Pace in Medioriente, due accordi firmati con la mediazione di Trump

Il 15 settembre è stata una «storica giornata per la pace», ha dichiarato Donald Trump, protagonista della firma di due importanti accordi tra diversi Stati del Golfo e Israele.

Secondo il presidente degli Stati Uniti, la mossa «cambierà il corso della storia», porterà a un «nuovo Medio Oriente» e creerà un’era di «pace e prosperità». In un solo mese, infatti, la Casa Bianca ha contribuito alla firma di due accordi di pace.

Nello specifico, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha firmato gli accordi con il Regno del Bahrein e gli Emirati Arabi Uniti (Eau), dopo che le tre nazioni hanno concordato di normalizzare le relazioni.

«Una STORICA Giornata per la PACE in Medio Oriente – ha twittato Trump – Do il benvenuto alla Casa Bianca ai leader di Israele, Emirati Arabi Uniti e Regno del Bahrein per firmare gli storici accordi che nessuno pensava fosse possibile».

Il 15 settembre Netanyahu ha affermato che si annunciava una nuova alba di pace tra il popolo ebraico e altri, e ha specificato che quella creata da Trump è una possibilità «realistica» di pace tra Israele e palestinesi: «Questo era inimmaginabile alcuni anni fa».

In prossimità delle elezioni di novembre, una mossa del genere rappresenta un’altra vittoria diplomatica per il presidente, che si è attivato da pacificatore e ha cercato di porre fine al coinvolgimento degli Stati Uniti nelle guerre straniere.

I critici hanno notato che gli accordi di pace ignorano i palestinesi, ma si spera che portino a migliori relazioni arabo-israeliane.

Nel frattempo, la presidente della Camera Nancy Pelosi (D-Calif.), ha apprezzato l’accordo, ma anche affermato di essere preoccupata per l’impegno preso dagli Emirati Arabi Uniti ad acquistare aerei da combattimento F-35. «Man mano che apprendiamo di più sui dettagli completi di entrambi gli accordi, rimangono delle domande, in particolare, per quanto riguarda l’impegno che gli Emirati Arabi Uniti hanno ricevuto dall’amministrazione Trump per l’acquisto di aerei F-35 di fabbricazione americana. Il Congresso degli Stati Uniti, su base bipartisan, osserverà e monitorerà per garantire che Israele possa mantenere il suo vantaggio militare qualitativo nella regione».

L’accordo normalizzerà le relazioni commerciali, di sicurezza e diplomatiche tra Israele e Bahrein, così come tra Israele e gli Emirati Arabi Uniti. Gli altri Paesi arabi che hanno normalizzato le relazioni con Israele sono l’Egitto e la Giordania.

La scorsa settimana, il consigliere della Casa Bianca Jared Kushner ha spiegato all’Associated Press,: «Tutto si sta muovendo molto rapidamente. La regione sta rispondendo molto favorevolmente all’accordo con gli Emirati Arabi Uniti, e si spera che sia un segno che ne porterà altri».

L’accordo rappresenta una grave battuta d’arresto per il leader palestinese e il presidente dell’Autorità palestinese Mahmoud Abbas, che già ad agosto aveva criticato la firma dell’accordo tra Israele-Emirati Arabi Uniti. «Non siamo preoccupati per le sciocchezze che accadono qua e là e soprattutto negli ultimi giorni, quando è stato annunciato un accordo trilaterale tra Emirati, Israele e America. Loro [gli Emirati Arabi Uniti, ndr] hanno voltato le spalle a tutto: i diritti del popolo palestinese, lo Stato palestinese, la soluzione dei due Stati e la città santa di Gerusalemme».

 

Articolo in inglese: Trump Declares ‘Historic Day for Peace’ as Middle East Deals Are Signed

 
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