Emergenza spazzatura a Roma, continua la pulizia

Prosegue l'operazione straordinaria dell'Ama per la pulizia della città, ma il problema di fondo rimane

ROMA  ̶  Con l’arrivo dell’estate, oltre al caldo, è tornato puntuale a Roma il tormentone rifiuti. E mentre tra sfide lanciate a colpi di social i cittadini decidono da che parte stare, l’unica verità certa è che in diverse zone della Capitale la spazzatura giace ancora sui marciapiedi, vicino ai cassonetti.

Certo, i famosi 7 giorni di tempo concessi all’Ama dal governatore del Lazio Nicola Zingaretti per la pulizia dell’intera città non sono ancora passati. Ma Roma è grande. E la spazzatura è tanta. Per questo, dopo l’emissione dell’ordinanza, la sindaca Virginia Raggi ha attaccato così il governatore del Lazio: «Quelle di Zingaretti restano le solite promesse: in sette anni non è riuscito a scrivere il Piano Regionale dei Rifiuti e ora pretende di pulire Roma in sette giorni. Zingaretti sfiora il ridicolo quando dice di ripulire la città in una settimana. La smetta di illudere i cittadini con false promesse. Sia serio».
Dopodiché, si è recata in un impianto di gestione di rifiuti alle porte di Roma, per mostrare via social ai cittadini le ragioni per cui i rifiuti restano per le strade della città eterna: il cancello dell’impianto che secondo l’ordinanza di Zingaretti doveva accogliere i camion con la spazzatura, è chiuso.

In poco tempo, il video ha suscitato migliaia di reazioni sul web ma, poche ore dopo, le affermazioni della sindaca sono state gettate nel dubbio da un servizio di Repubblica, che considera quella della Raggi una gaffe: il vero sito dei rifiuti era invece aperto e lei si sarebbe semplicemente recata nel posto sbagliato, in un impianto non presente nell’ordinanza.

Ma la Raggi non è stata alle critiche, e in un nuovo post su Facebook ha scritto: «Non mi lascio intimidire», e ha girato un nuovo video per confermare la veridicità delle sue affermazioni originali. Dal nuovo video si nota come i cancelli degli impianti di smaltimento di rifiuti di Rida siano effettivamente chiusi e i camion non possano scaricare: «Lo ripeto: l’ordinanza regionale di Zingaretti non funziona e lascia ancora la spazzatura a terra. Una presa in giro  ̶  afferma la sindaca  ̶  L’unica gaffe è quella di chi prende in giro i cittadini dicendo che gli impianti sono aperti. Alle mie spalle c’è sempre l’impianto di Rida. Ieri ero a 20 metri da dove mi trovo ora. Guardate quel cancello, ero lì. E, ieri come oggi, l’impianto è chiuso. Oggi come ieri Ama non può scaricare i rifiuti in questo impianto perché l’ordinanza di Zingaretti è scritta male. Mancano alcune deroghe che consentirebbero di lavorare di più e supportare davvero la città di Roma».

Poi aggiunge: «Da domani questo impianto aumenterà i flussi provenienti da Roma ma solo in parte, accogliendo quantità ridotte rispetto alle richieste. Io sono qui e ci metto la faccia ancora una volta».

La risposta del governatore Zingaretti non si è fatta attendere troppo e, in conferenza stampa a Palazzo della Pisana, ha dichiarato ai cronisti: «Roma ha deciso di non avere autonomia impiantistica, e la situazione è sfuggita di mano […] Roma si affida all’impiantistica fuori città dalla chiusura di Malagrotta. Il rigetto di trovare una autonomia ha fatto ricadere il peso sull’impiantistica regionale. Roma dovrebbe dotarsi anche di impianti di conferimento del materiale trattato, altrimenti parti di territorio che erano autosufficienti rischiano di non esserlo più. Continuo a pensare che sia un costoso errore continuare a gestire il ciclo così».

Dunque, al momento i cittadini restano appesi all’ordinanza di Zingaretti e sembra che qualcosa si stia muovendo. Ma quella dei rifiuti a Roma sembra una telenovela senza fine, complice soprattutto la mancanza di un sistema di smaltimento temporaneo dei rifiuti nella città in caso di inoperatività degli impianti principali.

 
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