Birx: la Cina ha l’obbligo morale di essere trasparente

La Cina e l’Oms sapevano e hanno mentito: la Casa Bianca ne è convinta. Secondo Trump e altri massimi funzionari, infatti, il Pcc e l’Organizzazione Mondiale della Sanità erano a conoscenza da tempo del fatto che il Covid-19 si trasmettesse da uomo a uomo e invece inizialmente hanno mentito, sostenendo la sola trasmissione animale-uomo.

Mercoledì scorso a The View dell’Abc, quando è stato chiesto alla dottoressa Deborah Birx, coordinatrice della risposta al coronavirus della Casa Bianca, se era d’accordo sulla sospensione dei finanziamenti all’Oms, lei ha risposto: «Penso che una volta che tutto questo sarà finito, potremo guardarci indietro e vedere se la Cina e l’Oms hanno veramente detto e fatto di tutto per avvertire il resto del mondo delle sfumature di questo virus, perché quando è comparso per la prima volta, qualcuno sicuramente era stato informato della trasmissione da uomo a uomo».

Poi domenica, durante un’apparizione su This Week dell’Abc, la Birx ha dichiarato che la Cina ha l’«obbligo morale» di essere più trasparente nella segnalazione dei casi da virus del Pcc, ed ha spiegato che il governo americano sta rivedendo la sua risposta alla crisi globale e che «quando tutto questo sarà finito», dovrebbe essere avviata un’indagine su come il virus sia stato in grado di diffondersi in tutto il mondo. «È sempre il primo Paese che viene esposto alla pandemia ad avere l’obbligo morale di comunicazione e trasparenza, poiché tutti gli altri Paesi del mondo prendono le decisioni in base a questo».

La Birx è anche scettica sull’accuratezza delle statistiche ufficiali cinesi sui numeri di positivi da virus e di decessi: «Penso che all’inizio […] il livello di trasparenza e di comunicazione di cui si ha bisogno non sia mai troppo, vanno condivisi anche i minimi particolari. Quando si guarda all’epidemia che è stata segnalata in Cina, e a quella che la Corea del Sud e altri Paesi asiatici sono riusciti a contenere, non c’è quel tipo di tasso raddoppiato […] che si vede anche in tutti i Paesi sviluppati d’Europa e certamente negli Stati Uniti».

Nell’intervista, Birx ha spiegato che la mancanza di trasparenza di Pechino fino ai primi di marzo, ha impedito agli Stati Uniti di «… vedere chiaramente quanto fosse contagioso questo virus», e di poter così salvare numerose vite. «Bisogna davvero tornare indietro e chiedersi perché non c’era questo livello di trasparenza quando questo virus è esploso. Penso che la gente si sarebbe preparata diversamente se avesse saputo il livello di trasmissibilità di questo virus».

Altri esperti hanno affermato che il regime cinese potrebbe aver aspettato a informare il pubblico sul virus molto contagioso. Documenti governativi interni ottenuti da Epoch Times hanno evidenziato come il regime cinese abbia intenzionalmente sottostimato i casi della malattia Covid-19 e censurato le discussioni sull’epidemia, alimentando la diffusione della malattia.

 

Articolo in inglese: Birx: China Has ‘Moral Obligation’ to be Transparent About CCP Virus

 
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