5 segreti sull’insabbiamento della pandemia da parte del regime cinese

Di He Jian

I documenti interni della Commissione sanitaria nazionale cinese (Nhc), che riportano i commenti di alti funzionari sanitari sulla gestione dell’epidemia del virus del Pcc, hanno rivelato cinque segreti chiave sull’insabbiamento voluto dalle autorità.

Epoch Times ha recentemente ottenuto una serie di documenti, tra i quali un avviso interno su una teleconferenza confidenziale del 14 gennaio con i funzionari sanitari provinciali e comunali.

In quest’avviso si richiedeva a tutti i funzionari competenti di partecipare a una formazione online alle dieci del 15 gennaio.

La sessione di formazione si era concentrata su come procedere con la diagnosi e il trattamento dell’infezione da virus del Pcc (del Partito Comunista Cinese), sulla politica di contenimento e sul dispiegamento dell’assistenza medica negli ospedali secondo le istruzioni dell’Nhc.

Un altro documento s’intitola «Discorso in teleconferenza sul nuovo coronavirus del direttore Jiao». ‘Jiao’ si riferisce a Jiao Yahui, direttrice del dipartimento di amministrazione e supervisione medica della commissione. Il documento è la trascrizione di una presentazione di Jiao Yahui del 15 gennaio, riguardante il virus.

Secondo un rapporto dell’Associated Press (Ap) pubblicato il 15 aprile, documenti interni ottenuti dall’Ap hanno rivelato che il capo dell’Nhc cinese, Ma Xiaowei, durante una teleconferenza confidenziale del 14 gennaio con i funzionari sanitari provinciali, ha espresso la drammatica situazione sul coronavirus.

La trascrizione ottenuta da Epoch Times ha rivelato che Jiao Yahui ha menzionato che «ieri mattina il direttore Ma ha tenuto un importante discorso nella teleconferenza riguardante la situazione del coronavirus». Da questo commento si può dedurre che la teleconferenza a cui Jiao Yahui ha partecipato è stata quella del 15 gennaio.

Cinque segreti rivelati nella trascrizione

Durante la sessione di formazione della teleconferenza, la presentazione di Jiao Yahui ha rivelato cinque importanti punti chiave che sono stati nascosti dal regime.

1. Il Partito Comunista Cinese (Pcc) era a conoscenza dell’epidemia

All’inizio del suo discorso, la Jiao ha chiesto «a tutti di mantenere un alto grado di vigilanza», perché «la percezione che tutti hanno di questo lavoro è davvero diversa (da quella richiesta), e c’è un grande divario».

Quando la Jiao ha ricordato ai funzionari di tutte le località di «mantenere un alto grado di vigilanza», è stato durante l’alta stagione di viaggi per via del Capodanno cinese. A quel tempo, il Pcc ha negato con veemenza la trasmissione del virus da uomo a uomo, e otto medici sono stati puniti per aver diffuso «dicerie». La verità dell’epidemia è stata tenuta nascosta non solo al grande pubblico, ma anche al personale medico di base.

Jiao Yahui, in qualità di membro senior del comitato sanitario e insider, ha disposto gli avvertimenti durante le riunioni interne. Questo dimostra che il Pcc, non solo era consapevole della pericolosità del virus, ma anche del fatto che nascondendo la verità avrebbe portato a una grave epidemia.

2. Il regime dà più priorità alla disciplina e alla stabilità che alla salute pubblica

Prima di discutere del lavoro specifico, la Jiao ha ripetutamente sottolineato la disciplina, «cioè, vogliamo rendere l’interno in allerta e l’esterno rilassato».

La Jiao ha quindi spiegato: «Non create panico e instabilità nella società» perché sta arrivando il Capodanno cinese, sottolineando: «Non se ne deve parlare tra amici o su internet, ma solo per questioni interne di lavoro».

La dichiarazione di Jiao Yahui ha confermato quella che si ritiene essere la decisione del regime di nascondere la verità per preservare l’atmosfera di festa e la stabilità sociale a costo di perdere il momento d’oro per evitare il diffondersi dell’epidemia.

Un rapporto dei media di Hong Kong a febbraio ha indicato che Xi Jinping è stato informato all’inizio di gennaio dell’epidemia e dei meccanismi di prevenzione, ma alla riunione del Comitato permanente del Politburo del 7 gennaio, Xi ha chiesto che tali misure non influisssero sul clima di festa. Si è così persa un’occasione per prevenire la diffusione dell’epidemia.

3. La prevenzione delle infezioni viene al secondo posto

La Jiao ha parlato della formazione di un team di esperti specializzati in «cure respiratorie, infettive, acute, imaging ed esami» e «adottamento» di forniture che includono dispositivi di protezione, disinfettanti, prodotti anti-virus e medicinali.

Questi requisiti servivano chiaramente contro la trasmissione da uomo a uomo. Tuttavia, le autorità non hanno riconosciuto pubblicamente la possibilità di trasmissione umana fino al 20 gennaio.

4. La «regola» per confermare un caso

Vale la pena di menzionare quello che Jiao Yahui ha sottolineato in modo specifico, ovvero «di attuare rigorosamente la diagnosi (procedura) del primo caso».

È necessario che la diagnosi e la pubblicazione del primo caso confermato non debbano essere eseguite dalle autorità locali. Ma, deve essere «confermato dallo Stato e pubblicato a livello provinciale». Vale a dire che i test e la conferma saranno effettuati dal Centro nazionale cinese per il controllo delle malattie (Cdc).

La Jiao ha inoltre sottolineato che anche dopo il primo caso confermato, quelli successivi devono ancora essere «esaminati e approvati dal laboratorio nazionale del Cdc», e la diagnosi e l’annuncio pubblico sono organizzati dalla provincia. La Jiao ha spiegato: «Questa è la regola. Il primo caso in ogni provincia deve essere diagnosticato da un’agenzia nazionale e poi rilasciato dalla provincia».

5. Evitare il «panico sociale» causato dai decessi

Jiao Yahui ha inoltre affermato: «Soprattutto un alto numero di decessi, causerà facilmente il panico nella società, per la malattia e la situazione epidemica». Jiao ha specificato che ridurre il tasso di mortalità, «è il focus delle terapie intensive».

Il commentatore politico Li Linyi ha specificato che sotto la mentalità del Pcc, la ‘terapia intensiva’ e il ‘tasso di mortalità’ a cui fanno riferimento il Nhc e Jiao Yahui, sono più per evitare di «scatenare il panico sociale», che per rispettare e salvare le vite. Li Linyi ritiene che Jiao Yahui seguisse le istruzioni di Xi Jinping, cioè che stesse attuando una politica di mantenimento della stabilità, e non le procedure mediche standard.

Indagine epidemiologica di Chengdu conferma parte del discorso della Jiao

Un rapporto del 16 gennaio del Cdc, della città di Chengdu, nella provincia dello Sichuan, ha dimostrato che la «regola» di proibire alle autorità locali di confermare i casi è stata rigorosamente applicata.

Secondo questo rapporto, un paziente soprannominato Yang che ha sviluppato la febbre il 3 gennaio a Wuhan, era tornato a Chengdu il 9 gennaio dopo aver ricevuto delle cure. In seguito, ha ripetutamente sviluppato febbre e ha cercato un trattamento medico. L’11 gennaio è stato ricoverato al First People’s Hospital di Chengdu ed è stato messo in isolamento.

Il rapporto riporta che il 15 gennaio l’ospedale ha prelevato un campione da Yang sul posto e l’ha inviato al Cdc di Chengdu e del Sichuan per i test, e Il 16 gennaio il Cdc provinciale ha confermato la positività al test dell’acido nucleico.

Sulla base di questo, il Cdc di Chengdu ha scritto la sua «preliminare conclusione dell’indagine», spiegando: «Questo caso è da tenere sotto osservazione e diagnosticato come un nuovo caso di polmonite infettiva da coronavirus. Un’altra conferma è necessaria per combinarlo con la diagnosi nazionale del Cdc». In altre parole, il caso non è stato confermato in quel momento.

Infatti, secondo il briefing sull’epidemia del 21 gennaio in Cina, dal 20 gennaio, solo le province dell’Hubei, Guangdong, Pechino e Shanghai avevano «confermato» i casi. Ciò dimostra che il Cdc nazionale non è riuscito a confermare il test di Yang il 16 gennaio.

Questo rapporto della città di Chengdu ha confermato parte del discorso della Jiao, cioè i funzionari locali non sono autorizzati a «confermare» i casi. Anche se i campioni dei pazienti risultano positivi al test del Cdc provinciale, devono attendere la revisione e l’approvazione del Cdc nazionale per essere riconosciuti come casi confermati.

Epoch Times riporta i numerosi insabbiamenti da parte del Pcc

Epoch Times ha ripetutamente presentato documenti interni che hanno rivelato l’insabbiamento dell’epidemia da parte del Pcc.

Ad esempio, un documento della commissione sanitaria regionale della Mongolia interna, nella Cina settentrionale, ha rivelato dettagli sulle istruzioni del Pcc su come le agenzie sanitarie locali dovevano affrontare la nuova malattia (ora nota come Covid-19), prima che venisse ufficialmente resa nota. Ha chiesto infatti agli ospedali di adottare misure per evitare che la malattia si diffondesse all’interno delle loro strutture e di formare il personale su tali azioni. Ha anche chiesto agli ospedali di istituire cliniche per la febbre e di eseguire «pre-screening e triage» a chiunque avesse la febbre, per determinare i livelli di urgenza per il trattamento dei pazienti. L’avviso era contrassegnato «solo per uso interno, e non può essere distribuito su internet».

Li Linyi ha spiegato che questo documento dimostra come il Pcc sapesse da tempo che il virus era pericolosamente contagioso e che poteva diffondersi rapidamente, ma ha insistito per nascondere questa informazione al pubblico.

 

Le opinioni espresse in quest’articolo sono il punto di vista dell’autore e non riflettono necessariamente quelle di Epoch Times.

 

Articolo in inglese: Five Secrets of the CCP Pandemic Coverup Revealed in Leaked Documents

 
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