Balletto Serenade, il capolavoro di Balanchine con musica di Cajkovskij

Dalla Serenata per archi op. 48 di Cajkovskij, il danzatore e coreografo George Balanchine nel 1934 a New York crea Serenade, il primo balletto originale negli Stati Uniti.

La prima rappresentazione arriva un anno dopo, con l’American Ballet al Teatro Adelphi condotta da Sandor Human. Oggi il balletto continua a essere rappresentato nei principali teatri del mondo. In Italia sarà al Teatro dell’Opera di Roma tra il 26 febbraio e il 2 marzo 2016.

«Sarebbe difficile trovare un membro del pubblico della danza non estasiato da Serenade di George Balanchine», commenta il Centro di Studio dell’Arte e Cultura dell’Università di Princeton. La scrittrice e critico di danza Nancy Goldner, ricorda che quando da bambina pensava che i balletti che vedeva sul palco non fossero stati creati da un qualsiasi essere del mondo. «Lei era convinta che Serenade aveva contribuito a infondere una tale nozione nella sua mente».

Balanchine ha creato la coreografia su i quattro movimenti della Serenata per archi op. 48 di Cajkovskij, senza seguire una storia specifica.

  • Pezzo in forma di sonatina: Andante non troppo — Allegro moderato
  • Valse: Moderato — Tempo di valse

  • Élégie: Larghetto elegiaco
  • Finale (Tema russo): Andante — Allegro con spirito

«Dal punto di vista del critico Edwin Denby, è con Serenade che Balanchine guadagna la distinzione dell’erede della tradizione del balletto imperiale russo. Si tratta di una struttura di balletto davvero bella […] Il suo stile è classico: grande, senza essere imponente, e chiaro senza essere rigoroso», spiega l’Università di Princeton. Il padre di Balanchine è stato il fondatore dell’Opera Georgiana, mentre il fratello era un famoso compositore. All’età di soli nove anni si iscrisse alla Scuola Imperiale di Balletto e, anni dopo, al Conservatorio di San Petroburgo per studiare pianoforte. Allo stesso tempo era ballerino del Balletto Mariinsky.

In gioventù creò la sua prima coreografia, un pas de deux chiamato La Nuit con musiche di Anton Rubinstein. Dopo una viaggio per l’Europa lasciò la Russia e si unì al Ballets Russes di Serge Diaghilev. Nell’ottobre del 1833 si trasferì negli Stati Uniti per fondare una scuola di danza oltreoceano.

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