Usa, le piazze per Trump

Di Omid Ghoreishi ed Emel Akan

WASHINGTON – Fiumi di persone tingono le strade con i colori della bandiera a stelle e strisce americana. Decine di migliaia di persone sabato si sono riunite alla Freedom Plaza di Washington, unendosi agli altri cortei organizzati in tutto il Paese, attraverso i quali molti americani stanno mostrando il loro sostegno al presidente Donald Trump e chiedendo correttezza sul processo elettorale.

Nella marcia verso la Corte Suprema, i manifestanti reggevano cartelli con scritto «Stop the Steal» [Fermate il furto, ndt], «Make America Fair Again» [Riportiamo la giustizia in America, ndt] e «Trump 2020». Prima dell’inizio della marcia, la folla ha ascoltato i discorsi di importanti sostenitori di Trump, tra cui il repubblicano Louie Gohmert e il fondatore di My Pillow, Mike Lindell. Diverse altre figure di spicco, tra cui Paul Gosar e l’ex consigliere di Trump Sebastian Gorka, erano presenti nella lista degli oratori.

manifestazione per Trump
Migliaia di persone partecipano alla ‘Million MAGA March’ da Freedom Plaza alla Corte Suprema di Washington, il 14 novembre 2020. (Tasos Katopodis/Getty Images).

«Stop the Steal» è anche il nome del movimento cittadino che organizza in parte l’evento. L’organizzatore, Ali Alexander, aveva riferito all’Epoch Times americano in una precedente intervista che gli eventi sono frutto della sensibilizzazione portata avanti da una coalizione di circa un centinaio di attivisti, con lo scopo di mostrare «sostegno al presidente Trump» e di chiedere «elezioni oneste e conteggi trasparenti».

Eventi simili, anche se di dimensioni più ridotte, sono stati organizzati in circa 50 altri Stati nello stesso giorno.

banner
Un banner di Epoch Times (Photo courtesy of Teresa You)

In un tweet, Trump ha definito commovente «tutto l’enorme sostegno che c’è là fuori, specialmente i raduni spontanei che stanno nascendo in tutto il Paese, incluso un grande raduno sabato a Washington». L’automobile del presidente è passata davanti all’evento, e dal finestrino Trump ha mostrato i pollici sorridendo ai manifestanti.

L’esito delle contestate elezioni presidenziali rimane ancora incerto, dato che la maggior parte dei risultati resi pubblici non sono ancora stati certificati e sono in attesa di riconteggi e del verdetto legale nei principali Stati chiave. Il team di Trump ha chiesto un riconteggio in Wisconsin e la Georgia ha di fatto annunciato il riconteggio. Lo staff di Trump ha anche presentato ricorso in Pennsylvania, Arizona e Michigan, lasciando intendere che nei prossimi giorni si faranno altri ricorsi in altri Stati.

Il 6 novembre la Corte suprema degli Stati Uniti ha emesso un’ordinanza temporanea che impone alla Pennsylvania di separare le schede elettorali arrivate dopo il giorno delle elezioni del 3 novembre. Il team di Trump ha inoltre avviato un’azione legale nello Stato, sostenendo che i funzionari statali abbiano «gestito male il processo elettorale». Il Partito Repubblicano dell’Arizona ha avviato una causa per il conteggio manuale dei voti per distretto, sperando che possa portare a una conta dei voti più accurata. Lo staff di Trump ha intentato una causa per irregolarità elettorali pervasive anche in una contea del Michigan.

manifestazione per Trump
(Tasos Katopodis/Getty Images)

Nonostante questo, diverse televisioni, tra cui Cnn, Nbc e Fox News, hanno dichiarato vincitore il candidato democratico Joe Biden, affermazione tuttavia respinta da Trump che ha affermato: «Le elezioni sono tutt’altro che finite».

Le persone che si sono radunate a Washington hanno preso infatti di mira anche Fox News, televisione di destra che però sembra aver rinnegato Trump dopo il voto, cantando «Fox News fa schifo», come mostra un post sull’account Twitter di Million Maga March, creato appositamente per l’evento. La pagina Twitter ha attirato circa 30 mila follower in pochissimo tempo.

Al corteo hanno sfilato anche un lunga fila di veicoli che chiedevano la fine del Partito Comunista Cinese (Pcc), con alcuni che portavano striscioni indicanti i centinaia di milioni di cinesi che hanno abbandonato il Pcc.

Il 12 novembre, Trump ha emesso un ordine esecutivo per fermare gli investimenti in aziende cinesi legate all’esercito cinese, in quanto minacce alla sicurezza nazionale. La mossa rientra in una serie di ampie contromisure adottate dall’attuale governo americano contro il regime comunista cinese.

manifestante per Trump
(Tasos Katopodis/Getty Images)

L’organizzatore dell’evento ha riferito a Epoch Times che prevede di organizzare eventi ogni sabato a mezzogiorno, in ogni capitale di ogni Stato fino a quando il collegio elettorale non prenderà una decisione sulla presidenza.
«Quindi – ha concluso Alexander –  rimanete in strada, è il mio messaggio al pubblico, perché ci stanno censurando sul web. Ci stanno mentendo attraverso i media del mainstream. Quindi l’unico modo in cui possiamo continuare a comunicare queste idee e i veri eventi è dal vivo. Ed è quello che stiamo facendo».

 

Articolo in inglese: Massive Crowds of People March in DC to Show Support for Trump, Demand Election Integrity

 
Articoli correlati