Covid Cina, impennata delle assunzioni nelle pompe funebri

Di Kathleen Li e Sean Tseng

Durante la grave epidemia di Covid-19, le pompe funebri in Cina hanno reclutato attivamente nuovi dipendenti e personale temporaneo. Le offerte di lavoro sono esposte in diversi siti web. A causa di questo e altri dati, gli esperti e i lavoratori dei crematori cinesi affermano che il bilancio delle vittime di Covid in Cina è ampiamente sottostimato.

Mentre la Cina combatte un’ondata di infezioni, scienziati e giornalisti di tutto il mondo continuano a cercare indizi sull’effettivo bilancio delle vittime dell’epidemia.

Secondo dati ufficiali, quando è scoppiata la pandemia agli inizi del 2020, l’industria cinese dei servizi funebri ha assunto 6 mila 398 nuovi dipendenti. Nel frattempo, la nuova occupazione nell’industria funeraria cinese ha continuato ad aumentare per tutto il 2021 e il 2022.

Dal dicembre dello scorso anno, le difficoltà nel cercare cure mediche, la cremazione e la conservazione dei cadaveri, sono diventati argomenti di tendenza sui social media cinesi.

Entrando nel 2023, sui siti web nazionali di ricerca di lavoro compaiono avvisi di assunzione urgenti per pompe funebri in diverse città cinesi.

L’aumento del personale e degli avvisi di assunzione nei servizi funebri in tutta la Cina non si limita all’inizio del 2023. I dati pubblici mostrano che il numero totale di dipendenti nei servizi funebri in tutta la Cina è aumentato già nel 2020.

Nonostante gli sforzi delle autorità cinesi per nascondere l’effettivo bilancio delle vittime della pandemia, le statistiche del settore funerario cinese dipingono un quadro diverso. I dati hanno mostrato un aumento significativo della domanda di servizi funebri dal 2020, compreso il crescente reclutamento di personale e gli ordini di nuovi forni crematori.

Nel 2021, il tasso di cremazione dei resti umani in Cina è stato del 58,8%, secondo i dati del settore dei servizi funebri. Quindi il crescente reclutamento di personale e gli ordini di nuovi forni crematori potrebbero suggerire un tasso di cremazione molto più elevato rispetto a quanto riportato dalle autorità durante il periodo.

Il «bollettino statistico sullo sviluppo degli affari civili», pubblicato dal Ministero degli Affari Civili cinese, contiene dati annuali sull’industria dei servizi funebri a livello nazionale.

Secondo il rapporto, il numero totale di dipendenti nei servizi funebri in tutta la Cina nel 2015 aveva raggiunto un picco di 83 mila 851. Il numero è diminuito nei quattro anni successivi, dal 2016 al 2019.

Alla fine del 2019, il numero totale è sceso a 79 mila 163, scendendo di 4 mila 688 in quattro anni.

Tuttavia, nel 2020, il numero è aumentato di 6.398 in un anno. Nel 2021, il numero totale di dipendenti nei servizi funebri in tutta la Cina è aumentato di 1.439 unità.

Un aumento simile è stato osservato anche nel 2020 nel numero totale di crematori nel Paese.

Nel 2019, il numero di forni crematori in tutta la nazione aveva visto un calo di 44 unità rispetto al 2018. Tuttavia, nel 2020, il numero di forni crematori è improvvisamente aumentato di 219, portando il numero totale di unità a 6.619. Il numero è salito ancora di 424 nel 2021, per un totale di 7.043.

Mentre la pandemia continuava, l’intera Cina ha ampliato la sua capacità di cremazione. Il significativo aumento del personale dei servizi funebri e dei forni crematori in tutto il Paese potrebbe suggerire un bilancio delle vittime molto sottostimato.

Esperto: i decessi per Covid potrebbero superare i 10 milioni in un mese

Durante le prime settimane dell’attuale epidemia di Covid-19, la Cina ha pubblicato il bilancio giornaliero delle vittime a una cifra irrisoria, nonostante le notizie mostrassero ospedali, obitori e pompe funebri sopraffatti. Quindi, il 14 gennaio, il principale ente sanitario cinese, la Commissione Nazionale della Sanità, ha rivisto i numeri, riportando quasi 60 mila decessi correlati a Covid dall’inizio di dicembre.

Tuttavia, sulla base dei dati delle pompe funebri e dei crematori, gli esperti e i lavoratori dei crematori cinesi affermano che il numero è ancora ampiamente sottostimato.

Nel dicembre 2022 un lavoratore dell’impresa di pompe funebri Baoxing a Shanghai ha dichiarato a Epoch Times che stavano bruciando da 400 a 500 corpi al giorno, rispetto al massimo di 90 prima che le restrizioni della pandemia fossero revocate.

Un altro residente nella vicina città di Suzhou ha paragonato l’affollamento dell’impresa di pompe funebri di Suzhou alla via dello shopping più famosa della città, che è sempre piena. «È una scena così desolante», ha affermato in una recente intervista con Epoch Times. La donna, che ha rifiutato di essere nominata per paura di rappresaglie, si è unita alle lunghe file fuori dall’edificio il 6 gennaio, in attesa della cremazione della sua defunta madre, morta di Covid due giorni prima. Quello stesso giorno, la donna ha perso altri due parenti morti a causa della malattia.

Sean Lin, virologo ed ex direttore di laboratorio presso il ramo delle malattie virali del Walter Reed Army Institute of Research, ha dichiarato a Epoch Times che circa 6 milioni di cadaveri potrebbero essere stati cremati nell’ultimo mese, supponendo che i crematori cinesi funzionino 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Ma quella cifra è probabilmente solo circa la metà di tutti i decessi, poiché le persone nelle campagne potrebbero non avere accesso a tali servizi e vengono sepolte piuttosto che cremate. Dopo aver sottratto i decessi non correlati al Covid, il bilancio delle vittime potrebbe raggiungere i 10 milioni.

Sean Lin crede che la sua stima approssimativa sia probabilmente di gran lunga inferiore al numero effettivo di morti per Covid, ma è comunque superiore rispetto ai dati del regime cinese. Il regime sta certamente mentendo su questo, assicura Lin.

 

Articolo in inglese: Surge in Recruitments at Funeral Homes Across China Reveals a Far Greater COVID Death Toll

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