwan, ha criticato il Pcc per le accuse di sovversione. «Questo dimostra che il #Pcc non si preoccupa della libertà e dei diritti individuali, ma solo del potere», ha scritto Wu su Twitter, prima di aggiungere alcune parole di incoraggiamento ai 47 attivisti: «Amici! Tenete duro. Lunga e buia è la notte, ma il sole sorge sempre».

Dal canto loro, i senatori americani Pat Toomey (R-Pa.) e Chris Van Hollen (D-Md.) hanno invitato l’amministrazione Biden a intraprendere ulteriori azioni: «L’amministrazione Biden dovrebbe invocare i poteri sanzionatori stabiliti nella legge sull’autonomia di Hong Kong per far pagare il prezzo ai responsabili di questa aggressione», ha scritto Toomey.

 

Articolo in inglese: International Outcry After 47 Opposition Figures in Hong Kong Charged Under National Security Law

 
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