Gli americani si stanno ‘sovietizzando’?

Di Victor Davis Hanson

Victor Davis Hanson, autore del presente articolo, è un commentatore conservatore, classicista e storico militare. È professore emerito di studi classici alla California State University, senior fellow in studi classici e storia militare alla Stanford University, fellow dell’Hillsdale College e distinguished fellow del Center for American Greatness. Hanson ha scritto 16 libri, tra cui ‘The Western Way of War’, ‘Fields Without Dreams’ e ‘The Case for Trump’

 

Che cosa ha messo fine al nichilista sistema sovietico?

È stato forse perché i russi si sono finalmente stancati delle bugie e delle ipocrisie del Cremlino che permeavano ogni aspetto delle loro vite falsificate?

Ecco 10 sintomi di sovietismo. Chiedetevi se siamo diretti su questa stessa strada verso la perdizione.

1. Non c’era scampo dall’indottrinamento ideologico, ovunque. Un lavoro nella burocrazia o un incarico militare dipendeva non tanto dal merito, dall’esperienza o dai risultati passati, ma piuttosto dall’entusiasmo per il sistema sovietico.

L’ideologia woke (la dottrina del risveglio) sta diventando la nostra nuova religione di Stato, simile a quella sovietica. I suoi seguaci affermano che l’America è sempre stata ed è ancora un Paese sistematicamente razzista, senza mai produrre prove o argomenti validi.

2. I sovietici fusero la loro stampa con il governo. La Pravda, o ‘Verità’, era il megafono ufficiale delle bugie approvate dallo Stato. I giornalisti semplicemente rigurgitavano le argomentazioni dei loro compagni del Partito Comunista.

Nel 2017, uno studio di Harvard ha scoperto che oltre il 90 per cento dei principali notiziari televisivi sono stati negativi verso l’amministrazione Trump nei suoi primi 100 giorni dall’insediamento.

3. Lo Stato di sorveglianza sovietico arruolava apparatchiks e lacchè per scovare i dissidenti ideologici.

Recentemente, abbiamo appreso che il Dipartimento della Difesa sta rivedendo i suoi elenchi per individuare sentimenti estremisti. Il Servizio Postale degli Stati Uniti ha recentemente ammesso di usare programmi di tracciamento per monitorare i post sui social media degli americani.

La Cnn ha recentemente affermato che il Dipartimento per la Sicurezza Nazionale dell’amministrazione Biden sta considerando di collaborare con aziende private di sorveglianza per aggirare i divieti del governo di scrutare l’attività online degli americani.

4. Il sistema educativo sovietico ha cercato non di illuminare, ma di indottrinare le giovani menti con il pensiero approvato dal governo.

Attualmente, le università a corto di soldi in tutta la nazione stanno assumendo migliaia di dipendenti e amministratori che si occupino di diversità, equità e inclusione. Il loro compito principale è quello di esaminare le ammissioni, le assunzioni, il curriculum e l’amministrazione delle università. Come buoni commissari, i nostri zar della diversità sorvegliano il rispetto della narrativa ufficiale secondo cui un’America imperfetta deve confessare, scusarsi e rinunciare alle sue malvagie fondamenta.

5. L’Unione Sovietica era gestita da un’élite viziata, esente dalle conseguenze delle proprie ideologie radicali.

Ora, i miliardari woke della Silicon Valley parlano in modo socialista, ma vivono in modo regale. Gli amministratori delegati della Coca Cola e della Delta Airlines, che accusano gli americani della loro meschinità, guadagnano milioni di dollari all’anno.

Ciò che accomuna gli attuali attivisti woke come Oprah Winfrey, LeBron James, Mark Zuckerberg e gli Obama, sono le loro enormi tenute e la loro ricchezza multimilionaria. Proprio come i pochi eletti della vecchia nomenklatura sovietica avevano le loro dacie sul Mar Nero, i rivoluzionari più rumorosi d’America preferiscono vivere a Martha’s Vineyard, Beverly Hills, Montecito e Malibu.

6. I sovietici erano maestri della Trotzkizzazione, ovvero la riscrittura e correzione della storia per fabbricare la realtà presente.

Gli americani sono forse diversi quando indulgono in una frenesia di cambi di nome, abbattimenti di statue, demolizioni di monumenti, messa al bando di libri e cancellazione della cultura?

7. I sovietici creavano un clima di paura e premiavano gli informatori per aver sradicato tutti i potenziali nemici del popolo.

Da quando gli americani incoraggiano i colleghi a denunciarsi a vicenda per una parola sconsiderata in una conversazione privata? Perché ora migliaia di persone setacciano internet per trovare qualsiasi espressione scorretta passata di un rivale? Perché ci sono ora nuovi criminali del pensiero presumibilmente colpevoli di razzismo climatico, razzismo sull’immigrazione o razzismo sulle vaccinazioni?

8. I procuratori e i tribunali sovietici erano armi al servizio dell’ideologia.

In America, il luogo e il motivo per cui ci si ribella determina se si affronteranno conseguenze legali. Le città santuario del politicamente corretto sfidano la legge impunemente. I membri delle giurie sono terrorizzati dall’essere colpiti dalla divulgazione di informazioni sul loro conto e di essere attaccati per un verdetto errato. La Cia e l’Fbi stanno diventando ideologiche come il vecchio Kgb.

9. I sovietici distribuivano premi sulla base del corretto pensiero sovietico.

Nell’America moderna, i premi Pulitzer e gli Emmy, i Grammy, i Tony e gli Oscar non riflettono necessariamente il miglior lavoro dell’anno, ma spesso il lavoro politicamente più corretto.

10. I sovietici non hanno offerto scuse per aver estinto la libertà. Al contrario, si vantavano di essere sostenitori dell’equità, campioni del sottoproletariato e nemici del privilegio, e quindi potevano eliminare chiunque o qualunque cosa volessero.

I nostri wokisti stanno analogamente difendendo i loro sforzi di controllo del pensiero, le sessioni di rieducazione forzata, i confessionali con copione, le scuse obbligatorie e la cancel culture con la scusa che c’è bisogno di una ‘trasformazione fondamentale’ attesa da tempo.

Quindi, se distruggono le persone in nome dell’equità, il loro nichilismo è giustificato.

 

Le opinioni espresse in questo articolo sono le opinioni dell’autore e non riflettono necessariamente le opinioni di The Epoch Times.

 

Articolo in inglese: Are Americans Becoming Sovietized?

 
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