Avvocato pro-democrazia di Hong Kong riceve premio e viene arrestata

Attualmente in carcere a Hong Kong, Chow Hang-tung, avvocato per i diritti umani ed ex vicepresidente dell’ormai disciolta Alleanza di Hong Kong a Sostegno dei Movimenti Democratici Patriottici della Cina è stata recentemente insignita del Premio Gwangju 2023 per i diritti umani dalla Fondazione Memoriale SudCoreana del 18 Maggio, un’organizzazione per i diritti umani che riconosce il contributo di individui e gruppi nel promuovere i diritti umani. Il regime del Pcc di Pechino ha fatto pressione sulla Fondazione affinché riconsiderasse la decisione. Secondo i media sudcoreani, gli organizzatori hanno respinto la richiesta.

Il Korean Times, un media sudcoreano in lingua inglese, ha riferito che tre funzionari del Consolato generale della Rpc a Gwangju, tra cui il console generale Zhang Chenggang, hanno visitato l’ufficio della May 18 Memorial Foundation l’8 maggio per un incontro con il presidente. I funzionari del Pcc hanno accusato Chow di essere «una criminale», nel contesto di una «protesta violenta che ha danneggiato la Cina», e hanno chiesto alla Fondazione di «riconsiderare la sua decisione» sul premio.

La Fondazione ha rifiutato. L’articolo citava il presidente della Fondazione, che sosteneva che un Paese dovrebbe rispettare la valutazione del settore privato sui diritti umani e la decisione di assegnare i premi. L’articolo menziona anche la cerimonia, che si terrà giovedì 18 maggio, alla quale il rappresentante della Chow dovrebbe partecipare, per ricevere il premio a suo nome.

La giuria invita alla solidarietà globale per la democrazia ad Hong Kong e la difesa dei diritti umani

La May 18 Memorial Foundation ha inaugurato il ‘Premio Gwangju’ per i diritti umani nel 2000. La Fondazione è stata istituita nel 1994, per commemorare l’incidente di Gwangju del 18 maggio 1980 e attualmente è la più grande organizzazione per i diritti umani della Corea del Sud.

Il 3 maggio, quando il capo della giuria Moon Hee-sang ha annunciato la nomina di Chow, ha invitato la comunità mondiale a essere solidale verso la democrazia a Hong Kong, a difendere i diritti umani e a dimostrare il proprio sostegno alla causa degli abitanti di Hong Kong per la libertà e la democrazia.

«La resistenza di Chow Hang-tung contro il trattamento antidemocratico e disumano da parte delle autorità di Hong Kong è diventata fonte di coraggio e speranza per i difensori dei diritti umani e per coloro che desiderano la democrazia in tutto il mondo», ha dichiarato Moon Hee-sang.

Da scienziata ad avvocato per sostenere la democrazia

Chow Hang-tung, 38 anni, era un’illustre studentessa di scienze naturali all’Università di Cambridge. Quando il Pcc le ha vietato di entrare in Cina per fare ricerca sul campo come dottoranda, ha deciso di abbandonare gli studi di dottorato ed è tornata a Hong Kong per dedicarsi agli studi di legge. È stata ammessa all’ordine degli avvocati nel 2016.

Chow è attualmente in carcere per ‘incitamento e organizzazione di raduni illegali’ per aver commemorato il massacro di Piazza Tienanmen del 4 giugno 1989 durante la pandemia. L’Alleanza di cui Chow era vicepresidente, formata congiuntamente da oltre 200 gruppi civili pro-democrazia, è stata l’organizzatrice della più grande veglia annuale a lume di candela della città per oltre 30 anni.

Chow è stata condannata ad altri 4 mesi e mezzo per essersi rifiutata di consegnare i dati dell’Alleanza alla polizia di sicurezza nazionale, una richiesta fatta da quest’ultima sulla base di un’accusa verso l’organizzazione come ‘agente straniero’, che Chow e altri hanno negato.

A Chow è stata concessa la libertà provvisoria in attesa dell’appello, ma ha rifiutato di accettare le condizioni della cauzione che avrebbero limitato la sua libertà di parola. Inoltre, ha dovuto affrontare l’accusa di ‘incitamento alla sovversione del potere statale’, che comporta la detenzione.

Candidatura al Premio Nobel per la Pace

Il 2 febbraio, il mondo si è commosso per la nomina di sei attivisti di Hong Kong al Premio Nobel per la Pace. Tra loro c’erano Chow Hang-tung, Lee Cheuk-yan e il fondatore del quotidiano Apple Daily Jimmy Lai. L’impegno incrollabile di questi abitanti di Hong Kong per la causa della libertà è valso loro il giusto riconoscimento.

Intervento in tribunale contro la dittatura

Chow una volta ha scritto: «Quanto ho detto prima degli eventi rimarrà invariato nella mia presentazione alla corte. Non cambierà a causa di minacce di sanzioni. Potete costringermi a lavori manuali amari, come lavare i gabinetti, e a un porridge puzzolente, ma non potete costringermi a dissentire dal mio pensiero. Potete anche costringermi a tacere, ma non potete obbligarmi a pronunciare ciò in cui non credo».

Nella sua dichiarazione in tribunale, Chow ha sostenuto: «Dopo tutto, la dittatura si basa sulle persone che governa, utilizzando strumenti di manipolazione totalitaria come l’umiliazione e la paura per trasformare gli individui nei loro carcerieri. Questo crea un mondo di falsità e restrizioni, privo di fatti, opzioni e pensiero indipendente. Il linguaggio è limitato e i valori sono cancellati, rendendo impossibile l’esercizio di una scelta autonoma».

«La chiave per porre fine alla dittatura è liberarsi da questa prigione del pensiero proteggendo la verità, fornendo opzioni, parlando liberamente e difendendo valori e principi importanti. L’Alleanza ha perseguito attivamente questi obiettivi e io mi impegno a fare lo stesso in questo tribunale».

Il ‘crimine’ di Chow non è stato altro che informare altre persone su come partecipare alla veglia del 4 giugno a Victoria Park nel 2020 e nel 2021, un evento annuale che si è tenuto a Hong Kong dal 1989 per oltre 30 anni, ma che è stato reso illegale in nome delle misure di prevenzione del Covid-19. Per questo ‘reato’ è stata condannata a un anno e dieci mesi di carcere.

 

Articolo inglese: Imprisoned Pro-Democracy Hong Kong Lawyer Receives Gwangju Prize for Human Rights; Beijing’s Demand for Revocation Rejected

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