Arie famose, ‘Chi mi frena in tal momento’ di Donizetti

Nella sua laboriosa carriera, Gaetano Donizetti ha composto arie per più di settanta opere, tra le quali spicca il vivace sestetto Chi mi frena in tal momento, nel famoso melodramma ‘Lucia di Lammermoor’. In quest’aria Donizetti dona ai versi di Salvadore Cammarano quella sensibilità e quella caratteristica lirica particolare che solo la musica dell’epoca poteva riuscire a trasmettere.

L’opera in questione è andata in scena per la prima volta nel 1835 al Teatro San Carlo di Napoli, riscuotendo un gran successo; il suo libretto si basa sul famoso romanzo quasi omonimo di Walter Scott (‘La sposa di Lammermoor’).

La trama si sviluppa nella Scozia di fine 16esimo secolo, nella proprietà dei Ravenswood, usurpata dalla famiglia dei fratelli Ashton, Enrico e Lucia. Il discendente dei Ravenswood, Edgardo, accusa Enrico di aver causato inoltre la morte di suo padre ma, essendosi innamorato di Lucia, è disposto a perdonare Enrico in cambio della mano di sua sorella. Prima di partire in viaggio infatti, Edgardo si scambia gli anelli con Lucia, tenendo segreta la loro promessa di matrimonio.

Tuttavia, al suo ritorno al castello, Edgardo vede la sua promessa moglie Lucia sposare Lord Arturo Bucklaw.
Chi mi frena in tal momento viene cantata da Enrico (baritono), Lucia (soprano), Edgardo (tenore), Raimondo Bidebent (basso) ˗ educatore e confidente di Lucia ˗ Lord Arturo (tenore), e la damigella Alisa (mezzosoprano), assieme al coro degli abitanti, formato da dame e cavalieri domestici di Ashton.

Nel seguente video, le voci del sestetto sono di José Carreras (Edgardo), Katia Ricciarelli (Lucia), Leo Nucci (Enrico), John Paul Bogart (Raimondo), John Dickie (Arturo) e Waltraud Winsauer (Alisa):

L’aria viene cantata immediatamente dopo che Enrico presenta Arturo a Lucia, affinché firmino inmediatamente le carte del matrimonio: «Ecco il tuo sposo», le dice, mentre lei retrocede spaventata; così Arturo, innamorato anche lui di Lucia, la rimprovera: «Incauta!… perder mi vuoi?».

Proprio in quel momento il pubblico terrorizzato esclama il nome di Edgardo che è appena arrivato, e Lucia al vederlo, sviene davanti a tutti. Così, suo fratello Enrico cerca di nascondere il sentimento di rimorso che la sorella sta provando in quel momento e canta: «Chi raffrena il mio furore, e la man che al brando corse? Della misera in favore nel mio petto un grido sorse! È mio sangue! io l’ho tradita! Ella sta fra morte e vita!… Ah! che spegnere non posso i rimorsi del mio cor!».

Enrico ha infatti motivo di sentirsi in colpa, ma non dice la verità: ha ingannato suo sorella con l’aiuto di Normanno, capo degli armigeri di Ravenswood, facendole credere che Edgardo durante il suo viaggio si era sposato con un’altra donna; i due intercettavano le lettere che il giovane Edgardo inviava a Lucia, e ne scrivevano altre false. Così, approfittando del dolore di Lucia, Enrico, con il consenso di Raimondo, la obbliga a sposare Arturo, un uomo ricco che avrebbe salvato la posizione politica degli Ashton.

Edgardo, canta così deluso:

«Chi mi frena in tal momento?…

Chi troncò dell’ire il corso?

il suo duolo, il suo spavento

son la prova d’un rimorso!…

Ma, qual rosa inaridita,

ella sta fra morte e vita!…

Io son vinto… Son commosso!

T’amo, ingrata, t’amo ancor!»

Mentre i versi di Lucia rispecchiano la sua condizione di vittima, che crede ancora che il suo amato l’ha tradita:

«Io sperai che a me la vita

tronca avesse il mio spavento…

Ma la morte non m’aita…

vivo ancor per mio tormento!

Da’ miei lumi cadde il velo…

mi tradì la terra e il cielo!…

Vorrei pianger, ma non posso…

Ah, mi manca il pianto ancor!)»

Le parole di Arturo, Raimondo, Alisa e Normanno, assieme al coro, descrivono l’angoscioso momento che stanno vivendo i due innamorati:

«Qual terribile momento!

Più formar non so parole!…

Densa nube di spavento

par che copra i rai del sole!

Come rosa inaridita»

Edgardo esprime tutto il suo dolore e davanti a tutti accusa Lucia di infedeltà: «Tremi!… ti confondi! Son tue cifre?», le domanda più volte. Lo stesso fa Lucia nei suoi confronti, che risponde affermativamente «» alla domanda di Edgardo. A questo punto Edgardo, in preda alla collera le restituisce il suo anello: «Riprendi il tuo pegno, infido cor».
«Hai tradito il cielo e amor! (sciogliendo il freno del represso sdegno getta l’anello, e lo calpesta) Maledetto sia l’istante che di te mi rese amante… Stirpe iniqua… abominata, io dovea da te fuggir!… Ah! di Dio la mano irata ti disperda».

L’autore enfatizza nel testo, che in quell’epoca in Scozia si credeva fermamente che chiunque avesse tradito una promessa di matrimonio avrebbe ricevuto una punizione celeste esemplare: «Perciò allora i giuramenti degli amanti, lungi dal riguardarsi come cosa di lieve peso, avevano per lo meno l’importanza di un contratto di nozze. La più usitata di queste cerimonie era, che i due amanti rompevano, e si partivano una moneta. Si è sostituito il cambio dell’anello, come più adatto alla scena».

Nel seguente video il sestetto vede Anna Netrebko nei panni di Lucia, Piotr Beczala nel ruolo di Enrico, così come Mariusz Kwiecien e Ildar Abdrazakov, accompagnati dall’orchestra e dal coro del Metropolitan di New York. Sotto la direzione di Mary Zimmerman, la registrazione dell’opera è stata distribuita dalla Deutsche Grammophon nel 2013:

Chi mi frena in tal momento è stata interpretata anche nel seguente concerto da Renée Fleming, Dolora Zajick, Luciano Pavarotti, Marcello Giordani, Haijing Fu e Paul Plishka:

In una delle scene del film biografico ‘Il grande Caruso’, interpretato da Mario Lanza, il famoso tenore canta Chi mi frena in tal momento, insieme alla soprano Dorothy Kirsten, al mezzosoprano Blanche Thebom, al tenore Gilbert Russell, al baritono Giuseppe Valdengo e al basso Nicola Moscona, sotto la direzione di Peter Herman Adler:

Traduzione di Alessandro Starnoni

 

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