Cinque scandali alimentari cinesi da rabbrividire

In Cina, gli scandali nell’industria alimentare sconvolgono regolarmente la società, provocando ondate di scetticismo verso le autorità e la loro capacità di regolare la sicurezza degli alimenti. Dal latte artificiale contaminato con la melammina che ha ucciso almeno sei neonati e ne ha avvelenati oltre 300 mila, al pesce tilapia intriso di sostanze chimiche e antibiotici, il popolo cinese è stato vittima di numerosi scandali alimentari riguardanti cibi e prodotti di bassa qualità e persino tossici.

Dal momento che i produttori e le aziende addette alla lavorazione della carne aggirano la legge per ottenere profitti più cospicui o più veloci, l’industria cinese del settore è analogamente afflitta da abusi e violazioni.

Di seguito sono elencati cinque dei più allarmanti scandali correlati alla carne verificatosi in Cina negli ultimi anni.

1. IL MAIALE PIENO DI ECCITANTI RESPONSABILE DELLA SQUALIFICA DEGLI ATLETI OLIMPICI

Nel marzo del 2011, secondo quanto riferisce il Centro Nazionale per le Informazioni Biotecnologiche (Ncbi), centinaia di cinesi si sono ammalati consumando carne di maiale contaminata da clenbuterolo, una sostanza chimica che può causare tremori, nausea e mal di testa. Gli allevatori cinesi hanno iniziato ad aggiungere il clenbuterolo al cibo per i maiali alla fine degli anni 80, con l’intento di accelerare la loro crescita e renderli più snelli. A causa dei rischi per la salute scoperti successivamente, l’utilizzo della sostanza è vietato dal 2002, tuttavia alcuni allevatori di suini hanno continuato a farne un uso illegale a scopo di lucro.

Nel 2012, l’Amministrazione generale dello Sport della Cina ha rilasciato un comunicato urgente con il quale si mettevano in guardia gli atleti olimpici cinesi dal consumare carne al fine di scongiurare l’eventuale assunzione di clenbuterolo, in quanto considerato sostanza dopante. L’annuncio è arrivato in seguito alla squalifica di due anni della campionessa olimpica cinese di judo Tong Wen, in conseguenza delle tracce di clenbuterolo riscontrate nel suo sangue.

2. LA CARNE DI MAIALE CHE RISPLENDE AL BUIO

Nel 2011, i consumatori hanno riferito di aver trovato della carne di maiale che brillava di un azzurro cangiante al buio. Dopo le indagini, i ricercatori hanno riscontrato che la carne era stata probabilmente contaminata da un batterio fotogeno. Sul momento, il Dipartimento di vigilanza della Sanità di Shanghai aveva affermato che, se ben cotta, la carne poteva essere mangiata senza alcun rischio per la salute, tuttavia i consumatori cinesi erano rimasti scettici.

3. CARNE DI TOPO INVECE CHE MONTONE

Nei primi mesi del 2013, come parte di un giro di vite sulla sicurezza alimentare effettuato a livello nazionale, le autorità cinesi hanno arrestato 63 persone con l’accusa di lavorare con additivi non sicuri la carne di volpi, visoni, ratti e altri piccoli mammiferi, per poi venderla nei mercati alimentari della provincia del Jiangsu e della città di Shanghai, spacciandola per montone. Durante l’intera indagine sulla sicurezza alimentare, i funzionari hanno arrestato oltre novecento sospetti per la vendita e la produzione di prodotti a base di carne alterata o contaminata, e sequestrato oltre venti tonnellate di carne.

4. CARNE SCADUTA NEGLI HAMBURGER DI MCDONALD’S

A metà del 2014, un telegiornale locale di Shanghai ha mandato in onda alcuni filmati girati con una telecamera nascosta all’interno di un impianto della Shanghai Husi Food, società affiliata della statunitense Osi Group Inc.. Le immagini ritraevano gli operai dell’azienda impegnati nella lavorazione di carne di pollo e di manzo scaduta, che veniva poi distribuita ai punti vendita McDonald’s, Kfc, Pizza Hut e altri. Il video mostrava gli addetti intenti a mescolare carne scaduta da mesi con carne fresca, a manipolare la carne a mani nude e persino a raccogliere pezzi di carne caduti a terra per poi rimetterli sulla linea di lavorazione. Le autorità hanno anche riscontrato che la Shanghai Husi Food aveva modificato le date di scadenza di migliaia di prodotti.

Di conseguenza, l’Agenzia per gli Alimenti e i Medicinali (Fda) del comune di Shanghai ha prontamente chiuso la fabbrica. Il video ha causato un sostanzioso ritiro dal mercato dei prodotti a base di carne, e le catene di fast food in Cina hanno annunciato di interrompere l’utilizzo di tutti i prodotti della Shanghai Husi Food. Per diversi giorni, le filiali cinesi di McDonald’s, senza carne con cui preparare hamburger o crocchette di pollo, hanno potuto servire solo panini ripieni di pesce e patatine fritte.

5. POLLAME SCADUTO DA QUARANT’ANNI

Nel corso di una campagna nazionale attuata in 14 tra province e regioni, i funzionari cinesi hanno sequestrato oltre 100 mila tonnellate di carne congelata contrabbandata per un valore di 430 milioni di euro circa. La carne era solitamente spedita via mare dall’estero verso Hong Kong, da dove in seguito arrivava in Vietnam per poi essere contrabbandata oltre il confine.

In molti casi, al fine di ridurre i costi, i contrabbandieri utilizzavano camion non refrigerati per il trasporto della carne, ricongelandola ripetutamente lungo percorso. Quando raggiungeva i mercati per essere ricongelata ancora una volta, la carne era ormai alterata a un punto tale da emettere un odore putrido. Un funzionario doganale della città di Changsha nell’Hunan impegnato nel sequestro ha affermato: «Quando ho aperto lo sportello, ho quasi vomitato».

Secondo un articolo del China Daily, il portavoce ufficiale del regime cinese in lingua inglese, i funzionari doganali del Guangxi hanno scoperto che una parte della carne contrabbandata era scaduta da oltre quarant’anni. La spedizione di carne congelata, costituita da manzo, maiale e ali di pollo, era destinata a rivenditori, supermercati e ristoranti di tutta la Cina. I funzionari cinesi non hanno approfondito da dove la carne provenisse o in che modo sia stata conservata negli ultimi decenni. Su un articolo del South China Morning Post, il professore di biologia del Politecnico di Hong Kong Leung Ka-sing, ha dichiarato che la carne, per prevenire l’imputridimento, era stata probabilmente trattata con grandi quantità di conservanti e che senza alcun dubbio conteneva batteri pericolosi.

 
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