Conoscere la nostra storia è più importante che mai

Nel 1922, un importante attivista canadese scrisse un libro intitolato The Black Candle, riguardante le leggi canadesi sulla droga. The Black Candle conteneva molte dichiarazioni razziste e ritraeva certe minoranze, in particolare la comunità cinese, come una minaccia per la società canadese. A peggiorare le cose, questa persona ha anche promosso l’eugenetica e sostenuto con forza la sterilizzazione forzata delle persone affette da disabilità.

C’è una statua di questa persona che si trova in posizione prominente vicino a Parliament Hill. Non solo, diverse scuole prendono il nome da questa persona, tra le quali una a Calgary e un’altra nel Manitoba rurale.

Alla luce delle opinioni razziste di questa persona, chi è pronto ad abbattere la statua di Nellie McClung e a rinominare quelle scuole?

Un attimo. Stiamo parlando quindi della stessa Nellie McClung che ha difeso i diritti delle donne aiutandole a ottenere il diritto di voto in Canada? Sì, è così. È ironico che la McClung, che ha combattuto così coraggiosamente contro i pregiudizi e gli stereotipi contro le donne del suo tempo, sia stata al contempo profondamente prevenuta e abbia promosso viziosi stereotipi razziali.

E la McClung è ben lungi dall’essere l’unica icona canadese con un curriculum ambiguo.

Per esempio, un leader politico di spicco, ha scritto la sua tesi di laurea sui presunti meriti dell’eugenetica. Nella sua tesi, facilmente accessibile online, questa persona ha classificato le persone con disabilità mentali come «subnormali» e ha sostenuto la sterilizzazione forzata per coloro che hanno «difetti mentali e fisici». Ha persino raccomandato di separarli dal resto della popolazione.

È interessante notare che oggi Tommy Douglas sia venerato come un’icona progressista e come l’architetto dell’assistenza sanitaria. Non solo diverse scuole portano il nome di Douglas, ma nel 2004 la Cbc l’ha persino soprannominato «Il canadese più grande». Fortunatamente, anche se Douglas non ha mai formalmente rinunciato alla sua tesi di laurea, dopo essere diventato premier del Saskatchewan ha scelto di non imporre la sterilizzazione forzata. Sembra che una visita nella Germania nazista nel 1936 abbia fatto perdere a Douglas l’entusiasmo per l’eugenetica.

Come per la McClung, c’è un misto di bene e male che bisogna soppesare quando si valuta Douglas. Era certamente lontano dall’essere perfetto.

Ci possono essere molti altri esempi. Wilfrid Laurier ha sostenuto la Chinese Head Tax [una tassa fissa che ogni cinese avrebbe dovuto pagare per entrare in Canada, ndr], William Lyon Mackenzie King ha costretto i giapponesi canadesi nei campi d’internamento durante la seconda guerra mondiale, e John A. Macdonald ha supervisionato la creazione del disastroso sistema scolastico residenziale per i bambini indigeni. Anche icone venerate di altri Paesi, come Abraham Lincoln e Winston Churchill, hanno espresso opinioni razziste che erano ampiamente accettate ai loro tempi, ma che ora sappiamo essere sbagliate.

La realtà è che non è difficile trovare gravi difetti in quasi tutti gli uomini e le donne ai quali sono intitolati molti dei nostri edifici, strade, scuole e città. Se la nostra prima reazione quando sentiamo parlare delle cose cattive che la gente ha detto o fatto in passato, è quella di rimuovere i loro nomi da tutti i monumenti e le istituzioni, avremo molti spazi vuoti in tutto il Paese.

Questo non significa che dobbiamo sorvolare sui loro difetti, per evitare che questo accada. Piuttosto, dobbiamo chiare il contesto in maniera appropriata in modo che si comprendano sia le cose buone che le cattive che queste persone hanno fatto. Aggiornare le descrizioni sotto i loro monumenti e assicurare che gli studenti a scuola imparino di più sulla nostra storia, sono dei buoni primi passi.

Concentrarsi sull’istruzione è importante perché la scuola è l’unico luogo dove tutte le persone, indipendentemente da dove vivono, hanno una reale opportunità di acquisire le conoscenze storiche di cui hanno bisogno per discutere su questi e altri temi. La stragrande maggioranza degli studenti frequenta la scuola ed è qui che la storia deve essere insegnata e imparata.

Purtroppo, molti educatori sminuiscono la necessità di un piano di studi ricco di contenuti, soprattutto perché le informazioni sono ampiamente disponibili su Internet. Vogliono invece che gli studenti si concentrino sulle cosiddette capacità di pensiero storico attraverso lo studio tematico.

Sebbene i temi storici di ampia portata, come il cambiamento, la continuità, la causa e le conseguenze, siano strumenti importanti per l’analisi di questioni controverse, non sono sufficienti. I temi e i quadri generali sono inutili se non si basano su una ricca base di conoscenze. L’acquisizione di queste conoscenze non è naturale per la maggior parte degli studenti, ma deve essere deliberatamente insegnata.

L’unico modo in cui la maggior parte degli studenti può sviluppare una comprensione adeguatamente sfumata sia dei risultati sia dei difetti dei leader del passato, è quello di dare loro una solida base della Storia. Questo include l’apprendimento di molti eventi, la lettura di fonti primarie, la memorizzazione di nomi e date importanti, il coinvolgimento in discussioni rigorose in classe e la scrittura di saggi ponderati.

Al contrario, correre a rinominare le scuole e abbattere i monumenti, invia lo sfortunato messaggio che la nostra storia sia qualcosa che deve essere nascosta. Dobbiamo dare più credito alle persone. È del tutto possibile onorare qualcuno per i risultati ottenuti in passato, ma anche esprimere il proprio rammarico per le cose negative che questa persona ha detto o fatto. La storia deve concentrarsi su ciò che è realmente accaduto, non su quello che vorremmo fosse accaduto.

Bisogna sforzarsi di non essere troppo precipitosi nell’abbattere una statua o nel rimuovere il nome di una persona da un’istituzione. È sempre meglio aggiungere qualcosa alla nostra storia che sottrarla.

 

Michael Zwaagstra è un insegnante di scuola superiore e autore di A Sage on the Stage: Riflessioni di buon senso sull’insegnamento e l’apprendimento.

Le opinioni espresse in quest’articolo sono quelle dell’autore e non riflettono necessariamente quelle di Epoch Times.

Articolo in inglese: Learning About Our History Is More Important Than Ever

 
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