Due parlamentari repubblicani statunitensi hanno richiesto l’appoggio dell’amministrazione Trump in una denuncia nei confronti della Cisco – azienda statunitense specializzata nella fornitura di apparati di networking – accusata di aver favorito la brutale persecuzione del Falun Gong in Cina, una disciplina spirituale perseguitata dal regime cinese che negli anni 90’ veniva praticata in Cina da circa 100 milioni di persone. I praticanti di questa disciplina avevano presentato denuncia nel 2011, sostenendo che il colosso californiano avesse giocato un ruolo fondamentale nel progettare e realizzare l’enorme rete di sorveglianza della dittatura comunista cinese, aggravando così la persecuzione.
Chris Smith e John Moolenaar – i due parlamentari americnai che presiedono rispettivamente la Commissione esecutivo-parlamentare sulla Cina e la Commissione della Camera sul Partito comunista cinese – hanno esortato l’amministrazione Trump a sollecitare la Corte Suprema affinché il caso possa arrivare a processo.
Lo “Scudo d’Oro” sarebbe il nome della piattaforma utilizzata dal regime cinese (e alla cui creazione Cisco avrebbe appunto fortemente contribuito) per identificare e monitorare in tempo reale i praticanti del Falun Gong, facilitandone l’arresto e – di conseguenza – la tortura, oltre alla barbara pratica del prelievo forzato di organi messa in atto dal Pcc che questo giornale ha più volte documentato.
«Il fatto che un’azienda tecnologica americana abbia creato su misura uno strumento per agevolare la brutale persecuzione di una minoranza religiosa da parte del Partito comunista cinese è gravissimo. L’accusa merita di poter procedere a giudizio», hanno scritto in una lettera i due parlamentari al procuratore generale Corte Suprema, D. John Sauer.
Per la Cisco la causa «danneggerebbe» la politica estera statunitense. Ma i parlamentari hanno più volte chiarito che le aziende americane «non devono rendersi complici delle violazioni dei diritti umani da parte del Partito comunista cinese». Non solo: secondo quanto riportato da Associated Press, è stato ritrovato del materiale pubblicitario della Cisco del 2008 che promuoveva lo Scudo d’Oro per monitorare le reti cinesi con lo scopo di «combattere il Falun Gong», definito da un funzionario cinese un «culto malvagio»; parole prese “a prestito” dall’azienda americana per promuovere i propri prodotti, garantendo inoltre di poter identificare circa il 90% del materiale del Falun Gong presente online.
«Questo caso è un esempio tragico delle conseguenze reali di un’azienda statunitense che produce tecnologia per il Partito comunista cinese: persecuzioni, violenze, intimidazioni e persino torture», ha dichiarato Smith alla nostra consociata statunitense. Secondo un’inchiesta condotta da Associated Press, Cisco e altre aziende tecnologiche americane, starebbero più che mai «giocando un ruolo enorme nel favorire la violazioni dei diritti umani» in Cina. «Questi fatti dimostrano che la citazione in giudizio è uno strumento essenziale per garantire il rispetto della politica americana».




