Il governo chiude l’Italia per Natale

Di Marco D'Ippolito

L’Italia sarà in completo lockdown nel periodo natalizio: questo è quanto annunciato nella serata del 18 dicembre dal premier Giuseppe Conte.

Già dal 21 dicembre, e fino al 6 gennaio, sarà vietato ogni spostamento tra regioni, in tutto il territorio nazionale, compresi gli spostamenti per raggiungere le seconde case fuori regione.

Zona Rossa: 24, 25, 26, 27, 31 dicembre e 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio

Mentre tutta l’Italia sarà in vera e propria zona rossa dal 24 dicembre al 6 gennaio, con le sole eccezioni del 28, 29, 30 dicembre e del 4 di gennaio. Il premier ha annunciato che in questo periodo rosso sarà consentito uscire di casa solo per motivi di lavoro, salute e necessità. Tuttavia sarà consentita la visita ad amici o parenti dalle ore 5 alle ore 22, nel numero massimo di 2 persone, con però in aggiunta eventuali figli minori di 14 anni, disabili e conviventi non autosufficienti.

Il premier Conte durante la presentazione delle restrizioni, il 18 dicembre 2020. (Screenshot)

In questo periodo saranno chiuse tutte le attività commerciali con l’eccezione di negozi di prodotti alimentari e di prima necessità, farmacie, edicole, tabaccherie, lavanderie, parrucchieri e barbieri. Tuttavia, come nel precedente lockdown totale, sarà consentita l’attività motoria nei pressi della propria abitazione e l’attività sportiva all’aperto, ma solo in forma individuale. Bar e ristoranti sono chiusi tutto il giorno ma possono effettuare servizio da asporto e consegne a domicilio.

Zona Arancione: 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio

Nei giorni feriali del periodo natalizio l’Italia sarà invece in zona arancione. In questo periodo sono consentiti gli spostamenti all’interno del proprio comune e dai ‘piccoli comuni’ (fino a 5 mila abitanti), a patto che non si vada nei capoluoghi di provincia.

Anche in questo periodo saranno chiusi bar e ristoranti con l’eccezione dei servizi da asporto e a domicilio, mentre le altre attività commerciali potranno rimanere aperte fino alle 21.

Ristori

Dopo aver parlato delle chiusure, il premier ha annunciato un nuovo pacchetto di ristori destinato alle attività economiche ulteriormente danneggiate dalle restrizioni. Sarebbero 645 i milioni stanziati dal governo a favore dei ristoranti e dei bar, che dovranno rimanere chiusi dal 24 dicembre al 6 gennaio. Al contempo Conte ha annunciato altri futuri nuovi imprecisati aiuti del governo con il nuovo decreto ristori di gennaio.

Il riferimento al bonus cashback

Durante il suo discorso, il premier ha anche fatto un riferimento alla polemica sul bonus cashback apparsa sulla stampa italiana negli ultimi giorni, affermando: «Questa misura non è alleata degli assembramenti, è alleata dei cittadini». Negli ultimi giorni infatti, alcuni tra politici e giornalisti hanno criticato la misura del governo affermando che, incentivando gli acquisti nei negozi, ha inevitabilmente incentivato anche gli ‘assembramenti’.

Ad ogni modo, Conte ha poi precisato che il cashback è in realtà «una misura di sistema per la rivoluzione del Paese. E i benefici vanno ben oltre questo periodo della pandemia. Siamo qui a compiere in questi giorni, con il cashback, il primo passo per l’integrale digitalizzazione del Paese e dei pagamenti in piena sicurezza».

 
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