Calano terapie intensive e ricoveri; Lombardia, Calabria e Piemonte fuori dalla ‘zona rossa’

In un contesto tutt’altro che rassicurante, un dato positivo c’è: il numero dei ricoveri ospedalieri continua a calare da quattro giorni, mentre diminuisce per il secondo giorno consecutivo il numero di pazienti in terapia intensiva in Italia.

Il 26 novembre, per la prima volta dalla fine di agosto è stato registrato un calo nel numero dei malati ricoverati in terapia intensiva in Italia, sebbene solo di due unità. Mentre il 27 sono stati liberati ben 64 posti nelle terapie intensive, che quindi ospitano attualmente 3.782 malati in condizioni gravi. Al contempo è stato registrato un calo di 354 unità nel numero dei ricoverati in area medica.

Un altro dato positivo è il numero odierno dei dimessi/guariti, 35.467, a fronte di 28.352 nuovi contagi registrati; il che porta a una diminuzione netta dei casi attualmente positivi in Italia pari a 7.952 unità.

D’altra parte, la Protezione Civile ha comunicato 827 nuovi decessi il 27 novembre, il numero più alto registrato dall’inizio della seconda ondata. Mentre il rapporto tra contagi e tamponi effettuati è risultato pari al 12,46 percento.

Screenshot dei dati Covid relativi al 27 novembre 2020, forniti dalla Protezione Civile italiana.

Lombardia, Calabria e Piemonte fuori dalla ‘zona rossa’

Un’altra buona notizia riguarda il passaggio di Lombardia, Calabria e Piemonte nella ‘zona arancione’, mentre ritorneranno in ‘zona gialla’ Liguria e Sicilia. Le novità sono state rese note nel pomeriggio del 27 novembre ed entreranno in vigore dal 29 novembre.

Il presidente della regione Lombardia Attilio Fontana ha annunciato con entusiasmo la novità – dopo una disputa con il governo che durava da giorni – scrivendo su Twitter: «Grazie ai sacrifici dei lombardi, apprezzati i dati epidemiologici, ora siamo in zona arancione e potremo riaprire gli esercizi commerciali».

Complessivamente si registra dunque un leggero miglioramento della situazione sanitaria nel Paese e un conseguente allentamento delle restrizioni. Rimane invece ignoto il contenuto del nuovo Dpcm atteso per il 4 dicembre.

 
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