Altro che muro, Trump annuncia dazi del 5 percento sulle merci messicane

Di Mimi Nguyen Ly

La sera del 30 maggio, il presidente Donald Trump ha annunciato nuovi dazi: «Il 10 giugno gli Stati Uniti imporranno dazi del 5 percento su tutte le merci che arrivano nel nostro Paese dal Messico, fino a quando il flusso di migranti clandestini che raggiungono il nostro Paese tramite il Messico non verrà interrotto».

«I dazi aumenteranno gradualmente finché il problema dell’immigrazione clandestina non verrà risolto, a quel punto i dazi saranno rimossi. Maggiori dettagli verranno diffusi dalla Casa Bianca».

Solo poche ore prima, Trump aveva ‘confidato’ ai giornalisti di star preparando «un comunicato importante», il più significativo e «clamoroso» fino ad ora sulla questione della frontiera con il Messico. «Non sto chiudendo le frontiere, sto facendo un’altra cosa» ha dichiarato, sottolineando che il comunicato «avrà a che fare con le persone che attraversano il confine illegalmente».

Il comunicato ufficiale

Poco dopo il tweet notturno di Trump, la Casa Bianca ha pubblicato il comunicato del presidente sul proprio sito internet.

Secondo quanto scrive il presidente Trump, il Messico ha continuato ad accettare passivamente che i migranti clandestini attraversino le sue frontiere nonostante abbia «leggi sull’immigrazione molto severe», che quindi gli avrebbero permesso di fermare facilmente il flusso dei migranti clandestini e di rispedire queste persone ai rispettivi Paesi d’origine.

Inoltre, ha sottolineato Trump, le centinaia di migliaia di migranti clandestini che entrano negli Stati Uniti attraverso il Messico hanno generato «un’emergenza e una grande minaccia» per la sicurezza nazionale e l’economia statunitense: «Il flusso costante di immigrati clandestini ha profonde conseguenze su ogni aspetto della nostra vita nazionale – prosegue il comunicato – sovraccarica le nostre scuole, intasa gli ospedali, prosciuga il nostro sistema assistenziale, e genera una quantità incalcolabile di crimini».

Inoltre, il presidente Usa sostiene che il Messico non si sia comportato «correttamente» nei confronti degli Stati Uniti per molti anni, in quanto non ha messo nessun freno all’ondata di migranti proveniente dall’America centrale, da Paesi come El Salvador, Honduras e Guatemala.

«Questo deve finire! – ha scritto Trump – Il Messico deve darsi da fare e aiutarci a risolvere questo problema.
«Diamo il benvenuto alle persone che vengono negli Stati Uniti legalmente, ma non possiamo permettere che le nostre leggi vengano calpestate e le nostre frontiere violate. Per anni il Messico non ci ha trattati correttamente, ma ora stiamo facendo valere i nostri diritti di nazione sovrana».

Il presidente ha anche dichiarato che se il Messico sarà in grado di alleviare le crisi sul confine meridionale, riducendo drasticamente o azzerando il numero dei migranti clandestini che varcano le frontiere, gli Stati Uniti forse rimuoveranno i dazi.

Ma naturalmente – ha sottolineato Trump – «se le crisi persistono, al contrario, il primo luglio i dazi verranno portati al 10 percento».

Il presidente ha aggiunto inoltre che se il Messico non si impegnerà seriamente, i dazi aumenteranno ancora fino al 15 percento dal primo agosto, fino al 20 percento dal primo settembre e raggiungeranno il 25 percento dal primo ottobre.

«In qualità di presidente degli Stati Uniti, la mia più grande responsabilità è la difesa del Paese e dei suoi cittadini – ha concluso Trump – Una nazione senza confini non è più una nazione. Non permetterò che la nostra sovranità venga erosa, che le nostre leggi siano calpestate, o che i nostri confini continuino ad essere violati».

Non è stato ancora chiarito, però, se il comunicato avrà o meno delle ripercussione anche sul nuovo accordo commerciale siglato tra Stati Uniti, Messico e Canada.

 

Articolo in inglese: Trump to Impose 5 Percent Tariff on Mexican Imports Over Illegal Immigration

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