Facebook ha influenzato l’elezione di Biden. Un dirigente lo ammette sotto registrazione

Di Petr Svab

Un dirigente di Facebook ripreso con una telecamera nascosta, ha affermato che gli sforzi dell’azienda per far registrare 4,5 milioni di elettori, hanno influenzato le elezioni di novembre favorendo il presidente Joe Biden.

Il dirigente, Benny Thomas, ha espresso opinioni cupe sulla gigantesca azienda tecnologica, ma ha contato la spinta degli elettori tra i suoi successi, mentre veniva segretamente registrato dai giornalisti di Project Veritas, un’organizzazione non profit giornalistica sotto copertura. «Questo è il lato positivo di Facebook. […] Abbiamo fatto una grande differenza», affermava in un video pubblicato da Veritas il 16 marzo, spiegando che Facebook ha superato il suo obiettivo di far registrare 4 milioni di persone e ha potuto portare a termine il compito solo per via della sua «vastità e portata».

«Sì. Sono abbastanza sicuro che [Biden, ndr] abbia vinto in questo modo», dice il giornalista di Project Veritas, per stimolare un commento di Thomas.

«Sì!» risponde Thomas ridendo. «Esattamente!»

«Cosa ne pensi?», lo incalza il reporter.

«Esattamente. Lo penso anch’io», risponde lui.

Sul suo profilo Linkedin, Thomas risulta alla posizione di Global Planning Lead – Creative & Experiential in Facebook da settembre 2019.

Thomas suggerisce a uno dei giornalisti che Facebook deve fare di più per controllare quello che le persone scrivono sulle sue piattaforme. «Le persone credono a tutto ciò che vedono, e ciò sta solo causando una crisi», ha detto in un altro video pubblicato da Veritas il 15 marzo.

Alla domanda su quali fossero le sue soluzioni, ha risposto: «La risposta è solo più controlli, più garanzie. […] Per dare alle persone una guida al comportamento». Il comportamento deve essere tenuto sotto controllo attraverso la sorveglianza, secondo Thomas: «Si chiama democrazia. Qualcuno guarda sempre se tu ti comporti bene».

D’altra parte, ha riconosciuto che i giudizi di Facebook sono necessariamente di parte, anche se guidati da macchine. «C’è sempre un pregiudizio integrato perché questo è il mito che ci hanno detto i programmatori di computer, che è, “Oh, questi sono computer, i computer non hanno pregiudizi”. Ma, indovinate un po’? Gli esseri umani hanno scritto quel codice. E quell’essere umano ha dei pregiudizi».

I conservatori e alcuni liberali si sono lamentati a lungo del fatto che Facebook stia censurando le discussioni politiche, applicando dei principi vaghi, in parte ignoti, in continua evoluzione e applicati in modo non uniforme.

Thomas ha anche spiegato che Facebook e Google sono diventati così potenti che devono essere spezzettati: «Il governo deve intervenire e smembrare Google e Facebook. Faranno meno soldi, ma è la cosa migliore per il mondo». Facebook deve essere privato delle sue principali filiali, secondo Thomas: «Instagram, Facebook, Messenger, Oculus, WhatsApp. Devono essere tutte società separate. Sono troppo potenti tutte insieme. Deve essere smembrato nel modo in cui sono state smantellate le società di telecomunicazioni e petrolifere. Ma meglio di così, perché quelli  sono tornati insieme subito dopo. Spero che abbiamo imparato da quello. Ma questa è davvero l’unica cosa, come hai detto, vorrei spezzare tutto e rimuovere Zuck [Mark Zuckerberg, ndr] da amministratore delegato».

Il potere di Facebook cessa di essere innocuo, «quando lo usi come arma, come politico e dici, “Dimmi, mostrami le persone che sono razziste”», come quando «un politico razzista» cerca di indirizzare i messaggi a «diversi razzisti che voteranno» per lui.

Quando il giornalista ha chiesto chi avrebbe deciso chi è un razzista e come lo avrebbe determinato Facebook, Thomas ha riflettuto: «Quale sarebbero le caratteristiche rappresentative di un razzista?. Vive in una città tutta bianca, istruzione, preferenza religiosa. Quindi puoi triangolare tre o quattro punti e dire: È probabile che sia razzista».

Thomas ha anche criticato l’investimento di Zuckerberg nella tecnologia di editing genetico: «È l’eugenetica. Non so come fermarlo. Penso che il genio sia uscito dalla bottiglia».

Teme che la tecnologia porti allo sviluppo di una «razza superiore» di persone e all’estrema polarizzazione della società in «abbienti» e «non abbienti» che va oltre le mere differenze di ricchezza.

Quando ha poi parlato con uno giornalista che si è identificato come tale, Thomas ha però rifiutato di confermare o di chiarire i suoi commenti.

 

Articolo in inglese: Facebook Voter Drive Swayed Election to Biden: Executive Caught on Camera

 
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