Cina, il costo dei tamponi obbligatori supera la spesa militare

Di Alex Wu

Nel 2021 la Cina ha speso più soldi in tamponi Covid che per il proprio esercito. E non è certo un segnale pacifista.

I risultati delle ricerche condotte dalle società finanziarie cinesi mostrano che il costo complessivo stimato dei test di massa per il Covid-19 ha superato la spesa militare del regime nel 2021, e che se i cittadini continueranno ad essere testati ogni due giorni come richiesto dalle autorità, la spesa finirà per prosciugare i fondi dell’assicurazione medica nazionale cinese entro tre anni e mezzo.

Il rapporto di ricerca del team di ricerca macro di Huachuang Securities ha sottolineato che secondo statistiche non ufficiali, combinate con i cambiamenti nel volume dei test e nel prezzo unitario, dall’epidemia di Covid-19, il costo stimato del test dell’acido nucleico è stato di circa 300 miliardi di yuan (circa 42 miliardi e mezzo di euro), di cui quasi la metà sono stati spesi nei primi quattro mesi di quest’anno.

La premessa del calcolo è che circa l’80% del costo dei test regolari dell’acido nucleico è a carico dell’assicurazione medica che i datori di lavoro pagano per i propri dipendenti e circa il 20% è pagato dai governi locali, a tutti i livelli, e quindi dai contribuenti. L’assicurazione medica cinese dispone di 3,6 mila miliardi di yuan (circa 510 miliardi di euro) di fondi, sufficienti a coprire il costo dei test nazionali dei cittadini ogni due giorni per tre anni e mezzo.

Il regime comunista cinese ha ordinato che i test dell’acido nucleico fossero eseguiti regolarmente e che si normalizzassero a partire dal 9 maggio, e che dei «circoli di campionamento» dell’acido nucleico (siti di test) vengano istituiti entro 15 minuti a piedi nelle grandi città.

Guo Yanhong, il commissario di supervisione dell’Amministrazione medica e dell’Ufficio di amministrazione medica della Commissione sanitaria del regime, ha dichiarato alla conferenza stampa del Consiglio di Stato il 23 maggio che Hangzhou e Shanghai hanno già realizzato i piani per i circoli di campionamento. Anche Shenzhen, Dalian, Hefei e molte città dello Jiangxi e dell’Hubei hanno iniziato a creare «circoli di campionamento».

La provincia dell’Henan ha annunciato il 21 maggio che ogni residente deve sottoporsi a un test dell’acido nucleico ogni 48 ore. Nel frattempo, un articolo di analisi su Sina.com intitolato «Un test dell’acido nucleico di 48 ore nella provincia di Henan dovrebbe costare circa 82,05 miliardi di yuan per un anno» ha attirato subito l’attenzione, ma da allora è stato cancellato.

Il rapporto di ricerca ha anche sottolineato che secondo le normative di Shenzhen, Qingdao, Suqian e altre città, dal 70 al 95 percento del costo del test viene rimborsato dall’assicurazione medica cinese e le finanze dei governi locali coprono circa il 20 percento.

Il 25 maggio, China Business Network ha riferito che di recente i dipartimenti di assicurazione medica in molte parti del Paese hanno ricevuto una lettera dall’Ufficio per l’Assicurazione Medica Nazionale, in cui si affermava chiaramente che l’utilizzo di fondi di assicurazione medica per pagare i test dell’acido nucleico su larga scala è contrario alle polizze di assicurazione medica e dovrebbe essere sospeso immediatamente.

Tuttavia secondo l’articolo, se l’assicurazione medica non copre il costo del test dell’acido nucleico, ci sarà un enorme onere per le finanze dei governi locali. A causa del lockdown, le entrate fiscali di oltre 30 città della Cina continentale sono infatti diminuite ad aprile di quest’anno.

Tao Chuan, capo analista macro di Soochow Securities, ha pubblicato un rapporto di ricerca all’inizio di questo mese. Sulla base del prezzo unitario del test dell’acido nucleico nella Cina continentale, ha stimato che se tutte le principali città cinesi implementassero il test dell’acido nucleico normalizzato, il costo mensile raggiungerebbe 143 miliardi e 600 milioni di yuan (circa 20 miliardi e 370 milioni di euro), ovvero circa 1.720 miliardi di yuan (circa 244 miliardi di euro) all’anno, che equivalgono all’1,5% del Pil nominale cinese nel 2021 e all’8,7% delle entrate pubbliche. Il totale è superiore alla spesa militare cinese di 1.370 miliardi di yuan (circa 194 miliardi di euro) nel 2021.

Tuttavia, Tao Chuan ritiene che questa cifra sia ancora inferiore al danno economico causato dai lockdown.

Tao ha affermato che il regime cinese potrebbe emettere obbligazioni per coprire il costo.

 

Articolo in inglese: Estimated Cost of China’s Mass COVID-19 Testing More Than Its Military Spending: Research

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