Artista di Pechino arrestata per la terza volta per la sua fede

Di Thomas Sterling

Con l’arresto del 19 luglio a Pechino è la terza volta che la premiata artista Xu Na viene arrestata, sempre per lo stesso motivo: pratica il Falun Gong.

L’arresto è avvenuto proprio un giorno prima della 21° ricorrenza annuale dalla messa al bando del Falun Gong da parte del Partito comunista cinese (Pcc). Il Falun Gong è una pratica di meditazione tradizionale cinese, pacifica e apolitica, che comprende esercizi dolci e insegnamenti incentrati sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza. Oggi il Falun Gong è diffuso e praticato liberamente in oltre 100 Paesi sparsi in tutto il mondo, ma non in Cina.

Minghui.org, un sito web multilingue che offre informazioni di prima mano sul Falun Gong e la sua persecuzione, spiega che il giorno dopo l’arresto la polizia ha saccheggiato la casa della donna, confiscando tutti i suoi dispositivi digitali e le sue macchine fotografiche. E che attualmente l’anziano padre di Xu è rimasto a casa da solo e non gli è stato comunicato dove si trovi sua figlia.

L’artista di Pechino, la signora Xu Na. (per la cortese concessione di Minghui.org)

La cinquantaduenne signora Xu proviene da una famiglia di artisti. Suo padre era un pittore dell’Associazione degli artisti cinesi e sua madre insegnava all’Accademia d’arte della provincia dello Jilin. La stessa Xu ha vinto un premio alla mostra di pittura a olio per giovani artisti cinesi nel 1998.

Vedova a causa della persecuzione

Xu era sposata con Yu Zhou, un artista e musicista di talento che si esibiva con un gruppo di musica folk, gli Xiaojuan and the Valley Folks. Il signor Yu era anche un esperto delle quattro arti tradizionali cinesi: gli strumenti musicali, il gioco del Go, la calligrafia cinese e la pittura.

Durante le Olimpiadi di Pechino, il 26 gennaio 2008, la coppia è stata fermata dalla polizia mentre tornava a casa da un concerto. Quando la polizia ha scoperto che entrambi praticavano il Falun Gong, li ha arrestati e trattenuti nel centro di detenzione del distretto di Tongzhou. La coppia è stata quindi separata e da allora la signora Xu non ha più visto suo marito.

I praticanti del Falun Gong sono sottoposti a tutti i tipi di maltrattamenti quando sono detenuti, l’unico limite sono le direttive del famigerato Ufficio 610. Il signor Yu è deceduto all’età di quarantadue anni, quando durante il Capodanno Cinese del 6 febbraio 2008 è stato torturato a morte. Ma il centro di detenzione non ha permesso alla moglie di partecipare al suo funerale.

Yu Zhou e Xu Na ( Minghui.org)

La signora Xu è stata condannata a tre anni di carcere il 25 novembre 2008 dal tribunale distrettuale di Chongwen a Pechino. Il processo è stato una pura formalità, con la sentenza che era stata predeterminata dall’Ufficio 610, per cui è durato solo pochi minuti.

Primo arresto

In precedenza, la signora Xu era stata già arrestata e condannata a cinque anni di carcere nel 2001. Lei e suo marito avevano ospitato nel loro appartamento dei praticanti che si erano recati a Pechino per chiedere giustizia per il Falun Gong, ed è per questo ha perso cinque anni della sua vita.

Durante la sua prigionia, Xu ha sofferto pene indicibili, dall’isolamento ai lavori forzati, fino a numerose e perverse forme di tortura: le è stato impedito di dormire, nell’inverno veniva gettata in mezzo alla neve per lunghi periodi, ed è stata spesso legata in posizioni dolorosissime, oltre a varie altre torture. Per un periodo la signora ha anche fatto lo sciopero della fame per protestare contro la sua ingiusta incarcerazione. Alla fine è stata rilasciata nel 2006.

Il suo destino è ignoto

Poiché negli ultimi anni sono circolate poche notizie sul Falun Gong all’interno della Cina, molti cinesi e alcuni osservatori internazionali hanno creduto che la persecuzione si fosse attenuata, e alcuni se ne sono perfino dimenticati. Mentre altre violazioni dei diritti umani da parte del regime del Pcc fanno ormai giustamente notizia a livello internazionale, la persecuzione del Falun Gong continua tranquillamente senza sosta per milioni di persone, come dimostrano i rapporti su Minghui.org.

Ora, la ormai vedova signora Xu è stata spedita per la terza volta nei centri di detenzione e tortura del regime, e il suo destino è ignoto.

 

Articolo in inglese: Beijing Artist Arrested a Third Time for Her Beliefs

 
Articoli correlati