Il parlamento americano approva due leggi in sostegno dei manifestanti di Hong Kong

Di Eva Fu

Il 20 novembre la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti d’America ha approvato due leggi in sostegno delle proteste pro democrazia di Hong Kong; ora resta solo da attendere la ratifica, o il veto, da parte dell’inquilino della Casa Bianca.

La Camera ha approvato, con 417 voti a favore e solamente 1 contrario, l’Hong Kong Human Rights and Democracy Act, che era stato approvato all’unanimità dal Senato il giorno precedente. Ad ogni modo la Camera aveva già approvato all’unanimità un altra versione della legge nel mese di ottobre.

La legge imporrebbe al Dipartimento di Stato di verificare ogni anno se la città, che è tornata sotto il dominio cinese nel 1997, mantiene un’autonomia sufficiente a giustificare gli speciali privilegi economici di cui gode con gli Stati Uniti.

La ratifica consentirebbe, inoltre, di ritenere responsabili i funzionari stranieri di alcune delle violazioni dei diritti umani a Hong Kong, e di imporre ai responsabili sanzioni come il divieto di ingresso nel Paese e il congelamento dei beni dislocati negli Stati Uniti.

Durante la seduta della Camera, il parlamentare Chris Smith, promotore del disegno di legge, ha dichiarato: «Abbiamo sempre creduto che ogni persona in Cina meriti di più, rispetto alle brutalità che vengono inflitte [dal regime, ndt] e alle sistematiche violazioni dei diritti umani universalmente riconosciuti. Ma gli spietati dittatori cinesi non sono d’accordo e mirano solo a rafforzare il loro controllo».

Una seconda legge, denominata Protect Hong Kong Act , è stata approvata con 417 voti favorevoli e nessun contrario. Questa richiede agli Stati Uniti di proibire la vendita di alcune armi per il controllo delle folle alla polizia di Hong Kong, accusata di aver adottato tattiche troppo violente per sedare le proteste. Il Senato aveva approvato all’unanimità questa proposta di legge lo scorso martedì.

D’altra parte, il 20 novembre ben sei organi del regime cinese hanno condannato l’approvazione dell’Hong Kong Human Rights Act da parte del Senato americano.

Il viceministro degli esteri cinese ha convocato un funzionario statunitense per esprimere «forte contrarietà» alla mossa. Il portavoce del ministero degli Esteri ha definito la sua approvazione un atto di interferenza straniera negli affari interni della Cina, e ha minacciato «forti contromisure».

In risposta alle critiche di Pechino, il primo firmatario della legge Chris Smith ha dichiarato che la questione dovrebbe essere considerata da una prospettiva completamente diversa: «L’unica interferenza che vedo è l’ingerenza di Pechino nella libertà democratica di Hong Kong», ha affermato, riferendosi all’accordo siglato dal regime nel 1997, che garantisce alla città di Hong Kong un alto livello di autonomia e indipendenza giuridica.

 

Articolo in inglese: House Passes 2 Hong Kong Bills in Support of Pro-Democracy Protests

Per saperne di più:

 
Articoli correlati