Giornata mondiale dei diritti umani, le autorità cinesi chiudono in casa gli avvocati attivisti

Di Nicole Hao

Il 10 dicembre è stata la Giornata mondiale dei diritti umani. In Cina però, sin dai giorni precedenti, le autorità hanno impedito agli avvocati per i diritti umani e ai loro familiari di lasciare le proprie abitazioni, allo scopo di impedir loro di partecipare ad attività legate all’evento.

Wang Quanzhang

Il 9 dicembre la moglie dell’avvocato Wang Quanzhang, Li Wenzu, ha postato un video su Twitter che mostra la polizia mentre blocca la porta della loro abitazione. Wang si era ricongiunto alla sua famiglia solo ad aprile di quest’anno, dopo aver scontato una pena detentiva di 4 anni e mezzo.

«Alle 6 del mattino, il nostro campanello ha suonato – racconta la signora Li – Ho aperto la porta e ho trovato questo gruppo di persone che bloccava l’entrata e diceva che non potevamo lasciare la nostra casa». I poliziotti in borghese fuori da casa sua, poi, non hanno permesso a suo padre, che vive con loro, di recarsi in ospedale per un appuntamento periodico per la sua malattia cardiaca.

Wang Qiaoling e Yu Wensheng

Sempre alla vigilia della Giornata mondiale dei diritti umani, Wang Qiaoling, moglie dell’avvocato Li Heping (nessuna parentela con la coppia di cui sopra), ha postato su Twitter un video di suo marito che stava in piedi sul tetto per protestare contro la polizia in borghese di stanza fuori dalla loro abitazione. La polizia ha impedito alla loro figlia di andare a scuola.

Lo stesso giorno, la moglie dell’avvocato Yu Wensheng, Xu Yan, ha scritto su Twitter di essere stata costretta in casa sua da due agenti in borghese arrivati in mattinata. Suo marito, Yu Wensheng, si trova attualmente in carcere dopo essere stato condannato all’inizio di quest’anno. Xu ritiene che la polizia si trovasse lì per impedirle di partecipare a eventuali attività per i diritti umani organizzate dall’ambasciata degli Stati Uniti o dalle ambasciate dei Paesi europei.

Jiang Tianyong

L’avvocato per i diritti umani Jiang Tianyong è costretto agli arresti domiciliari nella casa dei suoi genitori nella città di Xinyang dal 28 febbraio 2019, dopo aver scontato una condanna a due anni di carcere. Jiang è stato condannato nel 2017 per «incitamento alla sovversione del potere statale», un’accusa che il regime cinese usa spesso contro i dissidenti.

Il 9 dicembre la moglie di Jiang, Jin Bianling, ha postato su Twitter: «Oggi è il 650° giorno da quando l’avvocato per i diritti umani Jiang Tianyong è stato messo illegalmente agli arresti domiciliari dal Pcc».

L’avvocato per i diritti umani di Pechino Jiang Tianyong. (The Epoch Times)

Le preoccupazioni per Gao Zhisheng

Sempre mercoledì, il Falun Gong Human Rights Lawyers Group (Gruppo di avvocati dei diritti umani per il Falun Gong) ha inviato i suoi saluti a Gao Zhisheng, Jiang Tianyong, Wang Quanzhang e a tutti gli altri avvocati cinesi per i diritti umani che hanno difeso i praticanti del Falun Gong in Cina.

La pratica spirituale del Falun Gong è gravemente perseguitata dal 1999 in Cina, con milioni di persone che sono state arrestate per la loro fede.

Il gruppo, che difende i diritti legali dei pacifici meditatori sottoposti a processo, ha chiesto informazioni sull’avvocato Gao Zhisheng, ormai scomparso da oltre 1.200 giorni, dall’agosto del 2017. Gao, avvocato autodidatta e cristiano devoto, ha difeso diversi gruppi vulnerabili che sono stati perseguitati dalle autorità cinesi.

Nel 2004 e nel 2005, Gao ha pubblicato tre lettere aperte indirizzate al parlamento fantoccio della Cina – l’Assemblea nazionale del popolo -, in particolare all’allora leader cinese Hu Jintao e al premier Wen Jiabao, chiedendo al regime di smettere di perseguitare i praticanti del Falun Gong.

A causa del suo lavoro, le autorità hanno chiuso lo studio legale di Gao a Pechino nel 2005, hanno revocato la sua licenza di avvocato nel 2006 e hanno perseguitato lui e la sua famiglia monitorandoli, molestandoli e arrestandoli. Negli ultimi dieci anni, Gao non ha fatto altro che entrare e uscire di prigione, dove è stato spesso torturato. Nell’agosto del 2017, Gao è scomparso di nuovo. Gli attivisti per i diritti umani ritengono che ancora oggi sia prigioniero delle autorità.

Gao è stato nominato tre volte al Premio Nobel per la pace e ha ricevuto almeno otto premi per i diritti umani. Theresa Chu, avvocato e portavoce del Falun Gong Human Rights Lawyers Group, ha espresso l’apprezzamento e la gratitudine del gruppo nei confronti di Gao e degli altri avvocati per i diritti umani.

Durante un’intervista con Epoch Times, la Chu ha dichiarato: «Nei momenti più bui per lo stato di diritto della Cina, voi [avvocati] avete speso il vostro spirito, la vostra salute e le vostre energie per difendere i coltivatori di buon cuore [del Falun Gong] e avete aiutato la Cina ad andare verso un futuro fondato sulla morale. Il vostro spirito rimarrà per sempre nella storia dei diritti umani in Cina».

l'avvocato taiwanese per i diritti umani Theresa Chu
L’avvocato taiwanese per i diritti umani Theresa Chu durante un evento al Parlamento di Taipei, Taiwan, l’8 dicembre 2017. (Chen Po-chou/The Epoch Times)

 

Articolo in inglese: Ahead of Human Rights Day, Chinese Authorities Harass Rights Lawyers, Detain Them at Home

 
Articoli correlati