Hamas e un altro gruppo terroristico che si fa chiamare Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (Pflp) hanno dichiarato il 30 settembre che i loro rispettivi leader in Libano sono stati presi di mira e uccisi in attacchi aerei israeliani separati.
Hamas ha rilasciato una dichiarazione sulla morte del leader del gruppo islamista in Libano, Fateh Sherif Abu el-Amin (anche Fateh Sharif Abu al-Amine), che secondo il gruppo terroristico è stato ucciso, insieme alla moglie, al figlio e alla figlia, da un attacco che ha preso di mira la loro casa nel campo profughi palestinese di el-Buss (anche Al-Bass), nella città balneare meridionale di Tiro (nota anche come Sour). L’attacco è avvenuto nelle prime ore del 30 settembre.
Secondo i giornalisti de L’Orient Today, con sede a Beurit, el-Amin era presidente del sindacato degli insegnanti dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi.
Poi, in seguito ad altri attacchi all’una di notte contro Kola, quartiere meridionale di Beirut, il gruppo terroristico marxista-leninista Pflp ha rilasciato una dichiarazione in cui affermava che tre dei suoi leader erano stati uccisi dagli attacchi israeliani. L’attacco a Kola sembra essere il primo di Israele entro i confini della città di Beirut.
Il Ministero della Sanità libanese ha dichiarato che più di 1.000 libanesi sono stati uccisi e 6.000 feriti nelle ultime due settimane, senza comunicare quanti fossero i civili. Il governo ha dichiarato che un milione di persone, un quinto della popolazione, ha abbandonato le proprie case. Israele ha dichiarato di star avvertendo anticipatamente i civili, chiedendo la loro collaborazione per evacuare le aree prima degli attacchi.
I residenti siriani della zona hanno riferito di aver dormito per giorni sotto un ponte del quartiere, dopo essere fuggiti dai bombardamenti israeliani.
Le Forze di Difesa Israeliane (Idf) hanno anche dichiarato in un comunicato all’una di notte circa che stavano «attualmente colpendo obiettivi terroristici appartenenti all’organizzazione terroristica Hezbollah nell’area di Beqaa in Libano».
I siti erano le sedi di Hezbollah per i lanciatori di razzi e il deposito di armi, ha riferito l’esercito.
L’intensificarsi dei bombardamenti israeliani nelle due settimane ha ucciso una serie di alti leader di Hezbollah, tra cui il suo capo, Sayyed Hassan Nasrallah.
Israele ha promesso di continuare le operazioni per eliminare la minaccia di Hezbollah nei suoi territori, dato che le incursioni nel nord di Israele si sono verificate quasi quotidianamente.
Il 29 settembre, l’Idf ha annunciato di aver eliminato un altro membro di spicco di Hezbollah, Nabil Qaouk, che comandava l’Unità di sicurezza preventiva di Hezbollah ed era membro del suo consiglio esecutivo, responsabile delle operazioni economiche e sociali dell’organizzazione.
L’Idf ha anche condotto attacchi contro obiettivi Houthi nello Yemen, dopo che il gruppo terroristico ha attaccato il centro di Israele con missili balistici, che finora sono stati intercettati dai sistemi di difesa aerea di Israele.
Un oggetto aereo sospetto è stato intercettato sopra l’Alta Galilea all’inizio del 30 settembre, mentre un aeromobile a pilotaggio remoto nelle acque economiche israeliane del nord è stato intercettato dall’Idf intorno alle 9 del mattino.
Israele ha dichiarato di voler rendere sicure le aree settentrionali per il ritorno dei residenti costretti a fuggire dagli attacchi missilistici di Hezbollah, che violano la risoluzione 1701 del 2006 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che delinea una zona demilitarizzata tra la Linea Blu e il fiume libanese Litani, che va da Tiro alla Valle della Beqaa a est.
Hezbollah, sostenuto dall’Iran, svolge la maggior parte delle sue operazioni nel sud del Libano o nei sobborghi meridionali di Beirut.
L’Idf ha anche dichiarato di aver colpito un obiettivo di Hamas nel nord di Gaza, presso la scuola Abu Ja’far Al Mansour, che era stata trasformata in un centro di comando di Hamas per essere utilizzata dai terroristi contro le truppe dell’Idf.
«Questo è un ulteriore esempio dell’abuso sistematico delle infrastrutture civili da parte dell’organizzazione terroristica di Hamas, in violazione del diritto internazionale», ha dichiarato l’Idf.
Articolo in lingua inglese: Israeli Strikes Kill Hamas Leader in Lebanon