Trump annuncia la declassificazione dei documenti sul ‘Russiagate’ e sulle email della Clinton

Di Jack Phillips

Donald Trump ha autorizzato la «totale» declassificazione dei documenti relativi alle indagini sulla collusione con la Russia e sullo scandalo delle email di Hilary Clinton.

Nella serata di martedì il presidente ha scritto su Twitter: «Ho autorizzato la declassificazione totale di tutti i documenti relativi al più grande crimine politico della storia americana, il Russia Hoax [la bufala sulla Russia, ndr]. Come anche quelli relativi allo scandalo delle email di Hilary Clinton. Senza revisioni!».

Aggiungendo più tardi: «Non posso credere che questi uomini [certi dirigenti dell’Fbi, ndr] non siano ancora stati processati».

Non si esclude nemmeno una riorganizzazione dell’intera comunità dei servizi segreti, secondo il parlamentare repubblicano Devin Nunes, intervistato da Fox News: «Vogliamo ogni dannata prova che ciascuna agenzia di intelligence ha, o forse è il momento di chiudere quelle agenzie. Perché, in fin dei conti […] le nostre libertà sono più importanti di ogni altra cosa in questo Paese. E sono state calpestate da questi poliziotti corrotti».

Per Nunes è anche necessario pubblicare le deposizioni di Christopher Steele, un ex ufficiale dei servizi segreti britannici che nel 2016 è stato ingaggiato dalla campagna della Clinton per trovare legami tra la Russia e Trump e che ha prodotto un dossier ampiamente criticato e ora totalmente screditato.

Opposizione

Tuttavia l’ex capo della Cia ai tempi di Obama, John Brennam, supportato da un coro di Democratici di spicco, gridano allo scandalo.

Per Brennan, intervistato dalla Cnn, l’attuale direttore della Cia Ratcliffe sta selettivamente desecretando le informazioni per dare una spinta a Trump in vista delle elezioni di novembre. Recentemente Ratcliffe ha desecretato delle note scritte da Brennan, che suggeriscono come la Clinton avesse approvato la «proposta di uno dei suoi consiglieri di politica estera di diffamare Donald Trump fomentando uno scandalo che denunciasse l’interferenza del servizio di sicurezza russo».

Dal canto suo, Brennan ha dichiarato: «John Ratcliffe è tutt’altro che un professionista dell’intelligence. È terribile il suo desecretamento selettivo delle informazioni. È stato concepito per favorire gli interessi politici di Donald Trump e dei repubblicani che sono allineati con lui».

I democratici hanno quindi accusato Ratcliffe di diffondere disinformazione proveniente dalla Russia. E Radcliffe ha risposto: «Per essere chiari, questa non è disinformazione russa e non è stata valutata come tale dalla comunità dei servizi segreti. Nei prossimi giorni informerò il Congresso sulle fonti e sui metodi con cui è stata ottenuta».

Il 29 settembre, in una lettera indirizzata al presidente della Commissione giudiziaria del Senato Lindsey Graham, Ratcliffe ha rivelato che la Cia alla fine del luglio 2016 era entrata in possesso di un’analisi dell’intelligence russa che sosteneva che il 26 luglio Hillary Clinton aveva approvato un complotto per infangare la campagna di Trump, insinuando l’esistenza di un legame tra la campagna di Trump e la Russia.

Secondo l’intelligence, il piano doveva servire anche a distrarre l’opinione pubblica dallo scandalo delle email della Clinton.

 

Articolo in inglese: Trump Announces Declassification of Russia Collusion, Clinton Email Probe Documents

 
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