L’America può ritrovare l’unità abbracciando la tradizione e affrontando il Pcc

Di Redazione Epoch Times Usa

Questo articolo è stato scritto dalla redazione di Epoch Times americano.

 

In seguito a un’elezione molto controversa, gli Stati Uniti hanno bisogno di ritrovare l’unità, mentre le tensioni rimangono alte e le divisioni profonde.

Gli americani possono ritrovare l’unità affrontando insieme un nemico che sta cercando di distruggere gli Stati Uniti da diversi decenni, e rinnovando la tradizione che ha contribuito a plasmare e guidare la nazione.

La posta in gioco non si limita al solo benessere dell’America. Gli Stati Uniti sono il leader del mondo libero; l’unità o la divisione degli Stati Uniti – e quindi la loro prosperità o il loro declino – sono di vitale importanza per il destino delle persone di tutto il mondo.

Gli americani dovrebbero capire che il Partito Comunista Cinese (Pcc) è la più grande minaccia per gli Stati Uniti. Il Pcc ha lavorato sistematicamente alla sovversione degli Stati Uniti, e purtroppo i suoi progetti hanno quasi avuto successo.

Il Pcc non si è limitato a sventrare l’industria americana, al furto della proprietà intellettuale per centinaia di miliardi di dollari all’anno e al rubare le tecnologie militari, ma si è infiltrato in ogni aspetto della vita e della società americana. La strategia del Pcc consiste nel dividere la società incitando all’odio. Questa è la stessa strategia che ha usato per prendere il potere in Cina, mettendo un gruppo contro un altro. Per fare un esempio, sono stati dei gruppi legati al Pcc a contribuire a fomentare le rivolte scoppiate la scorsa estate nelle grandi città americane.

Con la promozione dei servizi 5G di Huawei, il Pcc sta tentando di introdursi nella rete di telecomunicazione degli Stati Uniti, che è ormai divenuta il sistema nervoso del Paese. Con BeiDou, la versione del regime cinese del Gps (Global Positioning System), e la sua capacità di colpire i satelliti, il Pcc ha sviluppato la capacità di rendere cieco l’esercito americano. Mentre con il suo recente aumento delle pressioni sull’Australia, il Pcc sta cercando di rompere l’alleanza dell’Occidente volta a contrastare l’influenza del Partito.

Con l’iniziativa della Nuova Via della Seta, a cui hanno aderito molte nazioni, il Pcc sta tentando di costruire una base economica e militare per contrastare il potere degli Stati Uniti: il regime comunista non ha mai smesso di considerare gli Stati Uniti come il suo nemico n. 1.

Di fatto, l’opinione pubblica statunitense è abbastanza consapevole dell’importanza di contrastare la Cina.

Una delle principali ragioni per cui le persone hanno votato per Trump nel 2020 è perché ritenevano che si sarebbe opposto alla Cina e avrebbe difeso l’America. Mentre una delle principali ragioni per cui hanno votato Biden è perché ritenevano che avrebbe potuto controllare meglio la pandemia del virus venuto dalla Cina.

Ma nel Congresso degli Stati Uniti c’è attualmente un consenso bipartisan sulla necessita di contrastare il Pcc. Se il presidente Joe Biden saprà attenersi alla linea anticomunista, sarà in grado di tutelare il Paese con una politica che unisce destra e sinistra.

Perdita della moralità

Sfortunatamente, la capacità degli Stati Uniti di adottare una politica fortemente anti-comunista è stata intaccata dai modi che il Pcc ha utilizzato per influenzare la cultura americana. I comunisti hanno cercato di indebolire l’Occidente indebolendone la moralità, la tradizione, la famiglia e le fondamenta della fede in Dio.

Trentacinque anni fa un disertore del Kgb, Yuri Bezmenov, aveva già denunciato gli sforzi dell’Unione Sovietica per sovvertire gli Stati Uniti.

In un’intervista registrata nel 1985, Bezmenov ha dichiarato: «L’ideologia del marxismo-leninismo sta venendo inculcata nelle teste ‘morbide’ di almeno tre generazioni di studenti americani, senza essere messa in discussione o controbilanciata dai valori fondamentali dell’America e del patriottismo americano […] Il processo di allontanamento dalla moralità negli Stati Uniti è già sostanzialmente completato […] Gran parte del lavoro viene fatto da americani sugli americani a causa della mancanza di standard morali».

Ora stiamo vedendo i risultati di questo decennale processo di allontanamento dalla moralità. È visibile in tutto quello che ci circonda, dalle nostre scuole, alla stampa, fino ai film e la musica, e persino nelle pubblicità.

Al tempo Bezmenov aveva dato un chiaro avvertimento: «Una persona che è stata allontanata dai valori morali non è in grado di valutare le informazioni vere. I fatti non gli dicono nulla. Anche se gli do informazioni, prove autentiche, documenti, fotografie. Anche se lo porto con la forza in Unione Sovietica e gli mostro un campo di concentramento, si rifiuterà di crederci finché non riceverà un calcio nel suo grasso sedere. Quando lo scarpone militare lo colpirà, allora capirà, ma non prima. Questa è la tragica realtà della perdita della moralità».

Tradizione

Fortunatamente gli Stati Uniti dispongono di risorse per sfuggire a questa tragedia.

La tradizione americana fornisce i principi morali e politici della nazione; i suoi eroi e racconti spiegano agli americani chi sono. Questo lega e unisce gli americani, li eleva, e dà loro uno scopo.

Durante le rivolte di Blm e Antifa della scorsa estate, questi gruppi radicali hanno preso di mira direttamente la tradizione americana. Circa 188 statue sono state distrutte in due mesi, comprese quelle dei padri fondatori George Washington e Thomas Jefferson, così come quelle di Gesù Cristo e della Vergine Maria.

In operazioni come il 1619 Project del New York Times, si scorge un tentativo di delegittimare la tradizione degli Stati Uniti, e di riscrivere l’intera storia americana incentrandola sul peccato della schiavitù. Questa è una tipica strategia comunista. Tali azioni, accuratamente pianificate ed eseguite, per distruggere la tradizione di un Paese, si sono ripetute ineluttabilmente in tutti i regimi comunisti della storia.

La cancellazione della memoria della nostra storia, e la distruzione dei nostri eroi e dei grandi simboli della nostra vita nazionale, lascia le persone senza orientamento e prospettive. Una nazione perde il suo spirito guida. Così ha inizio l’evidente declino di un Paese.

Su un lato delle monete americane appare il motto ‘In God We Trust’ [In Dio noi crediamo, ndt]. Sull’altro la frase latina ‘E Pluribus Unum’, ovvero ‘Da molti, uno’. Le due cose sono collegate.

L’America è stata fondata da individui che ambivano a credere in Dio liberamente.

La nazione americana, confidando in Dio, è stata benedetta. È stata un faro di libertà per il mondo, ha goduto di una prosperità senza precedenti e ha contribuito a diffondere la prosperità nel mondo.

Nella Dichiarazione d’Indipendenza si afferma che i diritti degli uomini sono un dono di Dio.

Gli americani riconoscono che le loro libertà, e le limitazioni a queste libertà, provengono da una fonte superiore. Questa fonte comune, e i diritti e i doveri che essa conferisce, danno al popolo americano una base per essere uniti nei principi.

Le tradizioni americane, come amare la famiglia, insegnare la moralità e onorare il patriottismo, articolano ulteriormente questa unità.

Sotto l’assalto del comunismo, gli Stati Uniti sono ora a un bivio. Ogni individuo, di ogni classe sociale, comprese le persone nel governo, nelle Big Tech, nella stampa e nelle multinazionali, devono fare la scelta giusta.

La soluzione a questa crisi è chiara: la nazione ha bisogno di far rivivere le tradizioni che le hanno conferito libertà e unità, e usare questa rinnovata forza per sconfiggere risolutamente il comunismo.

 

Articolo in inglese: Uniting America by Embracing Tradition and Standing Up to the CCP

 
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