La Cina teme una seconda ondata dovuta ai pazienti asintomatici

A fronte del rischio le autorità stanno varando nuove misure per contenere l'epidemia

Di Nicole Hao

Gli esperti sanitari cinesi hanno recentemente espresso il timore che il virus possa continuare a propagarsi tramite i portatori asintomatici, fino a scatenare una seconda violenta ondata epidemica.

«Il mio team ha esaminato alcuni pazienti che non hanno avuto sintomi per tre settimane, ma che avevano ancora il virus nel sangue. I portatori asintomatici sono il pericolo più grande», ha dichiarato Zhang Wenhong, capo di un team di esperti medici di Shanghai incaricato di affrontare l’attuale pandemia, in occasione di un seminario di ricerca sui virus tenutosi il 27 marzo.

Zhang ha dichiarato che se le autorità non intervengono per prevenire lo scoppio di un’altra epidemia «i nostri medici avranno molto da fare prossimamente. Un portatore asintomatico può diffondere il virus tra la comunità in qualsiasi momento».

Negli ultimi giorni le autorità cinesi hanno segnalato da un minimo di 0 nuove infezioni ad un massimo di 10, sostenendo che il virus del Pcc – comunemente noto come nuovo coronavirus – sia stato praticamente debellato dal Paese. Uno dei motivi è che attualmente le autorità non considerano come nuovi casi confermati i pazienti asintomatici, anche quando i loro test risultano positivi.

La trasmissione dai pazienti asintomatici

Il 29 marzo, la Commissione sanitaria nazionale cinese ha comunicato una nuova infezione nella provincia dello Henan. Le autorità locali hanno riferito che la paziente, soprannominata Wang, è una donna di 59 anni che vive nella città di Luohe. La sera del 24 marzo aveva mal di testa, e il 26 marzo le è venuta la febbre.

Le autorità sanitarie hanno scoperto che Wang ha contratto il virus dalla sua amica Zhang, che è un’operatrice sanitaria. Il 25 marzo tutto il personale che lavorava con Zhang è stato sottoposto al test; Zhang è risultata positiva nonostante non mostrasse sintomi, e sembra che lei abbia contratto il virus da due suoi colleghi, uno dei quali era stato a Wuhan di recente. Dopo essere risultati positivi Zhang e i suoi due colleghi sono stati messi in quarantena in un apposito centro.

Naturalmente Wang non è la prima persona a contrarre il virus del Pcc da un portatore asintomatico. Ad esempio, la commissione sanitaria municipale di Wuhan ha annunciato il 24 marzo che un medico di 29 anni che lavora nel reparto di gastroenterologia dell’Hubei General Hospital è stato infettato dopo aver visitato un paziente asintomatico il 18 marzo.

Il parere degli esperti

L’esperto epidemiologo cinese Zhong Nanshan ha respinto tali preoccupazioni in un programma trasmesso dall’emittente statale Cctv il 29 marzo, affermando che «La Cina non ha un gran numero di portatori asintomatici», e che secondo lui il virus non si diffonderà ulteriormente.

Tuttavia, molti medici cinesi la pensano diversamente.

Uno di questi è Zhang Dacheng, direttore del reparto di respirazione dell’ospedale Nanfang di Guangzhou, che ha diretto un team per curare i pazienti di Covid-19 tra febbraio e marzo nella città di Wuhan. Il 30 marzo Zhang ha dichiarato a Beijing News: «Ci sono casi di portatori asintomatici che sviluppano lentamente i sintomi per poi ritrovarsi in condizioni gravi… E in effetti sono contagiosi».

Hu Guodong, un altro pneumologo dell’ospedale di Nanfang, ha dichiarato a Beijing News che alcuni portatori asintomatici sono stati sottoposti a Tac che hanno rilevato leggeri danni ai polmoni.

Nel frattempo, il fenomeno ha attratto l’attenzione del primo ministro cinese Li Keqiang, che è stato incaricato di guidare la risposta del governo centrale all’epidemia.

Durante una riunione del 30 marzo della la task force del governo centrale per l’epidemia, il primo ministro ha dichiarato: «Dobbiamo monitorare, rintracciare, mettere in quarantena e curare i portatori asintomatici. Dobbiamo sottoporre a test le persone più esposte per individuare i portatori asintomatici». Specificando poi che tra i gruppi più esposti ci sono coloro che hanno avuto contatti ravvicinati con persone a cui è stato diagnosticato il virus e con portatori asintomatici verificati, così come le persone che lavorano nelle aree colpite più pesantemente dal virus.

Precauzioni

In effetti, sembra che recentemente le autorità abbiano preso alcune precauzioni per prevenire una seconda ondata epidemica.

Il 29 e il 30 marzo, le persone in tutta la Cina che avevano acquistato biglietti per luoghi di interesse turistico, parchi a tema, acquari e strutture di intrattenimento – che avevano recentemente riaperto – sono state informate che quei luoghi avrebbero chiuso nuovamente i battenti.

Ad esempio, la sala panoramica in cima alla Shanghai Jinmao Tower, che aveva riaperto il 12 marzo, ha comunicato a chi aveva acquistato i biglietti che la sala sarebbe stata nuovamente chiusa a partire dal 30 marzo «per via delle esigenze legate alla prevenzione dell’epidemia».

Il notiziario Hongxing News, gestito dallo Stato, ha riferito che alcune persone che stavano cantando nei locali di karaoke della città sudoccidentale di Chengdu sono stati bruscamente costretti ad andarsene la sera del 28 marzo. Dopodiché i locali hanno dovuto chiudere.

Il 29 marzo il governo di Shenyang, una città del nord-est, ha comunicato alla popolazione che le biblioteche e i musei riaperti il 17 marzo avrebbero iniziato a contingentare il numero dei visitatori per prevenire un’ulteriore diffusione del virus.

 

Epoch Times chiama il nuovo coronavirus ‘virus del Pcc’ perché l’insabbiamento e la mala gestione del Partito Comunista Cinese (Pcc) hanno permesso al virus di diffondersi in tutta la Cina e di creare poi l’attuale pandemia globale.

Articolo in inglese: China Worries About Asymptomatic COVID-19 Patients Spreading the Virus Further

 
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