Grexit: Ue chiude il dialogo. Varoufakis: se vince il sì mi dimetto

Ultimo aggiornamento: 2 luglio ore 19:09

L’Unione Europea per ora chiude il dialogo con la Grecia in attesa dei risultati del referendum. Nel frattempo il Paese ellenico è stato nuovamente declassato da Moody’s da Caa3 a Caa2, e si parla di ritorno alla dracma.

Jeroen Dijsselbloem, capo dell’Eurogruppo, ha inviato una lettera a Tsipras comunicando che «Il referendum che si terrà domenica e la raccomandazione da parte del governo greco a favore del no, non vedono a questo punto alcun motivo per ulteriori discussioni», secondo quanto si legge sul giornale greco efsyn.gr. «Torneremo alla vostra richiesta per la concessione di un sostegno alla stabilità finanziaria attraverso il Meccanismo europeo di stabilità solo dopo, e sulla base dei risultati del referendum».

Il ministro delle Finanze greco Varoufakis ha detto che in caso di vittoria del ‘sì’, darebbe le dimissioni.

GREXIT CERTO CON RITORNO ALLA DRACMA?

Alcuni esperti sono convinti che il Grexit sarà inevitabile. E Alberto Bagnai, economista e docente di politica economica all’Università di Pescara, ne spiega le ragioni: «Tutti sanno benissimo che il governo greco non potrà mai pagare i debiti che ha contratto. Tsipras ha un problema d’insolvenza, non di semplice illiquidità, come dicono anche illustrissimi commentatori. In parole povere: non solo non ha soldi in cassa (illiquidità), ma non ha nemmeno prospettive concrete di procurarseli (insolvenza)», si legge su Affaritaliani.it.

Bagnai ritiene che i Paesi che escono da un’unione monetaria diventino più ricchi e democratici, e a dimostrazione di ciò cita uno studio di Andrew Rose dell’Università di Berkeley della California, si legge sempre su Affaritaliani.it.

E tra i tanti scenari possibili di un eventuale Grexit, spunta il ritorno della dracma. Il businessinsider riporta che Haris Theoaris, deputato del partito di opposizione greco To Potami, è convinto che il Governo sia pronto per ritornare alla dracma. «C’è già una squadra all’interno dell’ufficio del primo ministro, con il personale dell’ufficio contabilità generale, che in questo momento sta lavorando sulla dracma», ha detto Theoaris.

«Oltre a essere uno scenario di fantasia, la dichiarazione del signor Theoharis è all’altezza di un’irresponsabilità vergognosa», ha replicato secco Dimitris Stratoulis, viceministro del Lavoro in Grecia.

Immagine di Dijsselbloem e Varoufakis fornita da Shutterstock

 

 

 
Articoli correlati