Decine di migliaia di voti non sigillati scaricati in Michigan, tutti per i democratici

Di Ivan Pentchoukov

Decine di migliaia di schede elettorali non sigillate – tutte a favore dei democratici – sarebbero state scaricate in un seggio del Michigan alle 4.30 della mattinata dopo l’Election Day, trasportate per giunta da veicoli targati in altri Stati; questo è quanto sostenuto da un’azione legale presentata in tribunale il 9 novembre.

Un testimone, il rappresentante di lista Andrew Sitto, ha firmato un affidavit (dichiarazione giurata) secondo cui «intorno alle 4.30, decine di migliaia di schede sono state portate e disposte su otto lunghi tavoli. A differenza delle altre schede, queste scatole sono state portate dentro dal retro della sala. I voti arrivati intorno alle 4.30 sono stati sottoposti alle stesse procedure, ma ho notato che ogni scheda che ho potuto vedere era a favore di Joe Biden».

«Ho sentito altri rappresentanti di lista dire che diversi veicoli targati fuori dallo Stato si sono fermati davanti al centro elettorale (Tcf Center) poco prima delle 4.30 del mattino e hanno scaricato scatole di schede elettorali».

La testimonianza di Sitto è una delle sei citate in una causa (pdf) presentata lunedì scorso in Michigan dal Great Lakes Justice Center. La causa sostiene che gli scrutatori siano stati istruiti a ignorare le discrepanze tra le firme, a retrodatare le schede elettorali arrivate fuori tempo massimo, e a conteggiare le schede elettorali arrivate per posta senza porsi domande sulla loro validità.

Sitto ha affermato anche che, durante lo scrutinio, un funzionario elettorale ha oscurato con del cartone le finestre della stanza in cui si trovava e si è rifiutato di farlo rientrare dopo che si era allontanato dalla stanza per una pausa.

Secondo un altro affidavit (dichiarazione giurata), i nomi sulle schede elettorali arrivate nelle scatole quella mattina non risultavano né sul registro degli elettori qualificati (Qvf), né sulle liste supplementari degli elettori registrati poco prima del giorno delle elezioni.

Robert Cushman, rappresentante di lista a Detroit, ha dichiarato nel suo affidavit: «Ho visto gli operatori informatici di diversi seggi aggiungere manualmente i nomi e gli indirizzi di queste migliaia di schede al sistema Qvf. Quando ho chiesto quale fosse la possibile giustificazione per conteggiare le schede di ‘persone sconosciute e non certificate’, mi è stato risposto dai supervisori elettorali che l’Ufficio Elettorale della contea di Wayne le aveva ‘controllate’».

Cushman ha contestato il processo di scrutinio di quei voti e ha notato che il personale del seggio aveva aggiunto la data di nascita di tutti questi presunti elettori impostandola al 1/1/1900.
«Quando ho chiesto chiarimenti sull’improbabilità che ognuno di questi elettori fosse nato nel 1900, mi è stato risposto che si trattava di una direttiva arrivata dall’Ufficio Elettorale della contea di Wayne – afferma Cushman – Sono rimasto sorpreso e deluso dalla sovrabbondanza di disonestà, irregolarità e tattiche fraudolente alle elezioni del 3 novembre 2020 presso il Tcf Center».

Secondo un altro osservatore elettorale, Daniel Gustafson, le schede sono arrivate in scatole aperte e senza sigilli al Tcf Center di Detroit. Gustafson ha anche sottolineato che «i contenitori delle schede elettorali non erano contrassegnati o identificati in alcun modo che indicasse la loro origine».

Ad ogni modo, l’ex vicepresidente Joe Biden ha registrato un vantaggio di 146.137 voti sul presidente Donald Trump nel Michigan, secondo i dati aggiornati al pomeriggio del 9 novembre. Al momento né il Michigan, né altri stati, hanno certificato i risultati delle elezioni presidenziali del 2020.

Oltre agli imminenti riconteggi in Wisconsin e Pennsylvania, la campagna elettorale di Trump sta contestando i risultati delle elezioni in Pennsylvania e Arizona.

David Fink, il principale avvocato schierato dagli imputati del Michigan, ha definito in un comunicato completamente infondate le accuse di irregolarità nelle elezioni:
«Come due cause precedenti, questo caso non si basa su prove concrete di brogli o malagestione elettorale. Si basa su varie teorie di cospirazione, che sono già state smentite. Siamo fiduciosi che questo caso, come gli altri presentati la scorsa settimana, sarà archiviato. C’erano più di 200 rappresentanti di lista repubblicani nella sala del Centro Tcf, ma solo cinque di loro si sono fatti avanti per sostenere queste accuse, il che indica quanto in realtà sia stato gestito bene il processo elettorale».

 

Per saperne di più:

 

Articolo in inglese: Tens of Thousands of Unsealed Ballots Arrived in Michigan County, All for Democrats: Lawsuit

 
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