Il Parlamento Usa dimostra le condotte commerciali sleali del regime cinese

di Redazione ETI
14 Novembre 2025 8:23 Aggiornato: 14 Novembre 2025 10:41

Un recente rapporto del Parlamento degli Stati Uniti evidenzia come il Partito Comunista Cinese controlli e manipoli il mercato mondiale delle terre rare attraverso pratiche di concorrenza sleale e politiche industriali predatorie.

Il documento, intitolato Predatory Pricing, è il risultato di un’indagine approfondita sulla manipolazione del mercato da parte del regime cinese.  Secondo le conclusioni dell’indagine, il regime cinese sostiene le proprie aziende minerarie con soldi pubblici per decine di miliardi di dollari, e concede loro prestiti a tasso zero. Il rapporto descrive una strategia perseguita da più di un dieci anni, con l’obiettivo di dominare la catena di approvvigionamento mondiale delle terre rare, che prevede l’invito alle imprese occidentali a collaborare con aziende cinesi, per poi immettere sul mercato prodotti a prezzi fortemente ribassati allo scopo di eliminare la concorrenza occidentale.
«Una volta consolidato il predominio, il nucleo del governo della Repubblica Popolare Cinese ha trasformato questa influenza economica in un’arma geopolitica,» si legge nel testo dell’indagine.

Il regime cinese ha inoltre istituito un quadro normativo che regolamenta la comunicazione dei prezzi delle materie prime, che gli consente di alzare o abbassare artificialmente i prezzi stessi, a seconda dei propri interessi e/o per danneggiare gli interessi occidentali. Nello specifico, il Parlamento americano ha scoperto come la Repubblica Popolare Cinese abbia mantenuto intenzionalmente bassi i prezzi delle terre rare, del litio e di altri materiali strategici, per impedire alle imprese occidentali di entrare nel mercato. E mentre i prezzi sui mercati internazionali sono bassi, il regime sovvenziona le proprie aziende per acquisire in modo aggressivo attività minerarie, incrementando così il proprio controllo sull’intera filiera.
Il 9 ottobre scorso, il ministero del Commercio cinese ha quindi potuto introdurre un sistema di licenze per l’esportazione dei prodotti realizzati da terre rare, proprio grazie al vantaggio strategico acquisito con le condotte sleali, anti-concorrenziali e opposte alle regole del libero mercato che il rapporto dei parlamentari americani denuncia

Secondo le proiezioni del rapporto, le aziende minerarie cinesi resteranno le principali produttrici di litio almeno fino al 2030.


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