Esercito Usa ammette l’errore: uccisi 10 civili innocenti nell’attacco aereo a Kabul

Di Zachary Stieber

L’esercito americano ha ammesso di aver erroneamente ucciso 10 civili innocenti in un attacco aereo condotto a Kabul, in Afghanistan, il mese scorso.

Inoltre, l’attacco non sembra aver ucciso nessuno legato al gruppo terroristico Isis-K, ha spiegato ai giornalisti in conferenza stampa il ​​generale americano Frank McKenzie, comandante del Comando centrale degli Stati Uniti.

Le informazioni sono state rese note grazie a un’inchiesta diretta da McKenzie dopo l’attacco del 29 agosto, compiuto come rappresaglia per l’attentato suicida all’aeroporto di Kabul che ha ucciso 13 membri soldati americani.

I leader militari statunitensi hanno ripetutamente descritto l’attacco come un successo, anche se i familiari del defunto hanno insistito sul fatto che non c’era alcun collegamento tra il bersaglio colpito e l’Isis. «A questo punto, pensiamo che le procedure siano state seguite correttamente e che sia stato un attacco giusto», ha dichiarato a Washington il primo settembre il generale Mark Milley, presidente del Joint Chiefs of Staff.

Questa posizione è stata cambiata venerdì, quando McKenzie ha rivelato i risultati dell’indagine, che mostra che 10 civili, inclusi sette bambini, «sono stati tragicamente uccisi in quell’attacco». «Inoltre, ora valutiamo che è improbabile che il veicolo e coloro che sono morti fossero associati all’Isis-K o fossero una minaccia diretta per le forze statunitensi. Offro le mie più sentite condoglianze alla famiglia e agli amici di coloro che sono stati uccisi. Questo attacco è stato intrapreso nella ferma convinzione che avrebbe impedito una minaccia imminente alle nostre forze e agli sfollati all’aeroporto. Ma è stato un errore e mi scuso sinceramente. In qualità di comandante combattente sono pienamente responsabile dello attacco e di questo tragico esito».

La straordinaria ammissione ha attirato le critiche di alcuni membri del Congresso, tra cui il rappresentante Andy Biggs (R-Ariz.), che ha evidenziato come il presidente Joe Biden fosse diretto in Delaware per un fine settimana di vacanza mentre McKenzie pronunciava le sue osservazioni. «Il Pentagono di Biden ammette di aver ucciso 10 persone innocenti a Kabul, non i terroristi dell’Isis-K presi di mira. Nel frattempo, Biden si sta prendendo una vacanza sulla spiaggia, sottraendosi alle proprie responsabilità, senza far assumere a nessuno le proprie responsabilità. Biden è una vergogna», ha scritto Biggs su Twitter.

«È una tragedia incredibile che 10 civili, tra cui un operatore umanitario e 7 bambini, siano stati uccisi da un attacco di droni statunitensi in Afghanistan. Il mio cuore è con le loro famiglie. Abbiamo bisogno di maggiore trasparenza e supervisione per garantire che ciò non accada di nuovo», ha invece dichiarato il deputato democratico Ro Khanna.

La Casa Bianca non ha ancora risposto a una richiesta di commento.

Dal canto suo, il segretario alla Difesa Lloyd Austin ha scritto in un comunicato di essere stato informato sui risultati dell’indagine venerdì mattina. «A nome degli uomini e delle donne del Dipartimento della Difesa, porgo le mie più sentite condoglianze ai familiari sopravvissuti di coloro che sono stati uccisi, incluso il signor Ahmadi, e allo staff di Nutrition and Education International, il datore di lavoro del signor Ahmadi», ha dichiarato, riferendosi a Emal Ahmady, che ha affermato di aver lavorato come traduttore per una compagnia americana per tre anni a partire dal 2011.

«Ora sappiamo che non c’era alcun collegamento tra il signor Ahmadi e Isis-Khorasan, che le sue attività in quel giorno erano completamente innocue e per nulla legate alla minaccia imminente che credevamo di dover affrontare, e che il signor Ahmadi era solo una vittima innocente come gli altri tragicamente uccisi. Ci scusiamo e cercheremo di imparare da questo orribile errore».

L’attacco è stato rapido perché i funzionari militari statunitensi credevano che ci fosse una minaccia imminente per i militari americani, che all’epoca stavano controllando l’aeroporto di Kabul per facilitare l’evacuazione dei cittadini statunitensi, e non solo, dall’Afghanistan, secondo McKenzie. L’attacco si basava sulle fonti di intelligence che avevano individuato una minaccia da una Toyota Corolla bianca, ma l’indagine ha rivelato che i militari hanno colpito un’auto che non rappresentava una minaccia. «Siamo sconvolti dalla teoria della ragionevole certezza. Probabilmente i nostri attacchi in Afghanistan in futuro saranno condotti con uno standard più elevato», ha detto McKenzie.

Poco dopo l’attacco, Ahmady ha riferito alle agenzie di stampa che cinque bambini e cinque adulti della sua famiglia stati uccisi nello attacco. Ha spiegato che stava chiedendo un visto speciale per emigrare, dato a coloro che hanno aiutato le truppe statunitensi durante la decennale guerra in Afghanistan, ma che ora non intende più emigrare negli Stati Uniti. «Il mio messaggio per gli Stati Uniti e gli altri Paesi è che dovrebbero cercare di evitare di commettere errori in Afghanistan. Non cercare di prendere di mira i civili. Perché gli afghani amano molto i membri della loro famiglia. E quando perdono un padre o un fratello o un figlio [è, ndr] molto difficile per loro», ha scritto su Euro News.

Le fotografie e le riprese video della scena mostravano la Toyota bianca polverizzata e un Suv rosso accanto ad essa carbonizzato dall’esplosione.

Il comando centrale degli Stati Uniti inizialmente ha affermato che l’attacco era stato seguito da altre esplosioni, affermando che poteva esserci «una grande quantità di materiale esplosivo all’interno dei veicoli, che potrebbe aver causato ulteriori vittime».

McKenzie ha invece dichiarato venerdì che ci è voluto del tempo per scoprire cosa fosse realmente accaduto, e che il rapporto investigativo è un documento riservato che non sarà rilasciato per il momento.

 

Articolo in inglese: US Military: Up to 10 Civilians Killed in Airstrike in Kabul

 

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