Bande elastiche, forza e flessibilità in tutta sicurezza

Come è noto nel mondo del fitness le mode vanno e vengono. Tuttavia in Italia da qualche anno sta riscuotendo crescente popolarità un attrezzo che costa poco, permette di allenarsi in casa o al parco e consente di aumentare forza, flessibilità e massa muscolare.

Le bande elastiche non solo promettono questi risultati, ma sono anche facilmente trasportabili e utili nel campo della riabilitazione. Per conoscere come usarle al meglio e approfondire i campi di applicazione, Epoch Times ha intervistato Andrea Boaretto, personal trainer e ideatore del progetto Loop Band Training, un corso di formazione sulle molteplici applicazioni delle bande elastiche.

Andrea che cosa sono le Loop Band? 

Una Loop Band è un elastico in lattice molto resistente che ha la prerogativa di essere chiuso ad anello. Questo prodotto è noto con il nome generico di resistance band ed è commercializzato da diverse aziende in tutto il mondo con nomi differenti. Loop Band è un marchio commerciale che identifica il prodotto distribuito dalla mia azienda.

Quando sono nate queste bande elastiche e in quali circostanze? 

Benché più di un allenatore rivendichi la paternità del prodotto, non esiste alcun brevetto, quindi non si può dire con precisione come e quando siano nate. E’ indubbio che sin dagli anni 50, molti fisioterapisti e allenatori utilizzassero le camere d’aria delle biciclette (quindi delle Loop Band rudimentali) per esercitare la muscolatura dei propri pazienti e atleti. Successivamente varie aziende hanno iniziato a produrre elastici più funzionali di varie dimensioni e resistenze.

Quali benefici può apportare sul piano della prestazione atletica? 

L’allenamento di tipo auxotonico, ossia con gli elastici, in generale presenta vantaggi e svantaggi così come ogni tipo di allenamento: per massimizzarne i benefici, è opportuna una conoscenza approfondita dello strumento d’allenamento e delle tecniche. Il vantaggio principale è la possibilità di offrire uno stimolo allenante alla propria muscolatura, senza sovraccaricare eccessivamente le articolazioni.

Sono utilizzate anche nella riabilitazione e nel miglioramento della flessibilità? 

Ritengo che questo sia l’ambito d’impiego più interessante. Una banda permette infatti di effettuare esercizi in cui è possibile, letteralmente, trazionare un’articolazione, eliminando quella ‘compressione articolare’ dovuta a posture scorrette o a squilibri muscolari. Un fisioterapista o un personal trainer con una buona conoscenza dei movimenti del corpo umano, grazie a un elastico correttamente posizionato, è in grado di ‘isolare’ un muscolo target allungandolo o rinforzandolo, oltre che a facilitare la mobilizzazione di una determinata area.
Per quel che riguarda la flessibilità, ho offerto consulenze tecniche a molti atleti e ballerine, per i quali è un requisito fondamentale e ho sempre ricevuto riscontri molto positivi.

Sono anche efficaci per aumentare la massa muscolare? 

L’ipertrofia, vale a dire l’aumento della massa muscolare, è un adattamento molto complesso e dipende da svariati fattori che vanno al di là del tipo di allenamento effettuato: prima di scartare o promuovere uno strumento d’allenamento bisognerebbe considerare lo stile di vita, l’esperienza d’allenamento, l’età, il sesso e, perché no, anche le preferenze del soggetto che alleno. Tutti associano i muscoli ai pesi e va bene perché, dopotutto, l’obbiettivo finale è quello di far lavorare i nostri muscoli contro una resistenza esterna. Tuttavia spesso si dimentica che questa resistenza esterna può essere anche rappresentata dal proprio peso corporeo, dall’acqua o da un elastico. Se si pensa per un attimo alle spalle di un ginnasta, alla schiena di un canottiere o alle gambe di un centometrista, notiamo che tutti questi atleti sviluppano una muscolatura imponente senza usare pesi, perché i loro movimenti presuppongono un lavoro muscolare importante e spesso, per i nostri muscoli, può essere più impegnativo ‘lavorare’ contro il peso del nostro corpo rispetto a quello di un bilanciere.
E gli elastici? Beh, se ci si chiede quanta resistenza possa offrire una banda elastica, posso dire che gli elastici più resistenti arrivano a generare una trazione che può superare anche i cento chili. Basti pensare che anche con i miei clienti più forti (o con miei colleghi body builder e powerlifter) spesso non ho bisogno di ‘scomodare’ le Loop Band più grandi, basta molto meno.

Quali differenze e analogie esistono rispetto ai più comuni mezzi di allenamento, come manubri, bilancieri e macchine?

Rispetto a tutti gli altri strumenti pesano meno e sono quindi più facilmente trasportabili, permettono di orientare la resistenza lungo infiniti piani e consentono di variare velocemente il carico tra una serie e l’altra (ma anche durante la serie o la ripetizione stessa). Inoltre, costano meno e sono decisamente più versatili: per esempio, con la pectoral machine si può effettuare un esercizio, con il solo bilanciere una ventina, con una Loop Band duecento.

Gli elastici presenti sul mercato sono tutti uguali?

Assolutamente no, possono sembrare uguali ma esistono delle differenze molto importanti e purtroppo non sempre facilmente riscontrabili. Personalmente raccomando di preferire un elastico con queste due caratteristiche: prima, la qualità del materiale deve essere ottima, cioè lattice naturale senza additivi chimici pericolosi per la salute; seconda, l’elastico deve essere realizzato con una lavorazione a strati (in questo le Loop Band sono uniche) per prevenire rischi di rotture improvvise. Consiglio di diffidare dei prodotti che costano troppo poco. 

Ci sono diversi elastici con resistenze differenti: cosa suggerisci in merito?

Con poco più di 50 euro si possono acquistare le tre più utilizzate: nel caso della mia azienda la Loop Band 13 millimetri gialla, quella arancione da 21 e quella rossa da 29, acquistando questi tre articoli si avrà una palestra nella propria casa. A meno che non si abbia già testato il prodotto e non si sia alla ricerca di un elastico per un esercizio specifico, credo sia insensato compare un solo elastico: sarebbe come andare in ferramenta e comprare un solo cacciavite. 

Esistono controindicazioni o problemi di sicurezza nel suo utilizzo?

I soggetti allergici al lattice farebbero meglio a evitare questa forma di allenamento o a prendere almeno delle precauzioni. Inoltre bisogna fare attenzione a non sovrastirare e a non trazionare l’elastico in direzione degli occhi. 

Ritieni che una persona senza esperienza, per l’uso di queste bande, debba essere seguita da un personal trainer?

A mio avviso è fondamentale crearsi una propria cultura sull’allenamento per evitare inopportune ‘dipendenze’. Per far questo ritengo fondamentale leggere libri e articoli sull’argomento e investire una parte del proprio budget per una sessione, o una serie di sessioni, con un personal trainer. Da quattro anni tengo corsi per i colleghi che vogliono specializzarsi nell’utilizzo di questo attrezzo e con i quali ho creato una rete di professionisti certificati, per seguire i clienti in un piano di allenamento con le bande elastiche, il loop band trainers. Inizialmente però, a meno che non si abbiano problemi particolari, consiglio di acquistare un paio di elastici e provare da soli a eseguire gli esercizi proposti nella videogallery del mio sito o nella relativa pagina facebook; sono proposte facili e assolutamente sicure. 

Cosa consigli per orientarsi nella scelta degli esercizi?

In prima battuta è fondamentale stabilire i propri obbiettivi e scegliere cosa si vuole ottenere: dimagrimento, aumento forza, benessere generale o magari un mix di tutto questo. Poi si imposta un piano d’allenamento il più semplice possibile che preveda un esercizio per gruppo muscolare, senza eccedere con l’intensità. Se si vuole migliorare la postura, può essere sufficiente effettuare una routine di quindici minuti al giorno, costituita da 2/3 esercizi di mobilità articolare. 

 

Quanto possono durare questi attrezzi e cosa fare per preservarli il più a lungo possibile?

Tutto dipende da come vengono utilizzati e quanto frequentemente vengono utilizzati. Se non vengono sovrastirate, le Loopband più piccole durano uno/due anni, considerando un utilizzo medio di 3/4 giorni a settimana. Gli elastici più grandi hanno una durata superiore, anche 5/6 anni o più. 

Vengono anche utilizzate da sportivi professionisti?

Sì, sono utilizzate da atleti di alto livello delle più svariate discipline sportive. 

Pensi che le bande elastiche saranno sempre più utilizzate in futuro? 

Nel 2009 bussavo alle porte delle palestre per proporre questo prodotto ai miei colleghi: tutti ridevano perché ritenevano che fossero esercizi assurdi e pensavano fosse inconcepibile allenarsi con un elastico. Oggi gli stessi colleghi vengono ai miei corsi e li propongono ai propri clienti come integrazione ai classici esercizi con i macchinari. Negli ultimi tre anni in Italia il prodotto si è diffuso molto; purtroppo sono ancora pochi quelli che hanno realmente capito come sfruttarne appieno le potenzialità: molti hanno le loop ma le utilizzano male. Per questo serve ancora tempo, ma quando accadrà, le Loop Band diventeranno l’attrezzo più utilizzato da qualsiasi trainer/preparatore.
Spero che tra dieci anni questa intervista sia ancora online, così il lettore avrà modo di smentirmi o di darmi ragione.

 
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