Cosa succederà alla casa automobilistica Tesla in Cina?

Di Zhong Yuan

La casa automobilistica statunitense Tesla è stata improvvisamente spinta in prima linea nella propaganda del Partito Comunista Cinese (Pcc), guadagnando importanza per le attuali relazioni Usa-Cina. Ma il fatto che la società stia diventando una nuova moneta di scambio per il Pcc contro gli Stati Uniti, dovrebbe servire come un clamoroso monito per le società straniere che operano in Cina: per ottenere l’accesso al mercato cinese, le aziende straniere potrebbero dover pagare un prezzo ben oltre la loro immaginazione.

L’8 febbraio, il media statale cinese Xinhua ha riferito che Tesla è stata convocata da cinque dipartimenti governativi, inclusa l’Amministrazione generale della supervisione del mercato, per discutere i reclami dei consumatori su problemi di qualità come accelerazione anormale, incendi della batteria e aggiornamenti del veicolo da remoto. Il giorno successivo, Xinhua ha pubblicato tre commenti sull’incidente, dal titolo «Interrogata da 5 dipartimenti, Tesla ha risposto che si atterrà rigorosamente alle leggi e ai regolamenti cinesi». «L’avvertimento nell’interrogatorio di Tesla, indica che non c’è Trattamento speciale in caso di problemi di qualità».

E’ normale che la responsabilità ricada su Tesla per il richiamo e il miglioramento dei prodotti in caso di problemi di qualità, ma la risposta di Tesla, che promette di «rispettare rigorosamente le leggi e i regolamenti cinesi», è alquanto strana.

La risposta di Tesla sembra indicare che l’azienda si stia proteggendo in anticipo. Forse i dirigenti di Tesla China hanno già avvertito problemi e, per non essere accusati di illegalità, si sono affrettati a fare una simile dichiarazione. Questo non è solo un problema di qualità del prodotto, poiché probabilmente il Pcc sta cercando di usare Tesla per avvertire tante altre aziende.

I problemi di qualità non dovrebbero sorprendere, poiché Tesla può essere considerata un debuttante nel settore automobilistico. Le principali case automobilistiche del mondo hanno già riscontrato molti problemi simili. Anche così, con i suoi vantaggi tecnologici, la qualità complessiva dei prodotti di Tesla dovrebbe essere molto più affidabile rispetto ai produttori di auto elettriche della Cina continentale. Se la qualità di Tesla non fosse buona come quella dei suoi concorrenti, come avrebbe potuto conquistare il primo posto nel mercato cinese?

I concorrenti di Tesla in Cina non dovrebbero avere meno problemi di qualità rispetto a Tesla. Limitata dalla generale mancanza di innovazione e abilità tecnologica, la competitività della Cina in questo nuovo settore è ancora limitata. Ovviamente il Pcc è consapevole degli svantaggi dei marchi nazionali. Tuttavia ha pubblicizzato i problemi di qualità di Tesla. Lo scopo fondamentale qui non era aiutare davvero i consumatori a risolvere i problemi, ma piuttosto combattere gli Stati Uniti.

La risposta di Tesla suggerisce che l’azienda voglia evitare il più possibile problemi politici, ma anche se oggi Tesla riuscisse a sfuggire a una catastrofe, potrebbe essere difficile evitarne una in futuro.

Prima che Tesla entrasse nel mercato cinese, il settore dei veicoli elettrici stava già crescendo in Cina. Il Pcc ha concesso un gran numero di sussidi alle case automobilistiche cinesi per incoraggiare le innovazioni tecnologiche. Consentendo a Tesla di entrare nel mercato cinese, il Pcc probabilmente aveva messo gli occhi sulla sua tecnologia.

Anche i consumatori hanno fatto una scelta chiara. Nel 2020, Tesla ha venduto più di 130 mila iModel 3 in Cina. Il Paese è diventato il secondo mercato di Tesla dopo gli Stati Uniti. Per i tre principali marchi di fabbricazione cinese, nel 2020, Nio ha venduto appena più di 43 mila auto, Li Auto solo 32 mila e XPeng Motors solo 27 mila. Le vendite combinate delle tre aziende sono inferiori a quelle di Tesla. Inoltre, Tesla gestisce anche un’attività di ricarica elettrica in Cina, con oltre 700 stazioni di sovralimentazione e più di 5.700 compressori che coprono 300 città cinesi.

Non è difficile capire che il Pcc non può permettere a Tesla di prendere l’iniziativa. Una volta che la tecnologia principale di Tesla sarà impostata per la produzione di massa, prima o poi Tesla verrà espulsa dal mercato cinese. Ma la tecnologia e le attrezzature dovranno restare e ai soldi non sarà permesso lasciare la Cina. Ovviamente, il Pcc può utilizzare Tesla come merce di scambio nelle relazioni Usa-Cina, se necessario.

Tesla sta tenendo la testa bassa per restare nel mercato cinese, ma potrebbe non rendersi conto che a lungo termine, adottare questo approccio non risolverà i pericoli nascosti, fintanto che continuerà a trattare con il Pcc.

Le vendite di Tesla in Cina stanno crescendo, ma gli investimenti sono aumentati ancora più velocemente. Tesla, che ha accelerato la produzione di massa in Cina, sta anche abbassando costantemente i prezzi, ma ci vorrà del tempo per recuperare veramente i suoi costi. L’azienda ha già aperto un negozio in Cina, ma come con altre società americane che l’hanno preceduta, lasciare il mercato cinese potrebbe essere la conclusione definitiva e inevitabile.

 

Zhong Yuan è un ricercatore concentrato sul sistema politico cinese, sul processo di democratizzazione del Paese, sulla situazione dei diritti umani e sul sostentamento dei cittadini cinesi.

Le opinioni espresse in quest’articolo sono dell’autore e non riflettono necessariamente quelle di Epoch Times.

Articolo in inglese: Opinion: What Will Happen With Automaker Tesla in China?

 
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