Confcommercio: imprese e autonomi in crisi, oltre 240 mila chiudono per la pandemia

Di Marco D'Ippolito

Come al solito a fine anno si tirano le somme, e quelle del 2020 sono preoccupanti. Uno studio pubblicato il 28 dicembre da Confcommercio stima che almeno 240 mila imprese hanno chiuso i battenti per sempre a causa della pandemia, e questo considerando unicamente i settori del commercio e dei servizi.

Commentando i dati in questione, il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli ha dichiarato: «Oltre all’indispensabile vaccino sanitario, c’è bisogno del vaccino economico: cioè indennizzi finalmente adeguati al crollo dei fatturati e l’utilizzo di tutte le risorse europee per rimettere in moto l’economia del nostro Paese».

Ecco in sintesi le stime pubblicate dall’Ufficio Studi di Confcommercio relative all’andamento dei settori del commercio non alimentare e dei servizi di mercato nel 2020:

  • 390 mila imprese chiudono per sempre
  • 85 mila nuove aperture
  • Riduzione netta di 305 mila imprese, pari all’11,3% del tessuto produttivo dei settori considerati
  • Di queste, 240 mila hanno chiuso esclusivamente a causa della pandemia
  • Chiusura della partita Iva per circa 200 mila lavoratori autonomi professionisti
Una panoramica dello studio realizzato da Confcommercio. (Screenshot dal sito di Confcommercio)

Lo studio indica che i settori più colpiti in ambito commerciale sono:

  • Abbigliamento e calzature (-17,1%)
  • Ambulanti (-11,8%)
  • Distributori di carburante (-10,1%)

Mentre per quanto riguarda i servizi di mercato, Confcommercio ha pubblicato i seguenti dati:

  • Agenzie di viaggio (-21,7%)
  • Bar e ristoranti (-14,4%)
  • Trasporti (-14,2%)

Inoltre, la filiera del tempo libero registra il crollo più pesante con la chiusura di un’impresa su tre. Questo settore ricomprende le attività artistiche, sportive e di intrattenimento. Nel suo breve comunicato video, il presidente di Confcommercio ha riassunto con le seguenti parole la situazione dell’economia italiana: «Il 2020 si chiude con un bilancio economico drammatico per il nostro sistema produttivo colpito dal Covid. Quasi mezzo milione tra imprese e lavoratori autonomi potrebbero chiudere l’attività».

 
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