Hacker sostenuti dallo Stato cinese hanno sfruttato strumenti di intelligenza artificiale (Ia) sviluppati dalla startup statunitense Anthropic per automatizzare attacchi informatici e intrusioni in grandi aziende e governi stranieri lo scorso settembre. Lo ha reso noto l’azienda stessa. Secondo il Wall Street Journal, circa l’80-90 per cento degli attacchi sferrati il mese scorso è stato eseguito automaticamente, con intervento umano solo in punti decisionali critici. Gli attacchi hanno incluso accessi a database interni e in alcuni casi il furto di dati sensibili. Anthropic ha bloccato gli account utilizzati dagli hacker e interrotto così la campagna di attacchi informatici automatizzati, rilevando circa 30 obiettivi, senza confermare se tra essi figuri il governo Usa.
Gli hacker sostenuti dalla Cina avrebbero aggirato le protezioni di sicurezza dell’Ia tramite tecniche di jailbreaking, simulando test di sicurezza legittimi. L’uso dell’Ia per coordinare operazioni di hacking rappresenta un nuovo livello di automazione, aumentando velocità e scala degli attacchi. Anthropic ha aggiornato i sistemi di rilevamento per impedire futuri abusi, sottolineando i rischi duali delle tecnologie Ia, che possono potenziare sia le funzioni di attacco che quelle di difesa dalle aggressioni informatiche.




