Draghi licenzia il commissario al Covid Domenico Arcuri

Il primo ministro Mario Draghi ha licenziato il commissario speciale per l’emergenza Covid-19 Domenico Arcuri, e lo ha sostituito con un esperto di logistica dell’esercito: è un segnale che il governo vuole accelerare le operazioni di vaccinazione nel Paese.

La mossa segue le crescenti lamentele sulla gestione della crisi da parte di Arcuri, e le preoccupazioni per la lentezza della campagna di vaccinazione anti-Covid.

Si tratta di una delle prime decisioni importanti di Draghi da quando è diventato premier, e segue il licenziamento del capo della protezione civile della scorsa settimana. Anche quella mossa è stata considerata come un tentativo di migliorare la risposta dell’Italia alla crisi legata al Covid.

Il nuovo commissario per il coronavirus è il generale Francesco Paolo Figliuolo, ex comandante delle forze Nato in Kosovo, nonché capo della logistica dell’esercito italiano dal 2018.

In effetti, a febbraio Draghi aveva già dichiarato al Parlamento che intendeva coinvolgere l’esercito nella campagna nazionale di vaccinazione.

4,3 milioni le dosi di vaccino somministrate finora

L’Italia ha lanciato la sua campagna a fine dicembre e finora ha somministrato 4,3 milioni di vaccini, incluse le seconde dosi.

In totale, il Bel Paese ha ricevuto 6,3 milioni di dosi di vaccino dai produttori; ma i ritardi nelle forniture, che hanno colpito anche altri Stati dell’Unione Europea, hanno rallentato la campagna.

Questo mese l’Italia dovrebbe ricevere milioni di nuove dosi, ma i critici sostengono che non ci sia ancora un piano coerente per realizzare programmi di vaccinazione di massa simili a quelli avviati da Gran Bretagna e Israele.

Dal canto suo, Draghi ha dichiarato a febbraio che l’Italia avrebbe dovuto seguire l’esempio britannico, rendendo prioritaria la somministrazione della prima dose del vaccino al maggior numero di persone possibile.

Al momento, molti Paesi dell’Ue, compresa l’Italia, stanno seguendo la raccomandazione delle aziende farmaceutiche volte a garantire alle persone due vaccinazioni separate, e di conseguenza stanno conservando le dosi necessarie.

Arcuri, che dirige anche l’agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti Invitalia, era stato nominato commissario speciale al Covid nel 2019, dall’allora primo ministro Giuseppe Conte.

L’ex commissario è finito sotto pressione negli ultimi mesi dopo che un’indagine giudiziaria ha rilevato come un suo conoscente di lunga data, Mario Benotti, avesse ricevuto 12 milioni di euro da un consorzio cinese in seguito all’ottenimento di un importante appalto di fornitura di mascherine proprio dall’ufficio del commissario.

I magistrati hanno messo Benotti sotto inchiesta per presunta corruzione. Ad ogni modo, Arcuri non è indagato in prima persona e ha negato qualsiasi atto illecito.

Nella sua dichiarazione del 1 marzo, l’ufficio di Draghi ha ringraziato Arcuri per il suo «impegno e dedizione […] in un momento di particolare emergenza per il Paese».

 

Articolo in inglese: Italy’s Draghi Fires COVID Commissioner, With Vaccination Drive in Spotlight

 
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