Ferrero: azienda smentisce vendita il giorno del funerale al patron Michele

Centinaia di persone in fila fin dalla mattina presto di martedì per dare l’ultimo saluto a Michele Ferrero, patriarca dell’azienda spentosi sabato scorso a 89 anni. Nel giorno che precede il funerale dell’inventore della Nutella ad Alba, il figlio Giovanni smentisce le voci di una vendita dello storico marchio italiano.

«Ferrero non è né sarà in vendita», sono le parole di Giovanni Ferrero riprese dal Financial Times. Il numero 1 della Ferrero considera «illazioni» le voci fatte circolare «in un momento doloroso per la famiglia e per l’azienda». Giovanni è a capo di una delle più grandi aziende italiane dal 2011, con il padre riconosciuto da Forbes e Bloomberg come l’uomo più ricco d’Italia, avente un patrimonio di oltre 20 miliardi di dollari.

Una scalata di successi commerciali che è stata esaltata da tutto il mondo politico e imprenditoriale italiano. Non solo Nutella, ma anche dolcezze esportate in tutto il mondo come le caramelle Tic Tac, i cioccolatini Ferrero Rocher e Kinder Bueno, sono le bandiere che hanno trasformato una azienda locale a conduzione familiare in un colosso internazionale, i cui prodotti sono diventati icone del Made in Italy.

Per il Premier Matteo Renzi, Michele Ferrero è stato un «innovatore, un grande italiano che ha portato a testa alta nel mondo la creatività, il talento, la qualità, la capacità imprenditoriale del nostro Paese». Sotto direzione di Ferrero l’azienda è arrivata in 53 Paesi, dando direttamente lavoro a oltre 34 mila persone in 20 stabilimenti produttivi, oltre a 9 aziende agricole e alla Fondazione Ferrero che dal 1983 si occupa di iniziative culturali.

 

 

 
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