Cina record per infedeltà coniugale

Un docente universitario cinese, Pan Suiming, ha pubblicato recentemente uno studio in cui rivela che la Cina ha la percentuale più alta di relazioni extraconiugali. Il professore, che insegna all’Università di Renmin, ha condotto un sondaggio nazionale per quasi vent’anni: dal 2000 infatti, ogni cinque anni, ha condotto interviste in tutto il Paese e ha quindi potuto così verificare che il numero di cinesi che commette adulterio ed è infedele aumenta ogni anno, senza distinzione tra i due sessi.

In rapporto agli altri Paesi del mondo, le donne cinesi sono le meno fedeli: una moglie su 7,5 ha avuto una relazione extraconiugale. I cinesi maschi sono ancora più inclini al tradimento: un marito su tre ha tradito la moglie.
Secondo il sondaggio, nel 2000 la percentuale tra gli uomini era dell’11,8 percento; nel 2015 è salita al 34,8 percento, mentre per le donne, nello stesso anno, era del 15 percento. I dati si basano sulle ammissioni, anonime, delle persone intervistate e quindi non possono contare coloro che, pur avendo tradito, non lo hanno ammesso.

Ma perché la moralità del popolo cinese si è abbassata così rapidamente? Nel maggio 2016, un articolo sul giornale di Hong Kong Oriental Daily News, ha tentato di spiegare il fenomeno, rilevando che i responsabili del regime cinese, dal più basso al più alto livello, avevano amanti, cosa che certamente è stato di cattivo esempio per il resto della società.
Stando alla biografia dell’ex dittatore del Partito Comunista Cinese Jiang Zemin scritta dai redattori dell’edizione cinese di Epoch Times, Jiang ha avuto diverse concubine, tra cui la cantante Song Zuying, la presentatrice televisiva Li Ruiying, l’ex ministra dell’Istruzione Chen Zhili e l’alto funzionario Huang Liman. Sotto la guida di Jiang, i suoi uomini fidati e i dipendenti di tutti i dipartimenti dell’esercito cinese commettevano adulterio.

Il quotidiano di Taiwan Liberty Times, in un articolo del 2 novembre 2015, ha evidenziato che il 95 percento dei funzionari del Partito Comunista Cinese destituiti dagli incarichi avevano delle amanti, e numerosi burocrati spendevano con queste il denaro ottenuto illecitamente. Ad esempio, l’ex direttore del Dipartimento per l’Edilizia della provincia di Jiangsu, Xu Qiyao, aveva centoquarantasei amanti, tra cui persino la madre e la figlia. L’ex segretario del comitato di partito all’Università dell’Aviazione di Nanchang, Wang Yanyan, ha riscosso bustarelle per aiutare la propria amante ad aprire un albergo e, in seguito, ha regalato a un’altra delle azioni di un bar, per il valore di 380 mila yuan (oltre 50 mila euro).

Il giornale taiwanese, citando il documento dell’Università di Renmin, ha inoltre riportato che il 95 percento dei funzionari arrestati nel 2012 per corruzione intrattenevano relazioni extraconiugali, e tra questi il 60 percento sono stati licenziati perché avevano un’amante.

Articolo in inglese: China Has the World’s Highest Rates of Infidelity

Traduzione di Francesca Saba

 
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