Festa di Qingming, una giornata in onore degli antenati

Molti cinesi fanno visita alle tombe dei loro antenati il 5 aprile, il giorno in cui cade quest’anno la festa di Qingming, chiamata anche Giorno della luminosa purezza o Giorno della pulizia delle tombe.

Il Qingming è un’importante festa tradizionale cinese celebrata il quindicesimo giorno dopo l’equinozio di primavera. Non è solo una giornata per onorare gli antenati, ma anche un’occasione per celebrare la primavera.

L’origine della festa di Qingming può essere fatta risalire a una leggenda ricordata nello Zuo Zhuan, una delle prime opere storiche narrative, che copre la maggior parte del Periodo delle primavere e degli autunni (770–476 aC).

Una storia solenne e commovente

Secondo la leggenda, Chong Er (697–628 B.C.), principe ereditario dello Stato di Jin, fu costretto all’esilio dal complotto di Jiji, la concubina favorita di suo padre. Durante i diciannove anni di esilio, Chong Er visse in estrema povertà, con pochi uomini fedeli vicino a lui, uno dei quali era Jie Zitui.

Un giorno, quasi sul punto di morire di fame, Chong Er perse conoscenza. Per salvare la sua vita, Jie tagliò un pezzo di carne dalla propria coscia e la utilizzò per preparare della zuppa per il suo signore.

Chong Er si commosse e promise che in futuro lo avrebbe ripagato. Jie insistette nel non volere alcuna ricompensa: il suo unico desiderio era che Chong Er divenisse un re dal cuore puro e luminoso a capo dello Stato di Jin, che andava preservato nella pace e nell’ordine.

Dopo essere asceso al trono, Chong Er convocò le persone che gli erano rimaste leali e le ricompensò con generosità. Come nuovo re, premiò anche le persone che lo avevano tradito ma che ora lo sostenevano. Tuttavia dimenticò Jie.

Quando finalmente Chong Er ricordò Jie e il suo sacrificio, fu assalito dal rimorso. Inviò un messaggero a cercarlo, per invitarlo a palazzo, ma Jie si era già trasferito con sua madre nel profondo delle foreste del monte Jin (nel nord est della Cina). Il re andò persino personalmente sulla montagna per cercare Jie, ma non riuscì a trovarlo.

Quando un ministro suggerì di accendere dei fuochi su tre lati della montagna per obbligare Jie ad uscire, Chong Er si disse d’accordo. Il fuoco arse per tre giorni, ma ancora non vi era traccia di Jie e di sua madre.

In seguito Jie fu trovato morto, appoggiato ad un grosso salice. In un buco sul tronco mezzo bruciato dell’albero trovarono una nota scritta con il sangue su un pezzo di stoffa. C’era scritto:

Tagliare la mia carne per offrirla rispettosamente al mio re, offrendo lealtà con tutto il mio cuore,
solo augurandomi che Sua Maestà sarà sempre puro e luminoso.

Morto sotto un salice e non più visto,
è meglio che accompagnare il mio re come un ministro pieno di rimostranze.

Vostra Maestà, se mi avete nel vostro cuore,
riflettete spesso sui vostri sbagli quando pensate a me.

Il vostro ministro nell’aldilà è morto con una coscienza limpida,
siate diligente nel governare il Paese, così purezza e luminosità saranno ricompensate.

Chong Er, alla lettura del messaggio, era così triste che singhiozzava. Mise la nota di Jie in una tasca e fece voto di essere un re puro e luminoso per la sua gente.

L’anno successivo, Chong Er, il re dello stato di Jin, fece visita alla tomba di Jie con un seguito di funzionari. Con sorpresa, scoprirono che il salice bruciato era ancora vivo e pieno di nuovi rami e foglie. Era come se Jie li stesse salutando e incoraggiando il re a rimanere puro e luminoso.(Zhiching Chen/The Epoch Times)

Jie fu sepolto sotto il salice e in sua memoria Chong Er ordinò che in quel giorno non fosse permesso accedere fuochi. Quel giorno fu chiamato giorno Hanshi (Giorno del cibo freddo) perché, non potendo accedere il fuoco, la gente dovette mangiare cibo freddo.

Nel primo anniversario della morte di Jie, il re fece visita alla sua tomba con un seguito di funzionari. Con sorpresa, scoprirono che il salice bruciato era ancora vivo e pieno di nuovi rami e foglie. Era come se Jie li stesse salutando e desiderasse incoraggiare il re a rimanere puro e luminoso.

Vedendo questo, Chong Er si sentì felice e confortato. Ricordò la parola Qingming(purezza e luminosità)dalla nota di Jie e chiamò quella giornata il giorno di Qingming.

Gli annali storici riportano che Chong Er fu di fatto un re puro e giusto, e sotto il suo regno la gente di Jin visse in pace e armonia.

Da allora, il giorno di Qingmiing è diventato un’occasione importante per i cinesi di ricordare i sacrifici dei loro antenati. In seguito è divenuto una festa, mentre il giorno Hanshi, che originariamente cadeva alla vigilia del giorno di Qingming, è stato incorporato da quest’ultimo.

Far volare gli aquiloni è un’usanza tipica della festa tradizionale cinese di Qingming, che quest’anno cade il 5 aprile. Un’antica usanza era quella di scrivere i propri guai e difficoltà su un aquilone, spesso a forma di falco, e tagliare la corda quando era alto in cielo, quasi a voler lasciare volare via con il vento le difficoltà e le malattie. (Zhiching Chen/The Epoch Times)

Usanze del giorno di Qingming

Oggi una delle tradizioni più importanti della festa di Qingming è quella di pulire le tombe. La gente toglie la polvere e le foglie che ricoprono le tombe e, per ricordare i parenti che sono mancati, porta delle offerte che generalmente consistono di vino di riso, frutta, pani al vapore, oppure i cibi preferiti dal defunto.

Tradizionalmente, come parte della cerimonia, la gente brucia incenso e pezzi di carta che sembrano oggetti speciali come soldi o altri tesori, nella speranza che nell’aldilà alle persone decedute non manchi nulla. Oggi spesso sono usati i fiori, e le persone recitano anche rispettosamente delle preghiere.

In alcune regioni, la gente mette dei rami di salice sulle porte d’ingresso delle case. Si crede che, se si è gentili e retti, i rami terranno lontani gli spiriti malvagi e inviteranno benedizioni divine e longevità.

Anche la celebrazione della primavera è oggi diventata parte integrante della festa e molte persone combinano la visita alle tombe degli antenati con una giornata all’aperto con la propria famiglia.

Tre generazioni di una famiglia cinese mostrano rispetto per i loro antenati durante la Festa di Qingming, conosciuta anche come Festa della pulizia delle tombe. (Zhiching Chen/The Epoch Times)

Un’altra attività molto popolare è far volare gli aquiloni, sia di giorno che di notte. Di notte si legano agli aquiloni delle piccole lanterne colorate, che appaiono così come stelle scintillanti in cielo. Si crede anche che tagliare la corda dell’aquilone e lasciarlo volare via porti salute e buona fortuna.

 

Articolo inglese: Qingming Festival: Tomb-Sweeping Day in Honor of Ancestors

 
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