Addio a Jerry Lewis, genio e maestro di comicità

Jerry Lewis ci ha lasciato. Per quelli fra i più giovani che non lo conoscono, Jerry Lewis è stato uno dei più grandi comici della storia. Un talento naturale e un attore di straordinaria qualità e particolare intelligenza. Uno di quelli che fanno scuola.

Jerry Lewis il 12 marzo 1984 all’Opera di Parigi durante la serata di Gala Pasteur Weizmann (JOEL ROBINE/AFP/Getty Images).

Jerry Levitch – questo era il suo vero nome – era nato nella grigia, fredda e anonima Newark (città del New Jersey nota solo per l’aeroporto internazionale che ‘presta’ a New York) il 16 marzo 1926.
Ed è morto nella calda, sfavillante (e se vogliamo finta) città-palcoscenico di Las Vegas. La città che quando era ancora giovanissimo – a cavallo fra gli anni 40 e 50 – lo aveva consacrato astro nascente della comicità insieme all’amico e compagno di inizio carriera Dean Martin (al secolo Dino Crocetti, a sua volta uno dei mostri sacri dell’autentico show made in Usa, insieme agli amici del rat-pack Frank Sinatra e Sammy Davis Jr).

Dean Martin e Jerry Lewis

Dean Martin e Jerry Lewis al Colgate Comedy Hour all’inizio degli anni 50 (pubblico dominio).

Jerry Lewis era nato quasi un secolo fa, quando il mondo era molto, molto diverso da oggi. Su di lui sono stati (e verranno) scritti e detti fiumi di parole. Ed è giusto: Jerry Lewis è stato e rimarrà uno dei più grandi professionisti mai visti nello spettacolo.

Jerry Lewis con il grande showman Sammy Davis Jr, al New York Friars Club il 15 maggio 1988. (RON HAVIV/AFP/Getty Images).

Vogliamo ricordare Jerry Lewis soprattutto perché era capace di far ridere (di solito a crepapelle) senza mai dover ricorrere a prevedibili mezzucci e bassezze: allusioni sessuali, parolacce e volgarità in generale, non hanno mai fatto parte del suo repertorio di attore comico. Nemmeno quando – a partire dalla seconda metà degli anni 60 – queste degenerazioni sono progressivamente diventate il materiale di base per la gran parte degli attori comici in tutto il mondo. Questo rendeva Jerry Lewis un grande professionista.

Jerry Lewis scherza con i fotografi il 26 maggio 1982 durante il 35 esimo Festival Internazionale del Cinema di Cannes (RALPH GATTI/AFP/Getty Images).

Altri sono in grado (ben più di chi scrive) di argomentare la grandezza e la genialità di Jerry Lewis attraverso la descrizione delle sue capacità facciali, fisiche e mimiche, e anche del contributo che questo straordinario e innovativo attore comico ha potuto dare al mondo dello spettacolo.

 

Jerry Lewis scatta una foto all’attrice francese Catherine Deneuve durante il 32 esimo Festival Internazionale del Cinema di Cannes, il 24 maggio 1979 (RALPH GATTI/ AFP/Getty Images).

Ma un fatto va sottolineato: anche se, forse, non siamo al livello di Charlie Chaplin (un artista unico nel suo genere, e ‘maestro’ del grande Totò, per sua stessa ammissione), Jerry Lewis è a pieno titolo affiancabile a professionisti del calibro di Stan Laurel e Oliver Hardy (Stanlio e Ollio per noi italiani), rispettivamente definiti dai colleghi americani come «Master of comedy» e «Genius of comedy».

Maestria e genialità: Jerry Lewis le racchiudeva in sé entrambe.

 

Questo articolo rappresenta le opinioni dell’autore, che non rispecchiano necessariamente quelle di Epoch Times.

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