Affiche a Cremona, la mostra d’arte a cielo aperto che scatena indignazione e polemica

Di Marco D'Ippolito

Oscurità, bambine dominatrici, demoni, pinocchi sadomaso, conigli sgozzati e riferimenti più o meno espliciti alla pedofilia; questo e altro nella controversa mostra d’arte all’aperto inaugurata il 4 ottobre a Cremona, che sta scatenando indignazione e polemica a livello nazionale.

Le sue opere sono indubbiamente controverse e per certi aspetti «macabre», «violente» e «sgradevoli», come afferma la stessa autrice Nicoletta Ceccoli. Ma caratteristiche simili non sono certo una novità nella comunità artistica. Perché allora tanto scalpore?

Il punto è che si tratta di una mostra a cielo aperto dove le immagini sono collocate negli spazi normalmente riservati alle affissioni pubblicitarie, e che si estende in tutto il territorio cittadino di Cremona, attraverso un percorso di circa 20 chilometri. Visitarla o meno quindi non è più una scelta per gli abitanti del Comune lombardo: non hanno che da alzare la testa per vedere le opere esposte.

Il senatore Simone Pillon è uno dei politici che hanno sinora manifestato il proprio disappunto per l’iniziativa patrocinata dal Comune di Cremona. In un eloquente post su Facebook, Pillon ha scritto: «Treni o conigli che entrano nelle zone genitali delle bambine, o conigli sgozzati o pinocchi sadomaso non mi paiono immagini appropriate per i minori […] resto convinto che immagini del genere, forse innocue per un adulto, possano essere assai pericolose per la sensibilità di un bambino».

A proposito di criptopedofilia e di infanzia violata, su segnalazione dell'amico senatore Simone Bossi ho visto le…

Posted by Simone Pillon on Monday, October 5, 2020

Dal canto suo, l’amministrazione comunale di centrosinistra – secondo quanto scritto dal Fatto Quotidiano – ha definito le polemiche come «esagerate». Ma Simona Sommi, membro del Consiglio Comunale di Cremona, ha annunciato su Facebook che il gruppo consigliare della Lega presenterà un’ interrogazione in merito, anche perché «in un periodo come quello che stiamo attraversando, caratterizzato da ansia e confusione, vissuto sia dagli adulti che dai più piccoli con un senso di angoscia, anche a causa dell’emergenza sanitaria e delle pericolose sollecitazioni del mondo virtuale, ci chiediamo se fosse opportuno aderire a questa iniziativa da parte del Comune di Cremona, senza coinvolgere le commissioni interessate e il Consiglio Comunale».

#Cremona #COMUNICATO #LEGA #CREMONA SU AFFISSIONE OPERE NICOLETTA CECCOLI.Apprendiamo che, da oggi 4 ottobre 2020,…

Posted by Simona Sommi on Sunday, October 4, 2020

Nicoletta Ceccoli, l’autrice delle opere, è un’illustratrice di fama internazionale. Parlando dei suoi dipinti con Rai Radio 3 ha dichiarato che le «piace provocare questo senso di disorientamento» e che aspira a realizzare un lavoro «sia divertente che macabro, bello e violento, un misto di sgradevole e delizioso». Riguardo a una delle opere presenti nel post del senatore Pillon, ha affermato: «La fatina che sottomette Pinocchio, in un gioco scherzosamente sadomaso; penso che è una componente che trovo proprio anche nel testo, questa, che la fata infligga delle punizioni sadiche a Pinocchio».

Sui social si sta scatenando il dibattito. Ci sono persone che sostengono l’artista e le sue opere, mentre altri le considerano a dir poco inquietanti, vedono in esse una minaccia per la psiche dei bambini e quasi uno sdoganamento e un incitamento alla pedofilia. Un utente ha commentato il post di Pilllon affermando: «In quei fumetti c’è qualcosa di inquietante, di satanico». Quel che è certo è che sono tante le opere dell’artista che contengono immagini di demoni, spesso al fianco di una bambina; tra le 43 immagini esposte a Cremona ce ne è una intitolata ‘L’ora del diavolo’, nella quale sei bambine vestite da strega danzano intorno a un diavolo giocattolo. Un altro utente ha invece chiesto chiarimenti alla Ceccoli sulla sua pagina Facebook in merito a una delle sue controverse opere (non presente nell’esposizione di Cremona): «Ma il serpente rappresenta il fallo che con le caramelle tenta la bambina?».

Posted by Sal Romano on Tuesday, October 6, 2020

Sia come sia, questo non è certo il genere di opere che andrebbe esposto ‘forzatamente’ agli occhi di tutti, adulti e bambini, volenti e nolenti, con grandi manifesti sparsi in tutta la città. Eppure sta succedendo proprio in questi giorni. Sul sito ufficiale degli organizzatori dell’esposizione, l’associazione Tapirulan, si può visualizzare un’anteprima di tutte le opere con tanto di mappa che segnala la loro collocazione nella città di Cremona.

L’opera numero 14 della mostra all’aperto Affiche, ‘Compagno di giochi’, è localizzata in via Castelleone, difronte al centro commerciale di Cremona. (Screenshot dal sito tapirulan.it)

L’aspetto più singolare di questa vicenda è che il Comune, un ente pubblico, abbia patrocinato e promosso questo genere di opere che secondo i critici rischiano di rappresentare un piccolo passo verso la normalizzazione della pedofilia.

E non è l’unico caso: di recente ha suscitato sdegno in tutto il mondo l’uscita su Netflix del nuovo film Cuties, che racconta la storia di un gruppo di giovani adolescenti ipersessualizzate, ed è stato interpretato dai più critici come un grave e sottile sdoganamento della pedofilia. Sembra che Netflix abbia perso 9 miliardi di dollari in borsa a causa delle pesanti critiche e della diffusione dell’hastag #cancelnetflix, ma nonostante ciò il film è ancora online.

 

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