Video: Elezioni americane, emerse nuove anomalie in Georgia e Michigan

Mentre tutti gli occhi erano puntati sulla Georgia, in attesa del risultato del riconteggio manuale di 5 milioni di voti, il co-fondatore del gruppo di sorveglianza elettorale Voter Ga, Garland Favorito, ha espresso seri dubbi sulla validità del riconteggio, in quanto ha riferito di aver notato una grave anomalia nel processo di verifica.

Favorito lavora per garantire l’integrità delle elezioni da quasi due decenni, e ha spiegato che di solito la verifica è un processo che va dal basso verso l’alto: le contee contano a mano le schede e poi riferiscono i totali allo Stato. Ma questa volta le cose sono andate diversamente in Georgia, in quanto è stato utilizzato un software che obbliga i presidenti di seggio delle contee a inserire i dati direttamente nel sistema del segretario di Stato, invece che nel proprio sistema. In questo modo è il segretario di Stato a comunicare i risultati alla contea invece di essere la contea a effettuare tutti i conteggi e inviare i risultati finali al segretario di Stato.

Affidavit: Le postazioni di voto del Michigan erano online

Nel frattempo, la dichiarazione giurata (affidavit) di un ex senatore del Michigan sostiene che le apparecchiature elettorali del centro di conteggio dei voti per corrispondenza di Detroit erano collegate a Internet il giorno delle elezioni, il che avrebbe reso i dati elettorali vulnerabili a manipolazioni da remoto.

 
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