Trump: meglio posticipare le elezioni che votare per corrispondenza

Di Jack Phillips

Nella mattinata di giovedì, Donald Trump ha dichiarato che sarebbe meglio posticipare le imminenti elezioni presidenziali, piuttosto che votare per corrispondenza.

«Con il voto per corrispondenza universale (non il normale voto per corrispondenza per gli assenti, che è una cosa positiva), quelle del 2020 saranno le più INACCURATE e FRAUDOLENTE elezioni della storia. Sarebbe una grande vergogna per gli Usa. Posticipare le elezioni finché le persone non potranno votare in modo adeguato, sicuro e protetto???».

Tuttavia, secondo la legge americana, il governo non ha il potere di ritardare unilateralmente le elezioni, che sono fissate per il primo martedì di novembre 2020. Questa disposizione è stata approvata nel 1800 dal Congresso degli Stati Uniti.

Se Trump volesse rinviare le elezioni dovrebbe dunque fare approvare il provvedimento da entrambe le camere del Congresso prima di poterlo convertire in legge.

Attualmente sono già cinque gli Stati che si affidano esclusivamente al voto per corrispondenza, e sostengono tutti di disporre delle necessarie misure di sicurezza atte a garantire che gli attori stranieri ostili non possano interferire con le votazioni. Gli esperti di sicurezza elettorale hanno detto alle agenzie di stampa che tutte le forme di frode elettorale sono rare, anche nel caso del voto per corrispondenza.

Dal canto suo invece, Trump sta contrastando impetuosamente l’idea di ricorrere al voto per corrispondenza. Il presidente lo ha infatti definito come il «maggiore rischio» per la sua rielezione. Di fatto, la sua campagna elettorale e il Partito Repubblicano hanno presentato un’istanza legale contro questa pratica.
Il mese scorso, in occasione della Turning Point Usa Convention, il presidente ha dichiarato che quelle di novembre «saranno […] le elezioni più corrotte nella storia del nostro Paese e non possiamo permettere che questo accada… loro vogliono che sia proprio così».

«Con i voti per corrispondenza, si introduce qualcosa nel bel mezzo di un anno elettorale ed è un qualcosa di molto complesso. Non c’è tempo per mettere a punto questo processo molto complesso. È molto complesso […] Un mio amico, che è un grande uomo, aveva un figlio che è morto sette anni fa. Sette anni fa. È venuto a trovarmi l’altro giorno. Mi ha detto che avevano appena mandato a suo figlio Robert una scheda elettorale per posta. È morto sette anni fa. Non c’è modo di controllarlo».

Durante un’udienza della Commissione giudiziaria della Camera, martedì, il procuratore generale William Barr ha dichiarato di non avere «alcun motivo per ritenere» che le prossime elezioni saranno «truccate». Tuttavia, ha sottolineato che «il voto per corrispondenza esteso a tutti aumenta sostanzialmente il rischio di frodi». Inoltre, non ha escluso che potenze straniere cerchino di interferire nelle elezioni.

Uno studio ha rilevato che dal 2000 ci sono stati 2.068 casi di presunti brogli elettorali. E secondo questo studio «la tipologia di frode più comune è stata quella per corrispondenza, con il 24 percento (491 casi)».

 

Articolo in inglese: Trump Suggests Delay of 2020 Election Over Mail-In Voting

 
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