Bollettino Covid 19 novembre, 14,46% positivi al tampone e +42 pazienti terapie intensive

Il bollettino Covid del 19 novembre fa segnare un lieve miglioramento rispetto alla giornata di ieri, per quanto sia in realtà statisticamente poco significativo.

Il 19 novembre la Protezione Civile ha comunicato 653 decessi da Covid-19 e 42 nuovi ricoveri nelle terapie intensive, che attualmente ospitano 3.712 pazienti colpiti da forme gravi di Covid-19. Sono 17.020 le persone che risultano guarite rispetto a ieri. Mentre sono stati registrati 36.176 nuovi contagi a fronte di 250.186 tamponi, con un rapporto di positività pari quindi al 14,46 percento, un dato che sta calando lievemente ormai da 3 giorni consecutivi.

Screenshot dei dati sul Covid diffusi dalla protezione civile il 19 novembre 2020

Sale quindi a 761.671 il numero delle persone ufficialmente positive in Italia. Tuttavia, è bene ricordare che nella grande maggioranza dei casi essere positivi non significa essere malati, poiché buona parte delle persone rimane asintomatico o pauci-sintomatico fino alla scomparsa del virus dal proprio corpo. Tuttavia, è necessario rimanere in isolamento per tutto il periodo in cui si risulta positivi al virus.

La ricerca di una via d’uscita

Mentre l’Italia si trova in una situazione difficilmente sostenibile nel lungo periodo, sia da un punto di vista economico che sanitario e sociale, cresce la corsa per trovare una via d’uscita dalla pandemia, o quantomeno dalla ‘strategia dei lockdown’.

Proprio oggi, il commissario speciale per l’emergenza Covid, Domenico Arcuri, ha comunicato che dovrebbero arrivare 3,4 milioni di dosi del vaccino Pfizer già a fine gennaio, che saranno destinate in via prioritaria agli anziani nelle Case di riposo e alle categorie maggiormente a rischio.

Un’altra novità riguarda le cure col plasma, di cui si sta molto parlando negli ultimi giorni. Da chi sostiene siano una panacea al Covid, a chi invece, come la virologa Antonella Viola, sostiene che non ci sia «evidenza scientifica che il plasma iperimmune sia di beneficio per i pazienti». Ad ogni modo, è in corso un programma nazionale di sperimentazione del plasma denominato ‘Tsunami’, che secondo il direttore generale dell’Ospedale Garibaldi di Catania, Fabrizio De Nicola, sta mostrando segnali promettenti. Tuttavia – spiega De Nicola – si potrà iniziare avere un’idea più chiara e scientifica sulla reale efficacia del plasma solo dalla prossima settimana.

 
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