Cina a corto di carbone, continui blackout e rischio inflazione

Di Alex Wu

Corrente che si interrompe, energia da razionare e inflazione: l’attuale situazione in Cina potrebbe essere «difficile da controllare», secondo un economista.

La scarsità di energia in Cina ha provocato un forte aumento del prezzo dell’elettricità e l’interruzione della fornitura di energia per alcune fabbriche. L’economista indipendente Jiang Hao ha dichiarato a Radio Free Asia che a causa di tali carenze, il prezzo dei prodotti industriali e di consumo aumenteranno inevitabilmente.

Questa feroce reazione a catena può innescare inflazione, «perché l’inflazione può auto-accelerarsi. La tendenza all’accelerazione è difficile da controllare una volta formate le aspettative di inflazione», ha affermato.

Dalla fine di agosto, 20 province tra cui Yunnan, Zhejiang, Jiangsu, Guangdong, Liaoning, Chongqing, Mongolia interna e Henan, hanno limitato il consumo di energia.

Il Wall Street Journal ha riferito che il razionamento dell’energia ha iniziato a colpire le famiglie nel nord-est, dove ci sono stati improvvisi blackout a partire da metà settembre.

Pochi giorni fa, la China Coal Industry Association ha emesso un avviso in cui esprimeva preoccupazione per le forniture di energia in relazione al prossimo inverno.

A causa della mancanza di energia, la provincia del Guangdong ha anche annunciato un aumento del 25% dei prezzi dell’elettricità. Allo stesso modo, le autorità dello Hunan hanno dichiarato che adegueranno i prezzi dell’elettricità generata in base alle variazioni del prezzo di scambio del carbone, il che significa che i prezzi dell’elettricità aumenteranno.

Il motivo dei problemi energetici della Cina è legato alla carenza di carbone dovuta alle restrizioni sulle importazioni di carbone australiano.

L’elettricità cinese si è basata sul carbone termico importato, per la produzione di energia a carbone, di cui l’Australia era la principale fonte. Tuttavia, dalla fine del 2020, Pechino ha interrotto le importazioni di carbone di alta qualità e a basso costo dall’Australia a causa del sostegno pubblico di quel Paese a un’indagine indipendente sulle origini del Covid-19.

Di conseguenza, la Cina ha dovuto trovare fonti alternative che hanno contribuito alla carenza di carbone locale e fatto aumentare i prezzi di quello importato.

Una risposta è arrivata dalla Russia, che ha accettato di aumentare le forniture di energia per alleviare la carenza di energia nelle province settentrionali della Cina, ma i costi potrebbero essere trasferiti ai consumatori.

La carenza di carbone in Cina ha anche causato un’impennata dei prezzi internazionali del carbone, con persino la lignite più inquinante, prodotta principalmente in Indonesia, che è salita a 110-120 dollari, rispetto a soli 20-25 dollari per tonnellata nello stesso periodo dell’anno scorso.

Si prevede che tali problemi di alimentazione aggraveranno ulteriormente quelli economici della Cina, compresi quelli nel settore dell’edilizia residenziale.

 

Articolo in inglese: China’s Power Crunch Risks Creating ‘Difficult to Control’ Inflation, Economist Says

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