Funzionario Usa chiede sanzioni contro il Pcc per morte giornalista cinese

Di Eva Fu

Un funzionario statunitense ha chiesto all’amministrazione Biden di sanzionare i responsabili della morte di un giornalista cinese incarcerato per la sua fede.

L’uomo di 30 anni, Pang Xun, è morto a dicembre  a causa delle torture, poco più di un anno dal suo arresto per la sua fede nella disciplina spirituale del Falun Gong. Il suo corpo mostrava segni di tortura dappertutto, con tracce di sangue visibili sulle sue labbra pallide e gonfie.

«Questo è il mondo sotto il dominio del Partito Comunista Cinese», afferma sua madre in un video girato il 3 dicembre, mentre guarda il corpo del figlio morto, nel crematorio.

Indicando la sua schiena rossa e gonfia, probabilmente a causa delle percosse, la madre ha detto: «Questo è troppo crudele. Pang Xun, sai che tua madre ti ama? La mamma riabiliterà il tuo nome».

In seguito, David Curry, commissario della Commissione statunitense per la libertà religiosa internazionale, ha affermato che l’agenzia è «profondamente addolorata» per la morte di Pang, e ha documentato come nel 2021 ci sono state centinaia di condanne simili di aderenti al Falun Gong, «alcuni dei quali sono tragicamente morti sotto custodia a causa di abusi».

«Condanniamo la persecuzione del governo cinese nei confronti dei praticanti del Falun Gong ed esortiamo il governo degli Stati Uniti a imporre sanzioni, comprese sanzioni mirate multilaterali in coordinamento con partner internazionali che la pensano allo stesso modo, contro funzionari ed enti cinesi responsabili di questi orribili abusi», ha dichiarato Curry a Epoch Times.

Il Falun Gong è una disciplina spirituale che incoraggia gli aderenti a vivere secondo i principi universali di Verità, Compassione e Tolleranza e insegna una serie di esercizi meditativi.

Per la sua diffusa popolarità, dal 1999 divenuto oggetto di violente persecuzioni da parte del Partito Comunista Cinese (Pcc) in Cina.

Milioni di persone hanno subito varie forme di detenzione durante la campagna in corso e un numero incalcolabile di praticanti è morto a causa del prelievo forzato di organi sancito dallo Stato.

Pan Xun. (dbezuqun/Twitter/Screenshot via Epoch Times)

Secondo un conduttore radiofonico della radio e della televisione statale del Sichuan, le autorità carcerarie hanno affermato che Pang è morto di ipertiroidismo, una condizione che le guardie non hanno mai menzionato durante le visite della famiglia in circa 1 anno e mezzo di prigionia di Pang.

Pang era stato condannato a cinque anni di carcere per aver distribuito volantini informativi che contestavano la propaganda di Stato del Pcc contro la pratica spirituale.

Un amico vicino a Pang, che ha chiesto di rimanere anonimo per paura di ritorsioni, ha rivelato che ogni volta che la madre incontrava Pang in prigione, notava nuovi lividi sul viso e sul collo. «Ti hanno picchiato?» chiedeva, e Pang in risposta cercava di tirarla su di morale, dicendole: «Non è niente. Posso resistere a qualsiasi cosa».

Il senatore Eric Schmitt (R-Mo.), che nel 2020 ha intentato una causa contro Pechino per aver nascosto i pericoli della pandemia di Covid-19 e aver permesso che si diffondesse nel mondo, ha affermato che «più persone dovrebbero parlare apertamente delle violazioni dei diritti umani commesse dal regime. Più persone dovrebbero parlarne».

La Cina sotto il Pcc «non è una società libera e aperta. Non è un governo repubblicano o democratico. Questo è un regime dittatoriale, brutale, determinato a mantenere il potere e il controllo». Così il senatore sostiene che sia responsabilità degli Stati Uniti fermare questi abusi. «L’America è un luogo dove le persone possono perseguire i propri sogni e vivere la propria vita. E dobbiamo essere in netta opposizione a ciò che sta accadendo in questo momento con i comunisti in Cina».

Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha affermato che «continua a prendere in considerazione tutti gli strumenti appropriati per promuovere la presa di responsabilità da parte dei responsabili di violazioni dei diritti umani e di abusi nella Rpc e altrove».

«Chiediamo al governo della Rpc di porre immediatamente fine agli abusi e ai maltrattamenti dei praticanti del Falun Gong, di rilasciare coloro che sono stati imprigionati a causa delle loro convinzioni e di chiarire dove si trovano i praticanti scomparsi», ha dichiarato a Epoch Times un portavoce del dipartimento.

Tuttavia, la persecuzione non è limitata ai praticanti del Falun Gong stessi.

Quando il 17 febbraio ha difeso un praticante del Falun Gong durante un’udienza in tribunale in Cina, l’avvocato Xie Yanyi ha raccontato che il giudice lo ha interrotto almeno sette volte, ordinando infine alla polizia di trattenerlo.

Per Xie, è stato un atto premeditato volto a privare la sua cliente, Zhang Suqin, del suo diritto alla difesa legale. «Per escogitare una falsa condanna, [il giudice, ndr] non poteva affrontare la verità in faccia e si è invece affidato alla polizia per emettere un verdetto». Un simile precedente sta effettivamente decretando la «morte totale» del sistema giudiziario cinese.

 

Articolo in inglese:US Official Calls for Sanctions on China Over Death of Jailed Journalist

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