Amazon: sì all’incontro col governo, ma senza sindacati

Dopo il polverone sollevato dagli scioperi di Piacenza e dalle accuse dei dipendenti all’azienda, il 2 febbraio Amazon incontrerà i rappresentanti del governo a Roma. Ma i sindacati non sono invitati.

Le unioni sindacali avevano fatto di tutto per dialogare con i vertici dell’azienda, che però non hanno mostrato alcuna apertura a riguardo, senza nemmeno presentarsi a un incontro a tre voluto dal prefetto.
I dipendenti piacentini di Amazon, benché stremati da ritmi di lavoro ai limiti del sopportabile, non chiedono riduzioni di orario ma ‘solo’ premi produzione connessi alla produttività o un aumento degli stipendi, oltre che l’adozione dei contratti di secondo livello. E i sindacati vorrebbero essere maggiormente coinvolti nelle decisioni, come prevede la legge per la contrattazione collettiva italiana.
Ma Amazon sembra ‘allergica’ a queste organizzazioni per i diritti dei lavoratori, che – per una sorta di regola non scritta – inizialmente non erano nemmeno presenti nell’azienda.

Al tavolo del 2 febbraio a Roma, il governo sarà rappresentato dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti e dal sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei Ministri Paola de Micheli. La mattina del 29 gennaio, la de Micheli si è premurata di ascoltare i sindacati, in previsione dell’incontro: «Piena fiducia all’operato del sottosegretario alla presidenza del Consiglio – commenta a caldo Pino de Rosa, segretario provinciale dell’Ugl Terziario di Piacenza – Fino a prova contraria».
De Rosa afferma che «per meritare questa fiducia», il governo, dopo l’incontro, dovrebbe però comunicare ai sindacati immediatamente la data di un successivo tavolo a tre: «A noi è stato detto – racconta – che il governo ha intenzione di spiegare ad Amazon che i rapporti sindacali non possono essere elusi, in Italia». De Rosa esprime poi fiducia nel governo, ma non esclude che Amazon rifiuti ogni apertura: «Se a un tavolo Amazon dovesse dire “No guardate, a me non me ne frega niente neanche del governo, questa roba la faccio a questa maniera qua” […], io da un governo, qualunque esso sia, qualunque sia il colore e qualunque epoca storica, mi aspetto un atteggiamento molto forte per dire a questi signori in tutti i modi possibili “No, così non va bene”».

In realtà, va precisato che le condizioni di lavoro che denunciano gli impiegati di Piacenza non sono necessariamente identiche in ogni stabilimento di Amazon in Italia. Per esempio, stando alla Cgil, l’impianto di Vercelli non risente di tali problematiche e i lavoratori si dicono in genere soddisfatti.
Ma, in generale, l’intolleranza di Amazon ai confronti dei sindacati potrebbe essere un problema generale. E infatti De Rosa conclude senza mezzi termini: «Chiediamo al governo che faccia la scelta di campo e spieghi che in Italia i lavoratori vengono rappresentati dai sindacati».

 
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