I Fratelli Musulmani, ovvero quando l’islam incontra il socialismo

Di Joshua Philipp

Il governo di Trump sta progettando di designare i Fratelli Musulmani come organizzazione terroristica. In questo contesto, è importante comprendere le radici e l’essenza dell’organizzazione.

La ragione per cui i Fratelli Musulmani e il loro modello internazionale godono del sostegno dei movimenti socialisti – nonostante i Fratelli Musulmani si oppongano a quasi tutte le tendenze progressiste promosse da tali movimenti – è che fondamentalmente entrambi credono nelle stesse teorie di governo totalitario.

I Fratelli Musulmani non fanno parte dell’Islam tradizionale. L’organizzazione ha preso forma nel 1928 come movimento di ‘modernizzazione’ che univa l’Islam alle idee del socialismo. Il movimento ambisce a creare un sistema fondato sul socialismo teocratico, e fin dal suo inizio ha promosso la ‘jihad offensiva’ come mezzo per diffondere il loro sistema di governo totalitario.

Questo modello di socialismo teocratico è stato inventato da Sayyid Qutb, che è considerato il padre fondatore dei Fratelli Musulmani. I suoi libri, Pietre miliari (1964) e All’ombra del Corano (scritto tra il 1951 e il 1965), hanno svolto un ruolo rilevante nella formazione dei nuovi regimi islamici che hanno sconvolto il mondo arabo.
Qutb è stato uno dei fautori della ‘jihad offensiva’, che ha contribuito enormemente alla nascita dei regimi dittatoriali caratterizzati da questa nuova forma di ‘islamismo’.

Secondo Zuhdi Jasser, presidente dell’American Islamic Forum for Democracy, le revisioni dell’Islam operate da Qutb hanno deformato il concetto di sharia (legge islamica) alla scopo di fondere le politiche socialiste con un sistema di governo teocratico. In una precedente intervista Jasser aveva spiegato che Qutb «cita continuamente l’ideologia islamica per promuovere la teocrazia».

Jasser ha spiegato che, sotto questo modello, le critiche al governo diventano sinonimo di attacchi alla religione. Il che consente ai dittatori socialisti di uccidere i dissidenti e i rivali politici con la scusa di difendere la religione.

Verosimilmente, è proprio per via di queste radici politiche che i socialisti occidentali spingono per l’accettazione dei Fratelli Musulmani, nonostante questi ultimi siano in quasi totale contraddizione con le loro argomentazioni. Ma sotto la superficie si tratta della stessa ‘corsa’ per il controllo sociale e il potere politico.

Questa nuova tipologia di Islam «si interessa di comunismo, socialismo, nazionalismo, liberismo e di tutti i tipi di correnti occidentali», secondo un’affermazione dello studioso islamico di sinistra Ali al-Umaym citata nel libro di Pascal Ménoret, The Saudi Enigma: A History.
Allo stesso tempo, questa fusione tra socialismo e Islam è uno dei fattori chiave dietro al moderno terrorismo islamico. Una parte deriva dai movimenti di ‘liberazione’ promossi dall’Unione Sovietica, come il Fronte per la Liberazione della Palestina di Yasser Arafat. Mentre un’altra è strettamente legata all’influenza esercitata dai Fratelli Musulmani su gruppi terroristici come al-Qaeda.
Il fratello di Qutb è stato il mentore di Osama bin Laden, e le idee di Qutb hanno contribuito a ispirare al-Qaeda.

Se si osservano le immagini di Paesi come Iran e Afghanistan prima che si radicasse questa nuova forma di teocrazia, si nota qualcosa di molto interessante: le città sembrano simili a quelle occidentali, e le donne sono vestite praticamente come le donne negli Stati Uniti degli anni ‘70. In seguito, tuttavia, sono diventate vittime di questo sistema dittatoriale definibile come socialismo religioso.

Qualcuno forse avrà notato che, nonostante i socialisti occidentali siano favorevoli all’internazionalismo islamico, questi stessi socialisti si oppongano al modello dell’Arabia Saudita. Questo è dovuto probabilmente al fatto che il modello saudita non ha mai adottato completamente il socialismo islamico: ne ha adottate alcune parti, ma ha in gran parte preservato il vecchio modello conservatore.

Negli anni ‘50 il ‘modello egiziano’ dei Fratelli Musulmani era arrivato alle porte dell’Arabia Saudita sotto le insegne della ‘modernizzazione’.

A quel tempo i movimenti socialisti e comunisti si stavano diffondendo in Arabia Saudita e lottavano affinché le ‘riforme egiziane’ rimpiazzassero la tradizionale monarchia conservatrice. Tra questi movimenti c’erano il Comitato Centrale dei Lavoratori Arabi, l’Organizzazione dei Comunisti Sauditi e il Fronte di Liberazione Nazionale, che in seguito è divenuto il Partito Comunista dell’Arabia Saudita.

Un gruppo di principi sauditi si sono uniti a questi movimenti e hanno dato vita al movimento dei ‘principi liberi’. Il loro capo era il padre del moderno progressismo saudita, Al-Waleed bin Talal, noto anche come ‘il principe rosso’. Alla fine sono stati etichettati come una forma nascosta di comunismo, e il loro tentativo di golpe è stato sventato. Ciononostante, individui come bin Talal hanno continuato a portare avanti i propri piani.

Da allora l’Arabia Saudita ha bollato i Fratelli Musulmani come organizzazione terroristica, cosi come hanno fatto Bahrein, Egitto, Russia, Siria e gli Emirati Arabi Uniti.
A breve gli Stati Uniti potrebbero fare lo stesso, nonostante la forte opposizione di buona parte della stampa e dei politici socialisti.

Il portavoce della Casa Bianca Sarah Sanders ha dichiarato: «Il presidente si è consultato con la sua squadra di sicurezza nazionale e con i leader della regione che condividono le sue stesse preoccupazioni, e questa designazione si sta facendo strada tramite un processo interno».

I musulmani che si oppongono al modello teocratico dei Fratelli Musulmani sostengono questa scelta. Mohamad Tawhid, un imam riformista sostenitore della pace, ha scritto su Twitter: «Se il presidente Trump designasse i Fratelli Musulmani come organizzazione terroristica, sarebbe un colpo durissimo per il movimento islamista globale. [I Fratelli Musulmani, ndr] hanno la rete più organizzata di istituzioni, politici e banche. Questo farà tremare il loro impero. Fallo. Il prima possibile».

 

Le opinioni presentate in questo articolo appartengono all’autore e non riflettono necessariamente la visione di Epoch Times.

Articolo in inglese: The Muslim Brotherhood Is a Terrorist Organization With Socialist Roots

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