Cina, muore in un centro di detenzione cinese il giorno dopo essere stato processato

Di Dorothy Li

Un uomo cinese è morto il giorno dopo essere apparso in tribunale con sua moglie per via della loro fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale di scuola buddista perseguitata dal Partito Comunista Cinese (Pcc) dal 1999.

Il 6 giugno, la famiglia di Guo Zhenfang, della regione settentrionale cinese della Mongolia Interna, è stata informata al telefono dalla polizia locale che Guo era morto. Tuttavia, secondo quanto riferito a Minghui.org, il giorno prima l’uomo era tranquillamente sceso dall’auto ed entrato nella prigione da solo.

Quando sono arrivati ​​all’ospedale, decine di poliziotti in borghese stavano sorvegliando il corpo di Guo e impedivano alle famiglie di avvicinarsi. Nonostante ciò, i familiari sono stati in grado di vedere sangue sul naso, lividi che coprivano la parte bassa della schiena e ferite sul lato interno di un ginocchio.

Secondo Minghui, un sito web dedicato al documentare la persecuzione del Falun Gong, un medico ha rivelato che Guo non dava segni di vita quando è stato portato in ospedale. Le autorità locali non hanno però fornito alcuna spiegazione per la sua morte improvvisa nel centro di detenzione del distretto di Songshan. La sua famiglia però crede che sia stato torturato a morte.

Il giorno prima della sua morte, Guo e sua moglie, Feng Yuhua, sono stati processati presso il tribunale distrettuale di Songshan, dopo che il giudice ha ordinato al pubblico ministero di rivalutare alcune prove contro la coppia in un precedente processo dell’8 aprile.

La famiglia non vedeva Guo e sua moglie da quando la polizia li ha arrestati a casa la mattina del 25 novembre 2020, perquisendo e confiscando molti dei loro effetti personali.

L’articolo non ha specificato la motivazione per l’arresto della coppia, ma si tratta di praticanti del Falun Gong, una disciplina che prevede semplici esercizi e insegnamenti basati sui valori fondamentali di Verità, Compassione e Tolleranza. Lo Stato cinese e i media cinesi dichiarano che il Falun Gong sia incompatibile con l’ideologia comunista e atea del Pcc e per questa ragione ne perseguitano i praticanti senza che essi abbiano commesso crimini reali.

Il Pcc ha infatti lanciato una campagna per sradicare il Falun Gong nel 1999, sottoponendo le sue decine di milioni di praticanti a molestie, detenzione, lavoro forzato, tortura e prelievo forzato di organi.

Secondo Minghui.org, la morte di Guo è la 42esima avvenuta nello stesso modo nel 2021. Tuttavia, visto il rigido blocco delle informazioni in Cina, si suppone che il numero effettivo di morti del Falun Gong sia di gran lunga superiore a quello registrato.

Articolo in inglese: Man Dies in Chinese Detention Center a Day After Being Tried



 
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