A un passo dalla misteriosa origine della spada Ulfberht

L’universo è pieno di misteri che sfidano le nostre conoscenze. Nella sezione ‘Ai confini della realtà: Viaggio nei misteri della Scienza’ Epoch Times raccoglie storie che riguardano questi strani fenomeni per stimolare l’immaginazione e aprire possibilità ignote. Se siano vere o no, sei tu a deciderlo.

Ulfberht nel Medioevo rappresentava una marca di lusso per le spade. Però, diversamente dalle vostre borse Gucci, le spade sono di così alta qualità da essere considerate quasi… mistiche.

In Europa sono state ritrovate decine di queste spade realizzate con un metallo talmente resistente e puro che per le fabbriche di quel tempo sarebbero state difficili da produrre. Sono state tutte classificate con il nome di Ulfberht e due croci, anche se alcune imitazioni sono prive di qualche lettera.

Le nuove ricerche ci avvicinano all’origine delle spade, ossia alla fornace in cui sono state forgiate queste armi leggendarie.

Secondo una precedente teoria le spade potrebbero provenire dal Medio Oriente o dall’Asia. Ma sorprendentemente sembra che i materiali siano stati estratti più vicino rispetto a dove sono stati scoperti: nell’Europa centrale.

A quel tempo le spade Ulfberht (800-1000 d.C) venivano forgiate allo stesso modo delle misteriose spade realizzate da una sostanza chiamata ‘acciaio di Damasco’. Quest’ultime spade venivano prodotte in Medio Oriente a partire da una materia prima asiatica conosciuta come acciaio Wootz. Sia l’acciaio di Damasco sia il cosiddetto ‘acciaio al crogiolo’ della Ulfberht avevano un’alta quantità di carbonio.

COMPOSIZIONE MISTERIOSA DELLA ULFBERHT

Il carbonio può creare o distruggere una spada; se non viene impiegata la giusta quantità la spada sarà morbida e fragile. In caso contrario il carbonio rafforza la lama. La Ulfberht ha un contenuto di carbonio circa tre volte superiore a quello delle altre spade del tempo. Era sorprendentemente più forte e più flessibile di altre spade, oltre che leggera. Inoltre non presenta impurità, definite come scorie. Questo avrebbe aiutato in una maggiore distribuzione del carbonio.

Prima della scoperta della Ulfberht si pensava che la capacità di rimozione delle impurità ad una tale temperatura potesse essere possibile solamente durante la Rivoluzione Industriale. Per fare ciò il ferro deve essere fuso a circa 1700 gradi Celsius, un’impresa che le fabbriche della Ulfberht hanno raggiunto, a quanto pare, 800 anni in anticipo. Con grande impegno e precisione, il fabbro moderno Richard Furrer del Wisconsin ha forgiato una spada Ulfberht utilizzando una tecnologia che sarebbe stata disponibile nel Medio Oriente. È stata la cosa più complicata che abbia mai fatto e ha usato metodi non ancora adoperati dalla gente del tempo.

COMPOSIZIONE MISTERIOSA DELL’ACCIAIO DI DAMASCO

Il segreto della creazione dell’acciaio di Damasco del Medio Oriente è riemerso grazie all’utilizzo dei microscopi elettronici. È stato impiegato per la prima volta intorno al 300 a.C, ma nella metà del XVIII secolo sembra si sia persa la conoscenza.

«È stata utilizzata la nanotecnologia, dato che i materiali sono stati aggiunti durante la produzione dell’acciaio per ottenere reazioni chimiche a livello quantico», spiega K. Kris Hirst, esperto archeologo, in un articolo scritto per About Education. Si trattava di una sorta di alchemia.

Hirst ha riportato uno studio condotto da Peter Paufler dell’Università di Dresda e pubblicato su Nature nel 2006. Secondo Paufler e il tuo team le proprietà naturali della materia prima proveniente dall’Asia (l’acciaio Wootz), una volta combinata con i materiali aggiunti durante il processo di produzione nel Medio Oriente, ha provocato una reazione: «Il metallo ha sviluppato una microstruttura chiamata ‘nanotubo di carburo’, tubi di carbonio estremamente resistenti che compaiono sulla superficie e forgiano la durezza della lama», ha spiegato.

I materiali aggiunti durante la produzione dell’acciaio di Damasco includevano la corteccia della Cassia auriculata, l’asclepiade, il vanadio, il cromo, il manganese, il cobalto, il nichel e alcuni elementi rari, tracce probabilmente provenienti dalle miniere dell’India.

«Durante la metà del XVIII secolo è avvenuta un’alterazione della composizione chimica della materia prima –le piccole quantità di uno o più materiali sono scomparse, forse perché la particolare fonte era esaurita», ha scritto.

Tuttavia secondo una recente ricerca la Ulfberht non ha niente a che fare con le miniere dell’India, con l’acciaio Wootz, con l’ascleplade o con le forge del Medio Oriente.

ALLA FONTE?

Robert Lehmann, chimico dell’Institute for Inorganic Chemistry all’Università di Hannover, a ottobre ha riferito alla pubblicazione locale Süd Deutsche che il materiale dal quale la Ulfberht veniva forgiata «certamente non proveniva dall’oriente».

Ha analizzato una spada Ulfberht scoperta nel 2012 in un ammasso di ghiaia estratta dal fiume Weser, che scorre attraverso Lower Saxony, nella Germania nord-occidentale. La lama di questa spada ha un alto contenuto di manganese che ha portato Lehmann ad escludere l’ipotesi di una passibile provenienza dall’Est.

La protezione è fatta di ferro con un alto contenuto di arsenico; ciò suggerisce la provenienza europea. Il pomo era coperto da un foglio di lega piombo-stagno. Lehmann ha inserito in alcuni precedenti studi una mappa delle fonti degli isotopi di piombo, portandolo alla conclusione che il pomo di piombo piatto proveniva da un zona nella regione di Taunus, appena a Nord di Francoforte. Il piombo sembrerebbe non essere stato estratto e trasportato in un altro luogo per la lavorazione, dato che il deposito era già stato ampiamente sfruttato durante il periodo romano.

Questo suggerisce che la spada veniva forgiata vicino alla fonte, portando forse le ricerche ad un passo dall’elusiva Ulfberht –se questo è proprio il nome di un fabbricante di spade o un altro personaggio connesso ad esse. Mentre alcuni monasteri nella regione di Taunus sono conosciuti per aver prodotto armi a quel tempo, il nome Ulfberht non è stato riscontrato nelle testimonianze.

Articolo in inglese: A Step Closer to the Mysterious Origin of the Viking Sword Ulfberht

 
Articoli correlati