Fbi perquisisce l’appartamento di Giuliani: sequestrati dispositivi elettronici

Di Jack Phillips

Gli investigatori federali hanno eseguito una perquisizione (provvisti di mandato) nella casa di Rudy Giuliani, avvocato dell’ex presidente Donald Trump. Lo riferisce un avvocato dell’ex sindaco di New York, facendo sapere inoltre che sono stati sequestrati alcuni dispositivi elettronici.

L’avvocato di Giuliani, Robert Costello, ha dichiarato a Fox News che sette agenti dell’Fbi sono arrivati al suo appartamento di Manhattan alle 6 di mattina del 28 aprile e sono rimasti lì per circa due ore. Hanno sequestrato computer portatili, telefoni cellulari e altri dispositivi elettronici.

«Questo è totalmente inutile», ha riferito Costello a Fox News, aggiungendo che il blitz contro Giuliani è stato effettuato per «farlo sembrare una sorta di criminale».

Il New York Times è stato il primo a riferire della perquisizione, sostenendo che potrebbe essere derivata almeno in parte dagli affari di Giuliani in Ucraina. Giuliani non è stato arrestato o accusato di crimine, e non è chiaro esattamente perché la casa dell’ex sindaco sia stata perquisita.

«Quello che hanno fatto oggi è stato un atto di teppismo legale – ha affermato Costello al Nyt – Perché si dovrebbe fare questo a qualcuno, figuriamoci a qualcuno che era il procuratore generale associato, il procuratore degli Stati Uniti, il sindaco di New York City e l’avvocato personale del 45esimo presidente degli Stati Uniti?»

Costello ha anche detto al Wall Street Journal che negli ultimi anni si era offerto di rispondere alle domande degli investigatori, ma loro hanno rifiutato: «È come se stessi parlando con un muro».

I funzionari dell’Fbi e il team di Giuliani non hanno risposto alle richieste di commento di Epoch Times in tempo utile.

Alla fine del 2019, in mezzo alla prima inchiesta di impeachment della Camera contro Trump, per una conversazione che aveva avuto con il presidente dell’Ucraina nel luglio di quell’anno, i procuratori hanno accusato due presunti ex collaboratori di Giuliani, Lev Parnas e Igor Fruman, di crimini non correlati e riguardanti presunte violazioni sulle finanze della campagna.

Il 20 gennaio dell’anno scorso, Giuliani è apparso su Fox News a «The Ingraham Angle» e ha reso noto di non essere più vicino a Parnas, ormai un ex cliente, e ha sostenuto che quest’ultimo stesse mentendo su alcune delle sue affermazioni.

Un esempio, secondo Giuliani, è stata l’affermazione secondo cui Parnas avrebbe incontrato Trump alla Casa Bianca durante l’Hanukkah, e delegato quindi dal presidente.

«L’incontro non ha mai avuto luogo – aveva riferito Giuliani a Fox News in quell’occasione – i documenti indicano che non ha mai avuto luogo. Ha mentito. Quell’uomo è un bugiardo dimostrato».

E poi aveva aggiunto: «Lev è una persona a cui ero vicino. Ovviamente, sono stato ingannato da lui. Mi sento molto male. Mi dispiace ancora per lui. Non ho intenzione di rispondere per ogni singola falsa dichiarazione che ha fatto, perché ce n’erano così tante […] Se sarò chiamato come testimone, sono pronto a farlo».

Prima di questo, Giuliani, quando era l’avvocato personale di Trump, ha reso noto alla Cnn nel 2019 di aver chiesto ai funzionari ucraini di indagare sull’allora candidato Joe Biden, prima di rilevare che «aveva chiesto loro di indagare sulle accuse che riguardavano il mio cliente [Trump], che, tangenzialmente, coinvolgevano Joe Biden in un massiccio schema di corruzione, non diverso da quello che ha fatto in Cina.»

«Ho chiesto all’Ucraina di indagare sulle accuse di interferenze nelle elezioni del 2016 da parte degli ucraini a beneficio di Hillary Clinton», riferiva Giuliani.

Quando i funzionari dell’Fbi hanno perquisito la casa dell’ex avvocato di Trump Michael Cohen, l’ex presidente ha sostenuto che si trattasse di una «caccia alle streghe» contro di lui da parte dell’agenzia federale di polizia. Cohen alla fine è stato condannato e ha trascorso più di un anno in una prigione federale vicino a Otisville, New York.

Trump ha a lungo sostenuto che l’inchiesta sulla Russia e l’impeachment contro di lui fossero parte di una campagna politicamente motivata, per minare la sua presidenza e la legittimità della sua vittoria elettorale del 2016.

 

Articolo in inglese: Federal Agents Search Giuliani’s Apartment, Seize Electronics: Lawyer



 
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